addio ad  grande uomo e un grande sacerdote

Doppio addio per don Graziano Gianola, morto tragicamente a 47 anni

Domani il funerale a Milano e venerdì l'addio della sua Premana con la cerimonia presieduta dall'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini

Doppio addio per don Graziano Gianola, morto tragicamente a 47 anni
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Doppio addio per don Graziano Gianola, morto tragicamente a 47 anni.

Doppio addio per don Graziano Gianola, morto tragicamente a 47 anni

Come riporta Prima Lecco, due celebrazioni per dire addio ad  un grande uomo e un grande sacerdote. La comunità Parrocchiale Resurrezione di Gesù della zona di Bovisa a Milano e poi l'intero paese di Premana  saluteranno commosse don Graziano Gianola, morto tragicamente a 47 anni in un incidente in montagna avvenuto lunedì in  Trentino

Domani il funerale a Milano

Domani, giovedì 15 luglio 2021, monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano alle 9 celebrerà la cerimonia funebre nella chiesa di  Santa Maria del Buon Consiglio alla Bovisa (via Ricotti 10, Milano), alla quale prenderanno parte i ragazzi e le famiglie che in questi anni son stati amorevolmente seguiti dal sacerdote  che era vicario nella Comunità pastorale Gesù. L'amore per i giovani e l'impegno costante per la loro crescita: questi i tratti distintivi di don Graziano che è morto dopo essere  precipitato in un dirupo proprio mentre accdo0mpagnava in una gita in montagna i suoi ragazzi dell'oratorio.

Venerdì a Premana

Una seconda cerimonia avrà poi luogo venerdì a Premana, nella sua Premana. Quel paese che lo ha visto crescere e diventare un uomo che ha scelto di dedicare la vita al prossimo, quel paese che ha amato lui e la sua grande e numerosa famiglia (il papà, scomparso nel 2011 era lo storico sacrestano), quel paese che da lunedì, giorno della tragica scomparsa si è vestito a lutto.  A presiedere i funerali sarà l'arcivescovo di Milano, monsignor  Mario Delpini, che ha subito espresso grande dolore per la scomparsa del sacerdote.

I ricordi

"Era un uomo molto libero, innamorato del Signore, che riusciva a superare anche le difficoltà che ci sono sempre nella vita, ma con grande umorismo, con un grande sorriso e con un grande ottimismo. Il suo esempio era di guardare le cose belle, non quelle brutte ha raccontato si chiesadimilano don Tommaso Castiglioni, decano di Affori e compagno di Seminario di don Gianola - Sempre con la chitarra in mano, cantava, ci portava a fare le passeggiate in montagna. Da amico mi consola molto che sia morto in montagna e con i suoi ragazzi, perché sono due delle sue passioni. Una vita compiuta fino alla fine. Aveva appena pubblicato un libro con Ancora, Guariti da Gesù, frutto delle riflessioni fatte durante il lockdown: si tratta di meditazioni a partire. Speriamo che i ragazzi facciano tesoro della sua serenità, che non è la serenità di chi accantona i problemi o non li guarda, ma la serenità di chi li mette davanti al Signore e li lascia trasfigurare nella sua bellezza".

 

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