proteste ma anche proposte

Dopo l’articolo sulla sporcizia a Corsico... La parola ai cittadini

Non si sono fatte attendere le reazioni dei cittadini corsichesi dopo l’articolo di settimana scorsa sulla mancanza di pulizia nella città.

Dopo l’articolo sulla sporcizia a Corsico... La parola ai cittadini
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Dopo il nostro articolo sul nostro giornale della scorsa settimana tante mail di denuncia (ma anche molte proposte) sono giunte alla nostra redazione.

La parola ai cittadini di Corsico

CORSICO - Non si sono fatte attendere le reazioni dei cittadini corsichesi dopo l’articolo di settimana scorsa sulla mancanza di pulizia nella città.

Tante le mail e le foto giunte in redazione

Abbiamo ricevuto diverse mail, con foto allegate, a testimoniare quanto il problema sia abbastanza generalizzato su tutto il territorio, nonostante quanto dichiarato dall’assessorato di competenza. Per non parlare dei dibattiti sui social, su quale zona sia la più sporca o dove il degrado avanzi più che altrove. Mi permetto di fare una battuta all’assessora che gentilmente ha risposto alle nostre domande: a questo punto aspettiamo da Lei le segnalazioni delle zone pulite di Corsico, forse facciamo più in fretta...

Scherzi a parte, mi auguro che le diverse soluzioni annunciate dall’Amministrazione comunali possano trovare quanto prima riscontro nei fatti, per il bene nostro e di tutta la comunità.

Diverse sono le soluzioni giunte in redazione da parte dei cittadini, o scaturite nei “dibattiti virtuali” sui social. Ho apprezzato quest’ultimo aspetto, perché oltre alle critiche sono arrivati suggerimenti, spesso uno l’opposto dell’altro. Di questo credo che un’Amministrazione comunale intelligente non possa che fare tesoro di quanto riportiamo conto terzi, facendo sintesi anche su quanto emerso come suggerimento “dal campo”.

Le segnalazioni dei nostri lettori

Rita, che ringraziamo per le numerose foto inviateci, ci racconta della zona Copernico, dove a suo dire l’azienda che si occupa della nettezza stradale non compie appieno il proprio lavoro e le strade restano sporche anche dopo il loro passaggio, come documentano alcune foto inviateci subito dopo il giorno di pulizia: “I cittadini, quelli incivili, avevano sporcato, ma secondo voi hanno pulito? No, non hanno pulito. In via Cavour passano TUTTE le mattine e puliscono anche negli angoli(in realtà io non ho trovato tutta questa pulizia nel centro storico, ndr)”.

Daniela, un’altra cittadina corsichese – giusto per citare alcuni esempi – si lamenta invece di via Vittorio Emanuele: “La pulizia del marciapiede e lo spazio tra esso e le macchine parcheggiate viene effettuata forse 2 volte all’anno se siamo proprio fortunati. Lo stato in cui si trova in questo momento è davvero inaccettabile. È da quattro settimane che chiamo e anche mando messaggi sul canale indicato con foto allegata, chiedendo di intervenire. Nulla. Siamo sommersi dalla sporcizia e per darvi la prova vi allego qualche foto. La verità è che si pulisce solo la prima metà della via Vittorio Emanuele II, ovviamente quella vicino al centro. Poi il camion della pulizia gira al semaforo al ponte e torna indietro”.

Accuse abbastanza forti, di cui sicuramente potrà far tesoro l’Amministrazione comunale nelle sue verifiche.

Le proposte dei corsichesi

E veniamo alle proposte, ne cito alcune emerse: tornare a far spostare le auto per effettuare una pulizia efficace tra marciapiedi e strade è una delle più “gettonate”, come quella opposta, ovvero utilizzare le lance per il lavaggio strade ma in maniera sostanziale e non parziale. Ripristinare il servizio di segnalazioni sul sito del Comune di Corsico, multare chi sporca e chi abbandona rifiuti nei cestini lungo la strada e non nei raccoglitori della differenziata del proprio condominio o abitazione. E ancora, telecamere per controllare le zone più sensibili al degrado, andando a colpire i trasgressori o per lo meno disincentivando comportamenti incivili; o anche effettuare una pulizia profonda di un’area alla volta per disincentivare quel processo, tanto folle quanto comune, di “imitazione”: una carta a terra “chiama” una seconda carta per terra, quasi come se una persona si sentisse autorizzata a sporcare se vede una strada già sporca.

Questo è quanto, in termini di reazioni e proposte. La palla ora passa, chiaramente, a chi di competenza. Buon lavoro, ce n’è tanto da fare!

Andrea Demarchi

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