A CORSICO

Buoni spesa a Corsico, polemiche sull'assegnazione dei contributi

L'assessore ammette che “la gestione dell’attività non è facilissima, perché il servizio sociale è sottodimensionato". Critiche anche sui criteri di distribuzione

Buoni spesa a Corsico, polemiche sull'assegnazione dei contributi
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Buoni spesa a Corsico, polemiche sull'assegnazione dei contributi.

Buoni spesa a Corsico, polemiche sull'assegnazione dei contributi

CORSICO – Le segnalazioni che arrivano parlano di tempi lunghi, lunghissimi, per la consegna dei buoni spesa messi a disposizione dal Comune. Una misura di aiuto per tante famiglie che si trovano ad attraversare un periodo di difficoltà legato all’emergenza covid.

Tempi troppo lunghi per l’assegnazione dei buoni spesa?

Si parla di situazioni in cui si fa fatica anche a mettere il pane a tavola, quindi di seria criticità. Sui social alcuni cittadini hanno lamentato tempi troppo lunghi per l’assegnazione dei buoni spesa: attese anche di settimane. Ma, almeno sulla carta, i buoni ci sono.

Il chiarimento del Comune nelle parole dell'assessore

Lo conferma l’assessore alle Politiche sociali Elena Galli: “Attualmente è aperto il terzo bando, con il quale sono stati messi a disposizione della cittadinanza di Corsico 2.445 buoni. Di questi, alcuni sono in consegna in questi giorni. Mentre 307 devono essere ancora assegnati, per un totale di 24.450 euro”. I dati forniti dal Comune parlano di 2.060 domande pervenute a oggi e 1.674 istruite. “Alcune di queste – precisano – sono state escluse perché i richiedenti non avevano i requisiti”.

Ma l’assegnazione dei buoni e i ritardi accumulati sollevano polemiche. Sull’avviso pubblico del Settore Servizi alla Persona, viene indicato il valore delle tessere prepagate e dei buoni spesa, calcolato in base ai componenti del nucleo famigliare: 100 euro per un componente, 200 per due, fino a 500 per nuclei da cinque persone in su.

Sulla vicenda interviene anche l'ex sindaco Errante

Sulla gestione dei buoni spesa è intervenuto anche l’ex sindaco Filippo Errante: “Chiederemo conto sulla trasparenza dei criteri e sulle modalità di attribuzione dei contributi – ha commentato il consigliere di opposizione –. Non vorremmo mai dover leggere che si specula, oltre che sui tamponi – riferendosi alla contestata convenzione del “caso tamponi” per la somministrazione dei test su un camper, ndr – anche sulla povertà”.

La replica dell'assessore

L’assessore ammette che “la gestione dell’attività non è facilissima, perché il servizio sociale è sottodimensionato. Infatti, anche se non sono necessari particolari requisiti, occorre però che la documentazione richiesta sia corretta. E va verificata. Stiamo anche valutando – conclude l’assessore – di utilizzare i buoni residui di un precedente bando ormai concluso. Perché l’emergenza che le famiglie stanno affrontando è ancora notevole”.

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