In Darsena arriva il cestino galleggiante che mangia i rifiuti e pulisce l'acqua
Il dispositivo è in grado di smaltire in un anno oltre 500 chili di rifiuti di piccole dimensioni, incluse le plastiche, le microplastiche e le microfibre
Inaugurato ieri, lunedì 28 ottobre, in Darsena il cestino Seabin: mentre galleggia pulisce l'acqua ed è munito di un filtro speciale per raccogliere rifiuti presenti nelle acque portuali, laghi e darsene cittadine.
Inaugurato in Darsena il cestino galleggiante che pulisce l'acqua
MILANO - L'assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione ieri mattina ha partecipato alla Darsena di Milano all’inaugurazione del Seabin, un "cestino" galleggiante munito di un sistema di filtraggio avanzato che utilizza una tecnologia per raccogliere rifiuti presenti nelle acque portuali, laghi e darsene cittadine.
Il dispositivo è in grado di smaltire in un anno oltre 500 kg di rifiuti di piccole dimensioni, incluse le plastiche, le microplastiche e le microfibre, contribuendo così a ridurre l'inquinamento marino.
"Un progetto innovativo - ha detto l'assessore Maione - in un luogo simbolico come la Darsena di Milano. Tecnologia è sinonimo di sostenibilità ambientale e in Lombardia l’innovazione è di casa. Ringrazio Saipem, Lifegate e tutti coloro che hanno lavorato al progetto perché oggi dimostriamo come la ricerca applicata possa essere concretamente al servizio dell’ambiente e delle nostre comunità".
L'inaugurazione alla sede dell'Associazione Nazionale Marinai d’Italia
La cerimonia di "adozione" si è svolta nella sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Milano. Erano presenti Marco Scavone, presidente di Anmi (Associazione nazionale marinai d'Italia), Rossella Carrara, direttore Relazioni Esterne di Saipem, Chiara Petrella, responsabile per le iniziative di sviluppo sostenibile di Saipem, Lajal Andreoletti, responsabile Progetti Ambientali di LifeGate e Francesca Chialà, sociologa e artista.
"Regione Lombardia - ha concluso Maione - è impegnata non solo nel favorire la raccolta e il riuso dei rifiuti, attraverso un bando da 10 milioni di euro rivolto ai Comuni, ma anche nella riduzione dell’utilizzo delle plastiche a livello industriale con un investimento da 5 milioni rivolto principalmente alla filiera del tessile".