#iorestoacasa o forse no: le peggiori scuse denunciate ai Carabinieri
La vera arma per sconfiggere la diffusione del virus è restare a casa. Molti non l'hanno capito, e ora rischiano il penale.
#iorestoacasa o forse no: le peggiori scuse denunciate ai Carabinieri
#iorestoacasa o forse no: le peggiori scuse denunciate ai Carabinieri
Sono giornate fuori da ogni ordinarietà, non c'è dubbio a riguardo. Ci è stata però indicata la strada: restare nelle proprie abitazioni. È vero, può essere difficile, noiosa la vita in casa tutto il giorno, ma è la vera arma per sconfiggere la diffusione del virus.
Eppure...
Eppure succede di tutto, specie in questi ultimi giorni dove si sono intensificati i controlli. C’è chi dopo aver litigato con la fidanzata prende lo scooter per raggiungerla, chi invece è andato a comprarsi i ricambi per le moto. Chi ancora, come i due pensionati di Zogno, che a prendere il pane sono andati in un comune vicino perché “lì è più buono”. E poi c’è un 35enne di Ciserano che ha pensato bene di organizzare a casa sua una festa con 5 amici e si è recato al supermercato per fare scorta di alcolici. Ma non finiscono qui i casi.
#iorestoacasa, controlli dei carabinieri
Proseguono ormai a ritmo serrato i controlli da parte dei Carabinieri per garantire il rispetto di quanto previsto dal DPCM del 9 marzo (che da ieri sera è diventato ancora più stringente). Decreto che qualcuno sembra proprio non aver capito, viste le giustificazioni che i carabinieri hanno raccolto da alcuni cittadini fermati in strada.
Denunce e multe "salate"
I controlli hanno interessato i centri abitati e le principali arterie stradali extraurbane: solo in Provincia di Bergamo sono stati controllati oltre 800 veicoli per un totale di oltre 1000 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare 40 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, per l’inosservanza di un provvedimento di un’autorità, che prevede la pena dell’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro, nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità e, talvolta, dando giustificazioni alquanto fantasiose.
Giustificazioni fantasiose e c’è chi organizza una festa
Nel territorio della Compagnia di Bergamo i carabinieri hanno fermato uno studente universitario che è stato sorpreso in scooter a Ranica e alla richiesta di motivazioni autocertificate, ha detto che siccome aveva litigato telefonicamente con la propria fidanzata, la stava raggiungendo per chiarirsi di persona.
Il festino con gli amici
La Compagnia di Treviglio, invece, ha fermato un operaio 35enne residente a Ciserano che, per organizzare una festa a casa propria con un gruppo di 5 amici, ha pensato bene di arrivare a Treviglio al supermercato e far scorta di liquori per un costo di circa 150 euro.
Il pane del vicino...
I carabinieri di Zogno, invece, hanno fermato due pensionati che alla richiesta di giustificazioni hanno ammesso candidamente di trovarsi al di fuori del proprio comune solo per comprare del pane perché a loro gusto più buono che non in quello del proprio paese.
E come si fa senza pezzi di ricambio?
A Clusone due amici 34enni, uno operaio e l’altro disoccupato, con la passione per le riparazioni meccaniche di moto da cross, si sono mossi da Azzone in Val di Scalve fino a Clusone per comprare dei ricambi per le proprie motociclette. Lo stesso quindi oltre ad essere deferito, si è reso responsabile inoltre del reato previsto dall’art.495 del Codice Penale, ovvero “falsa attestazione ad un pubblico Ufficiale” per il quale è prevista la pena della reclusione da uno a sei anni.
#iorestoacasa, peggiori scuse Carabinieri: c'è poi lo "sborone"
Un uomo di 30 anni, residente a Piantedo (SO), è stato denunciato ieri dai Carabinieri della Stazione di Delebio per aver violato le disposizioni del DPCM dell’8 marzo per contrastare l’emergenza Coronavirus secondo il quale si possono lasciare le proprie abitazioni soltanto per motivi di lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali.
