la decisione del prefetto

La villetta confiscata a Buccinasco (col cortile conteso) diventa casa di accoglienza per famiglie ucraine

La decisione del Prefetto ha cambiato le cose: i Comuni del territorio si prenderanno carico di un nuovo progetto di accoglienza gestito dalla Diaconia Valdese.

La villetta confiscata a Buccinasco (col cortile conteso) diventa casa di accoglienza per famiglie ucraine
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Questa volta sembra proprio giunta a conclusione l'annosa vicenda del cortile conteso di via Nearco. Dopo l'incontro tra il sindaco Pruiti e il Prefetto di Milano, quest'ultimo ha preso una decisione molto concreta: nella villetta confiscata, invece dei giovani migranti ci saranno famiglie ucraine.

La villetta confiscata diventa casa di accoglienza per famiglie ucraine

BUCCINASCO - “Quel cancello per il Comune di Buccinasco è un confine invalicabile: come ho sempre detto e ribadisco, la nostra Amministrazione non è disponibile ad accettare alcun compromesso e alcun dialogo con la famiglia Papalia. Per questo all’indomani della sentenza ho scritto al Prefetto per rimettere nelle mani dello Stato un bene che non può e non deve essere abbandonato. Lo ringrazio perché la sua immediata disponibilità si è tradotta subito in fatti concreti”.

La vicenda

Il sindaco Rino Pruiti ricorda la vicenda del cortile di via Nearco, dove c’è la villetta per metà abitata dalla famiglia Papalia e per metà confiscata. Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia, aveva fatto causa al Comune per l’uso del cortile, rivendicandolo attraverso le carte di proprietà dell’immobile. Il giudice le ha dato ragione e ha concesso alla famiglia Papalia l’uso del cortile conteso. Il sindaco di Buccinasco, dopo la sentenza, ha quindi deciso di riconsegnare il bene allo Stato, proprio per quel confine invalicabile di cui parlava.

Il nuovo progetto coinvolgerà i comuni del territorio

Ma un dialogo con la Prefettura ha cambiato le cose e si è aperto il “coinvolgimento dei Comuni del territorio che si prenderanno carico di un nuovo progetto di accoglienza gestito dalla Diaconia Valdese che già collabora con il Piano di Zona del Corsichese – una rete che comprende i comuni di Buccinasco, Cesano, Corsico, Cusago e Trezzano, ndr – per l’accoglienza delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra”, spiega Pruiti. In sostanza, nella villetta confiscata, invece dei giovani migranti ci saranno famiglie ucraine.

La decisione del Prefetto

“A distanza di un anno dallo scoppio del conflitto ucraino, come scrive il Prefetto al sindaco di Buccinasco in una lettera protocollata venerdì 10 marzo, sono presenti sul territorio lombardo circa 39.977 cittadini ucraini, di cui 12.808 nella Città metropolitana di Milano e la Prefettura di Milano continua ad assicurare a tutti gli ucraini che ne facciano richiesta una sistemazione in centri d’accoglienza straordinaria. Giornalmente emerge la necessità di nuovi posti disponibili che viene soddisfatta ricorrendo anche all’utilizzo dei beni in gestione all’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata o di immobili degli Enti locali”, scrivono dal Comune di Buccinasco.

Verrà gestito della Diaconia Valdese

In questo contesto, come propone il Prefetto, l’immobile di via Nearco potrebbe essere utilizzato per l’accoglienza dei cittadini ucraini, mettendolo a disposizione del Comune di Cesano Boscone che, in qualità di capofila per l’Ambito territoriale del Corsichese, ha già sottoscritto con la Prefettura un accordo di collaborazione. In questo modo la gestione dell’immobile e delle esigenze dei cittadini ucraini verrebbe assicurata interamente dalla Diaconia Valdese, quel soggetto gestore individuato dal Comune capofila nel percorso di accoglienza, con l’esplicito incarico di assicurare il corretto utilizzo delle aree comuni e di relazionarsi con gli altri proprietari.

La Prefettura manterrà un ruolo di vigilanza sulla corretta attuazione dell’accordo di collaborazione per l’accoglienza straordinaria.

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