L’ospedale militare di Baggio diventerà un grande studentato per gli universitari fuori sede
Con 25 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere del Partito Democratico Federico Bottelli
Finalmente dal Comune di Milano arriva una prima risposta alle tante proteste degli studenti universitari che in questi mesi si sono anche accampati in tenda fuori dalle università milanesi per sollevare l'emergenza caro-affitti che tocca pesantemente le tasche degli studenti fuori sede che vengono a studiare in città.
L’ospedale militare di Baggio diventerà un grande nuovo studentato
MILANO - Con 25 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal consigliere del Partito Democratico Federico Bottelli, con il quale si chiede che l’area dell’ospedale militare di Baggio possa essere riqualificata e trasformata in studentato. Nessun voto contrario e nessun astenuto.
Approvato l’ordine del giorno proposto dal PD
“L’area, molto ampia, è decisamente sottoutilizzata – ha spiegato Bottelli – attraverso un accordo del Comune di Milano con le università milanesi e con il ruolo del governo, chiediamo che possa essere riqualificata e ristrutturata in alloggi per studenti convenzioni al 100% con le università”.
“È necessario aumentare la risposta di alloggi per studenti – ha aggiunto Bottelli – e garantire l’accessibilità a tutti gli studenti fuori sede. In questa città ci sono diversi immobili che possono essere inseriti in un sistema per fornire in futuro risposte agli studenti”.
A giugno il blitz di 'Tende in Piazza'
Realizzare uno studentato era la richiesta oggetto anche di un blitz del movimento 'Tende in Piazza' che nel giugno scorso aveva protestato sull'area per chiedere, appunto, che gli spazi inutilizzati fossero destinati a uno studentato pubblico. "Siamo davanti all'ex ospedale militare di Baggio per mandare un segnale alle istituzioni, in particolare a coloro che non ci hanno ascoltato in questi 50 giorni di protesta contro il caro affitti", spiegavano gli studenti durante la protesta che era stata lanciata da Ilaria Lamera, la ventenne bergamasca che a maggio per prima piazzò per protesta una tenda davanti al Politecnico di Milano e il suo esempio si diffuse in tutta Italia.