Chiusura della scuola Maria Bambina a Cesano, Sacra Famiglia apre al dialogo.
Chiusura della scuola Maria Bambina a Cesano, Sacra Famiglia apre al dialogo
CESANO BOSCONE – La buona notizia, dopo l’annuncio della chiusura della scuola dell'infanzia “Maria Bambina” di Cesano, è che Sacra Famiglia, ente a cui le suore della Congregazione hanno voluto lasciare l’edificio che per oltre un secolo ha ospitato i bambini dell’infanzia, è disponibile al dialogo per continuare il progetto.
Ieri il Consiglio comunale straordinario sulla chiusura
Si è svolto ieri, presso la Sala delle Carrozze di Villa Marazzi, il Consiglio comunale straordinario per affrontare
il tema della chiusura della scuola a cui hanno partecipato anche i genitori e le educatrici.
La seduta si è aperta con la lettura, da parte del capogruppo del Pd Fulvio Paladini, della mozione presentata e condivisa da tutti i consiglieri, e poi votata all’unanimità da maggioranza e opposizione, con l’impegno della Giunta e del sindaco a salvare la scuola materna, che rappresenta “un monumento per la storia di Cesano Boscone”, ha sottolineato il sindaco Simone Negri.
Piena solidarietà a famiglie e lavoratrici da parte di tutti
Si tratta di un lascito di don Domenico Pogliani alla comunità, alle famiglie e ai bambini della città. I consiglieri, tutti, hanno dato piena solidarietà a famiglie e lavoratrici.
L’insegnante Barbara Sobacchi ha parlato a nome delle educatrici
In rappresentanza delle educatrici, ha parlato l’insegnante Barbara Sobacchi, 22 anni di lavoro alle spalle in “Maria Bambina”: “Ringraziamo i genitori per la solidarietà e per la tenacia. Il disinteresse che ci hanno additato le suore è completamente infondato. Vogliamo che il progetto educativo continui. Lo stesso che ha radici profonde nel tessuto sociale cesanese. Siamo stati un punto di riferimento, assicurando un clima di fiducia e stima”.
Tanta preoccupazione per la fine di un’istituzione sul territorio
Una doccia fredda per tutti, anche per i consiglieri di maggioranza e opposizione, molti che hanno frequentato la struttura, altri come la consigliera Girelli che ne hanno fatto parte all’interno del gruppo di educatrici. Tanti ricordi, emozionanti, ma soprattutto tanta preoccupazione per la fine di un’istituzione.
La reazione dell'opposizione
L’opposizione, in particolare i consiglieri di FdI Simona Sanfelici e Fabio Raimondo, dopo aver espresso massima solidarietà con famiglie e lavoratrici, hanno messo in evidenza “il mancato interesse da parte dell’Amministrazione. La decisione di chiudere non può essere maturata in pochi giorni. Il Comune, forse per ostacoli ideologici, a fronte di un bilancio milionario ha concesso solo 15mila euro l’anno alla scuola paritaria. Troppo poco per sostenere una realtà importante che garantisce una pluralità di formazione ed educazione. Perché il Comune non è stato avvisato? Ci sono stati appelli in questi anni? Come poteva non sapere nulla?”.
L’assessore Ravasi risponde
“Nessuno di noi si aspettava una decisione così repentina e drammatica per i bimbi coinvolti e per tutto il personale educativo, a cui va la nostra vicinanza – ha replicato l’assessore all’Istruzione Ilaria Ravasi –. Che ci fossero dei problemi questo è noto. Come viene, infatti, esplicitato nella lettera inviata dalla Congregazione alle famiglie, c’è la questione della scarsità dei bambini, passati dai 108 di tre/quattro anni fa agli 80 di oggi. In più, c’è il tema della sostenibilità economica delle suore stesse ma anche delle famiglie, molte di loro travolte dalla crisi del Covid.
"L’Amministrazione ha mitigato le rette elargendo contributi straordinari"
Una crisi alla quale l’Amministrazione ha risposto mitigando le rette attraverso contributi straordinari. Detto questo c’è un tema più grande che riguarda la crisi sistemica della scuola paritaria. Negli ultimi otto anni in Italia ne sono state chiuse 1300, 200 solo nel 2020.
A cui si somma la fragilità del sistema educativo 0-6 perché non tutelato dall’obbligo scolastico. Quel che è certo – conclude Ravasi – è che l’Amministrazione si impegnerà ad aprire un tavolo per scongiurare la chiusura di questa storica scuola e dare continuità ad un progetto educativo fondamentale per l’intera comunità”.
L’intervento del sindaco Simone Negri
Il Consiglio si è chiuso con l’intervento del sindaco Simone Negri, che ha informato la cittadinanza in merito alle ultime interlocuzioni avute con la Congregazione, le insegnanti, Sacra Famiglia e il sindacato: “Porto questa sera una buona notizia. Ho raccolto la disponibilità dell’Istituto Sacra Famiglia a mettersi al tavolo per discutere del rilancio della scuola. Sarebbe prematuro ventilare qualsiasi possibilità o soluzione, però ritengo molto positivo che non ci sia stata una preclusione da parte dell’Istituto.
Naturalmente mi impegnerò in prima persona affinché, per quanto nelle nostre possibilità trattandosi di una scuola paritaria, ci sia un aggiornamento costante sulla vicenda. L’auspicio è che si possa trovare una soluzione stabile, strutturata e innovativa, per offrire un’offerta di servizi di qualità e appetibile per le famiglie e i loro bambini”.