Divieto di fumo all'aperto a Milano dal 1° gennaio: occhio alle multe
Non si potrà più accendere una sigaretta all'aperto, a meno che non ci si trovi ad almeno 10 metri da altre persone
Nella città di Milano dal 1° gennaio è entrato in vigore il divieto di fumare in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto.
A Milano divieto di fumo all'aperto dal 1° gennaio
MILANO - La misura, approvata nel Piano Aria e Clima del 2020 dal Consiglio Comunale, è già attiva in alcune zone della città, come fermate dei mezzi pubblici, parchi e strutture sportive ma ora scatta per tutta la città. Adesso, i fumatori, prima di accendere una sigaretta, dovranno controllare di essere ben isolati da altre persone che si dovranno trovare ad almeno 10 metri di distanza da loro. Per i trasgressori sono previste multe dai 40 ai 240 euro.
Non si potrà quindi più fumare anche nei dehors di bar e ristoranti, niente più sigaretta dopo il caffè quindi per i fumatori che saranno costretti ad alzarsi e ad allontanarsi dal tavolino del bar per accendersi la sigaretta.
Il divieto riguarda esclusivamente i prodotti del tabacco non si applica perciò alle sigarette elettroniche che continueranno ad essere consentite.
Il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni
Secondo i dati dell'Arpa Lombardia, il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili e il Piano Aria e Clima del Comune di Milano ha l'obiettivo di ridurre del 45% il livello di CO2 entro il 2030, anche grazie a nuovi divieti sulla circolazione che entreranno in vigore nei prossimi anni.
Il Comune: "Tuteliamo i cittadini"
"Si tratta di un provvedimento che ha l'obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell'aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli", dicono dal Comune di Milano.
"Sono felice - evidenzia l'assessore Grandi - che questa misura stia trovando l'appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell'opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo".
Salvini: "Direttiva esagerata"
"Ho scoperto poche ore fa che il sindaco di Milano ha stabilito che non si fuma per strada e se si fuma bisogna avere almeno 10 metri di distanza dagli altri, io sono un ex fumatore, però tollerante, vietare il fumo anche per strada onestamente mi sembra esagerato", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in una diretta social, rispondendo a una domanda di un utente sulla nuova 'direttiva antifumo' nei luoghi pubblici e aperti al pubblico di Milano. "Io non fumo, ho smesso sei anni fa, fumavo fino a due pacchetti di sigarette al giorno, non mi facevo del bene, né ai polmoni, né al portafoglio - ha proseguito Salvini - ho smesso, però vietare il fumo addirittura all'aperto, per strada, a me sembra esagerato".
Monguzzi (Verdi): "Serviva campagna informazione"
Il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi: "Quando approvammo il regolamento che avrebbe vietato il fumo impegnammo la giunta a una seria campagna di informazione e di persuasione che non è stata fatta e infatti assistiamo a molta contrarietà. Un divieto che non sia preceduto da informazione adeguata diventa un autogol.
Iniziamo almeno a farla da ora senza che la giunta si trinceri dietro a solo comunicati stampa. E indietro tutta verso provvedimenti oscuri come le zone rosse e la mancanza di musica a capodanno".