Ha lasciato la Provincia e il Comune di appartenenza
I Carabinieri fanno sapere che l’uomo nella mattinata di ieri, mercoledì 11 marzo 2020, ha lasciato la provincia di Sondrio per recarsi nella vicina provincia di Como, precisamente a Dongo (CO), per andare dalla fidanzata, farla salire sulla sua auto e portarla nella sua abitazione. Non contento di aver palesemente violato le norme per il contenimento del virus, si è anche ripreso con il cellullare e, durante le registrazione, oltre a vantarsi per il suo pericoloso gesto, posto in essere nonostante i numerosi posti di controllo, ha affermato anche che la ragazza era sottoposta a quarantena. Il video è stato poi pubblicato sulla pagina facebook dell’autore e dopo la denuncia rimosso.
Lui alla ricerca della ragazza e i Carabinieri alla ricerca di lui
I carabinieri si sono messi sulle tracce dell’uomo per identificare lui e la ragazza “scappata dalla quarantena”, scoprendo che effettivamente i due avevano violato le prescrizioni del decreto muovendosi, senza giustificato motivo, a cavallo di due province lombarde, ma non vi era alcuna quarantena in atto o positività. Per entrambi è scattata quindi la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità mentre l’uomo, che ha dichiarato ai carabinieri di volersi fare pubblicità per diventare un personaggio ed agevolare così la sua carriera artistica, è stato denunciato anche procurato allarme.
#iorestoacasa peggiori scuse Carabinieri: Festa di laurea in barba alle regole
E’ successo a Pessano con Bornago dove un gruppo di una decina di persone si è riunito in un’area verde per celebrare la laurea di una ragazza. Pensavano probabilmente che, essendo all’aria aperta, fosse concesso. Invece sono stati denunciati dai carabinieri per non aver ottemperato alle regole previste nel decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che vieta gli assembramenti non necessari e non autorizzati. A nulla è valso il tentativo dei festaioli di dare spiegazioni.
Da Cologno Monzese a Messina per un matrimonio. Parroco siciliano in quarantena
Qui non si parla di scuse, ma un semplice problema di timing e di scelte. Un gruppo (il numero è al momento imprecisato) di persone sabato 7 marzo 2020 (prima, dunque, dell’estensione delle zone rosse prima alla Lombardia e poi all’intero Paese) ha preso parte a una cerimonia nuziale in Sicilia. Dopo la funzione, saputo della provenienza degli invitati, il sacerdote che ha celebrato la Messa si è messo in isolamento.
Festa con tante persone
A dare notizia dell’accaduto è stato il sindaco Cateno De Luca. “La segnalazione è arrivata tramite il numero di telefono attivo per l’emergenza Coronavirus – ha detto il primo cittadino messinese – Il problema è che il matrimonio è stato celebrato in chiesa e poi è seguita una grande festa. Se avete il minimo dubbio di essere venuti a contatto in maniera diretta con queste persone compilate il modulo presente sul sito del Comune di Messina e mettervi in auto-isolamento per 14 giorni, evitando ulteriori contagi”.
Per restare nelle nostre terre: alla ricerca del bar perduto
L'articolo di questa mattina cliccando qui: [icon name="external-link-square" class="" unprefixed_class=""] Coppia denunciata per violazione divieti di uscita: “Stavamo cercando un bar”
Fermato ai controlli, ma un sottosella con strane compere
L'articolo di questa mattina cliccando qui: [icon name="external-link-square" class="" unprefixed_class=""] Bloccato per un controllo: nel sottosella nascondeva un chilo di marijuana
33 fermati a Rozzano: c'è anche chi andava a pesca...
Il servizio mirato dei carabinieri di Rozzano ha consentito oggi, dall’una di notte alle ore 14, di fermare 33 persone che sono risultate residenti in comuni diversi da Rozzano dove sono stati bloccati dai militari impegnati nel controllo straordinario del territorio. C’è chi ha detto di trovarsi a Rozzano per fare una passeggiata, altri hanno ipotizzato addirittura un’uscita per andare a pesca. In contravvenzione alle disposizioni per il contenimento del contagio del coronavirus, sono stati tutti denunciati. Qui l'articolo completo.
Andrea Demarchi
Grazie ai colleghi di primatreviglio e primalamartesana per le segnalazioni.
TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE DI OGGI
RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?
Segui la nostra pagina Facebook ufficiale Giornale dei Navigli: clicca “Mi piace” o “Segui” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!