terremoto in comune

Inchiesta urbanistica a Milano, indagato anche Sala: "Allucinante apprendere da un giornale di essere indagato"

Chiesti ieri i domiciliari per l'assessore Tancredi e l'imprenditore Catella. Il sindaco: “L’Amministrazione non si riconosce nella lettura della Procura”

Inchiesta urbanistica a Milano, indagato anche Sala: "Allucinante apprendere da un giornale di essere indagato"
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Anche Sala finisce sotto inchiesta sul caso urbanistica: due le ipotesi di reato e un sistema di favori incrociati tra politici e costruttori.

Inchiesta urbanistica a Milano: indagato anche Sala.

MILANO - La bufera giudiziaria sull’urbanistica milanese colpisce anche il primo cittadino di  Palazzo Marino.

Tra i nomi finiti sotto indagine in questi ultimi giorni spicca ora anche quello del sindaco Giuseppe Sala, iscritto nel registro degli indagati per due distinti capi d'accusa. L’inchiesta, che ha portato la Procura di Milano a chiedere misure cautelari per sei persone, ruota intorno a presunti episodi di corruzione, favoritismi e pressioni legate alla gestione di progetti immobiliari strategici per la città.

Le accuse a Sala: dichiarazioni mendaci e pressioni sul Pirellino

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il primo cittadino risulta indagato per aver rilasciato presunte false dichiarazioni sulla posizione di Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio. In particolare, Sala avrebbe negato l’esistenza di conflitti di interesse noti al momento della riconferma di Marinoni nel 2024, quando quest’ultimo era già oggetto di indagini.

La seconda accusa ipotizza un caso di induzione indebita a promettere utilità nell’ambito del progetto di riqualificazione del cosiddetto Pirellino, redatto dagli architetti Manfredi Catella (Coima) e Stefano Boeri. Quest’ultimo è coinvolto nell’inchiesta con il ruolo di indagato ed è già imputato in altri procedimenti legati al settore edilizio.

Le chat con Boeri e il pressing sulla Commissione

Dettagli inediti emergono dalle conversazioni acquisite dai magistrati, tra cui una chat inviata da Boeri a Sala alla vigilia di una riunione della Commissione Paesaggio. L’architetto, con toni che i pm definiscono “imperativi”, criticava Marinoni per la sua posizione su un progetto noto come Torre Botanica. “Se insiste rischiamo rottura e ricorso al Tar... prendilo come warning per domani”, scriveva Boeri. Sala avrebbe risposto evitando prese di posizione dirette: “Devo fidarmi del giudizio di Giancarlo. Domani mattina comunque rivedo con calma”.

Sala: “Serve un quadro completo, non ci riconosciamo in questa lettura”

Il sindaco ha commentato pubblicamente la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati solo dopo averla appresa dalla stampa.

“Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l'Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata. Da diversi mesi l'Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso”, ha dichiarato Sala.

Sulla posizione dell’assessore Giancarlo Tancredi, anche lui tra gli indagati e destinatario di richiesta d’arresto, il sindaco ha aggiunto: “L’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa”.

E in merito alla nomina dei componenti della Commissione Paesaggio, ha precisato: “La composizione viene gestita da un’apposita struttura del Comune che seleziona i profili e decide i componenti. Il rapporto tra sindaco e commissione è praticamente nullo. Aggiungo che non ho mai avuto il numero di Marinoni”.

La rete di favori: il “sistema” sotto la lente della Procura

Secondo l’accusa, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni avrebbe agito in modo sistematico per agevolare determinati progetti in cambio di contropartite. A beneficiarne, tra gli altri, Manfredi Catella, fondatore di Coima, società protagonista delle grandi trasformazioni urbanistiche milanesi. Catella avrebbe fatto ricorso a professionisti vicini ai vertici della Commissione: uno di questi, l’architetto Alessandro Scandurra, avrebbe ricevuto compensi per oltre 138mila euro da Coima.

La Procura, guidata dal procuratore Marcello Viola e dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, parla di un “fenomeno di espansione edilizia incontrollata”, che ha già comportato nei mesi scorsi il sequestro di diversi cantieri e l’adozione di misure cautelari.

Commissione Paesaggio sciolta, inchiesta ancora aperta

Nel frattempo, la Commissione Paesaggio è stata sciolta ed è oggi priva di guida. Il suo compito – valutare l’impatto estetico e paesaggistico degli interventi edilizi – secondo la Procura sarebbe stato distorto in un meccanismo di decisioni parziali e condizionate da interessi privati.

Tra le figure centrali resta anche quella di Stefano Boeri, già coinvolto in altri procedimenti giudiziari e al centro di uno scambio di messaggi chiave nell’indagine. Il progetto Torre Botanica e il recupero del Pirellino rappresentano due epicentri di una vicenda che promette nuovi sviluppi.