il dibattito

Oms, scontro in Regione Lombardia tra Pd e Lega

Il Pd difende la posizione di Bertolaso, mentre la Lega ammorbidisce la sua mozione sull'uscita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità

Oms, scontro in Regione Lombardia tra Pd e Lega
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Il Pd difende la posizione di Bertolaso, mentre la Lega ammorbidisce la sua mozione sull'uscita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Oms, scontro in Regione Lombardia tra Pd e Lega

MILANO - “È incredibile lo schiaffo dato a Bertolaso dalla sua maggioranza. Avevamo proposto loro di sostenere le sue parole, questa volta molto condivisibili, pronunciate contro la scellerata intenzione della Lega di portare l’Italia fuori dall’Oms, sulla scia di quanto ha annunciato il presidente Usa Donald Trump. L'esito della votazione è stato chiaro: la maggioranza che governa non è disponibile a sostenere le affermazioni dell'assessore alla Sanità. In compenso hanno presentato e votato un testo alternativo pieno di ambiguità, buono per tutte le posizioni, con l’unico scopo di non mettere in luce le profonde divisioni della destra stessa. Noi sappiamo esattamente da che parte stiamo ed è quella di chi crede alla necessità di offrire risposte globali di fronte alla esigenza di politiche riguardanti la Salute. Questa destra, invece, è sempre più succube delle pericolose derive di Trump e dei suoi seguaci”.

Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in consiglio regionale della Lombardia e componente della segreteria nazionale dem, dopo il voto dell’Aula sulle due mozioni, una a firma Pd, bocciata dalla maggioranza, e una a firma Lega, approvata, sulla vicenda Oms.

La richiesta del Pd

Il Pd chiedeva, con il suo testo, di sostenere la posizione dell’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, che in merito al disegno di legge della Lega per l’uscita dell’Italia dall’Oms, in una recente intervista diceva

“l'Oms nei decenni passati ha svolto un ruolo essenziale nella prevenzione, nell'informazione e nella vaccinazione. Bisogna stare dentro e semmai provare a cambiare le cose dall'interno. Da medico, esperto e cooperante credo che l'Oms abbia grandi meriti e grosse responsabilità”. Il Pd chiedeva inoltre di “attivarsi presso il governo nazionale affinché non venga messa in discussione la partecipazione dell’Italia all’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

La mozione della Lega

La mozione della Lega, invece, 'attenuata' rispetto alla formulazione iniziale invita la giunta regionale

“a sostenere il Governo nella valutazione, in piena autonomia, del ruolo dell’Italia nell’Oms qualora non vi siano più le condizioni di sostenibilità economica per rimanervi”.

L'intervento del M5S

Sul voto dell'Aula, per le opposizioni, interviene anche il capogruppo M5S, Nicola Di Marco

"In Lombardia, e in Italia, abbiamo bisogno di istituzioni e di politici la cui priorità non sia quella di scimmiottare il presidente degli Stati Uniti d’America. In poche settimane siamo passati dalle cravatte rosse all’ipotizzare l’uscita dell’Italia dall’Oms. Dichiarazioni preoccupanti, che la Lega ha fortunatamente deciso di ritrattare, modificando radicalmente la propria mozione, per effetto della ferma opposizione delle minoranze. Come M5S riteniamo che in un mondo all’interno del quale si condividono dati, best practices, ricerca, farmaci, non è pensabile ipotizzare per il nostro Paese un futuro di isolamento. Questo non è più sovranismo, ma autolesionismo che va a colpire direttamente la nostra salute".

Discussi insieme

I due documenti - riferiscono gli uffici del Pirellone - sono stati abbinati e discussi insieme, in quanto riferiti allo stesso tema e inseriti nell’ambito del dibattito internazionale in corso sulla necessità di una riforma dell’Oms. Entrambe le mozioni erano state infatti presentate in seguito alla decisione del presidente americano Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e in particolare, nel testo del Pd, si faceva riferimento anche al disegno di legge recentemente proposto dalla Lega che prevede l’uscita dell’Italia dall’Agenzia delle Nazioni Unite, istituita a Ginevra nel 1948. La mozione approvata impegna la Giunta

“a farsi portavoce presso il Governo circa l’opportunità di una seria e radicale modifica dei meccanismi di funzionamento dell’Oms” e “a sostenere il Governo nella valutazione, in piena autonomia, del ruolo dell’Italia nell’Oms qualora non vi siano più le condizioni di sostenibilità economica per rimanervi”.

Il testo del Partito Democratico chiedeva invece di sostenere la posizione dell’assessore all’Welfare Guido Bertolaso, che in diverse occasioni ha sollevato la necessità che l’Italia rimanga all’interno dell’Organizzazione provando “a cambiare le cose dall'interno”. Nel suo intervento il capogruppo del Pd Majorino ha esortato a non mettere in discussione la partecipazione italiana all’Oms, che ha sempre svolto un ruolo essenziale nella prevenzione, informazione e vaccinazione.

Monti: "fallimento dell'Oms in Lombardia durante la pandemia"

Emanuele Monti, invece, ha sottolineato l’incomprensione dell’Oms Europa di fronte a quanto accadeva nella nostra Regione durante i mesi della pandemia:

“Sono circostanze che denotano un totale fallimento dell’Oms. Qui si combatteva e si moriva, mentre negli uffici di Copenaghen si evocava l’evidenza scientifica”.

Durante il dibattito sono intervenuti diversi Consiglieri e il Capogruppo della Lega Alessandro Corbetta ha proposto alcune modifiche per tentare di convergere su un testo condiviso. Le minoranze hanno però preferito continuare a sostenere il loro testo, decidendo, in sede di votazione, di esprimersi a favore del proprio testo e contro quello della Lega. Per Nicholas Gallizzi (Noi Moderati):

“Certe criticità sollevate le condivido e pur credendo nella funzione dell’Oms, concordo sul fatto che tante cose vadano certamente riviste e migliorate”.

“Bisogna capire cosa vogliamo fare noi italiani, perché non possiamo scimmiottare il Presidente Trump, paventando addirittura di uscire dall’OMS” ha detto Nicola Di Marco (M5Stelle).

Rimanere e cambiare le cose dall'interno

“La soluzione delle grandi problematiche sulla salute pubblica non può prescindere dall’Oms. Serve una riflessione su quel che non va, ma non ci possiamo permettere un vuoto a livello internazionale” ha sottolineato Michela Palestra (Patto Civico) e Carlo Borghetti (Pd) si è rivolto ai Consiglieri chiedendo: “Come possiamo risolvere le cose andando ciascuno per la propria strada? E’ un dibattito surreale e rischiamo di farci del male se seguiamo la logica di rompere accordi su temi globali”.

“Se l’Oms ha dimostrato di non essere efficiente o all’altezza – ha rimarcato Onorio Rosati (Avs) - la cosa migliore è restarne dentro per cambiare le cose. L’unica scelta che non va fatta è uscirne”. Ha espresso rammarico Alessandro Corbetta, secondo il quale “la mancata condivisione da parte dell’opposizione testimonia che le minoranze non avevano interesse di affrontare il tema ma solo quello di provare a mettere in difficoltà la maggioranza”. “La posizione di Fratelli d’Italia – ha concluso il capogruppo Christian Garavaglia – è la stessa del Governo: se c’è qualcosa da cambiare all’interno dell’Oms, siamo pronti a farlo e senza doverne uscire per forza. Certamente, però, c’è bisogno di una revisione della governance e dell’utilizzo delle risorse”.

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