Il governo vuole un 25 Aprile "sobrio", risponde il sindaco di Milano: "non so cosa intenda, bisognerebbe chiederglielo"
"Il lutto per la morte del Papa, a cui noi abbiamo espresso grande solidarietà e vicinanza, non sia una scusa per ridimensionare il 25 Aprile", ribadisce l'Anpi

La discussione è partita da una richiesta del governo che chiede di fare una celebrazione all'insegna della "sobrietà" come indicato espressamente dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, in seguito al lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Il sindaco Sala, l'Anpi e il Pd milanese rispondono alle polemiche scoppiate in questi giorni sulle prossime celebrazioni dell'80esimo anniversario della Liberazione.
Il sindaco Sala sulle celebrazioni "sobrie"del 25 Aprile
MILANO - "Ne parlavo con il prefetto. È il 25 aprile, però. Non so cosa voglia dire esattamente sobrio. Bisognerebbe chiederlo al Governo".
Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della Messa di suffragio per Papa Francesco in Duomo, a chi gli chiedeva un commento all'invito a 'celebrazioni sobrie' fatto dal Governo.
"Detto ciò - ha proseguito - bisognerà farlo, ovviamente con il senso che ha il 25 Aprile: il ricordo di quello che è stato 80 anni fa. La manifestazione si farà". E, a proposito dei disordini dell’anno scorso: "Spero che sia tutto più tranquillo, ma sono cose difficili da prevedere. Io ci sarò, come sempre, con lo spirito giusto, che è quello di dovere ma anche di piacere, per ricordare un momento importante del nostro Paese", ha detto il sindaco.
Majorino (Pd): "Celebrazione sobria? Destra legga le parole del Papa"
"Invece che chiacchierare di eventi 'sobri' in occasione del 25 Aprile gli esponenti della destra sovranista e nazionalista dovrebbero passare queste giornate leggendo le parole di Papa Francesco.
Ma penso che le conoscano bene": lo scrive sui social il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino.
Minelli (ANPI): "Il lutto per la morte del Papa non sia scusa per ridimensionarlo"
Primo Minelli, presidente provinciale dell'Anpi, a margine dell’inaugurazione del murale 'I ragazzi di Via Botticelli' in piazza Giuseppe Occhialini, ha risposto con queste parole a chi gli chiedeva un commento all'invito a 'celebrazioni sobrie' fatto dal Governo in concomitanza del lutto nazionale per la morte di Papa Bergoglio:
“La morte del Papa, a cui noi abbiamo espresso grande solidarietà e vicinanza, non sia la scusa per ridimensionare il 25 Aprile: segnali in questa direzione li abbiamo. La parola sobrio non si capisce che cosa sia: noi siamo sempre stati sobri nel nostro agire, quindi non faremo balli in piazza.
Noi riteniamo il corteo del 25 Aprile una festa unitaria e pacifica. Lo abbiamo detto a tutti: chi vuole rovinare la festa degli antifascisti rischia di collocarsi dalla parte opposta. Quindi attenzione a tutti, serve a tutti avere un grande corteo unitario e pacifico, perché l’antifascismo è sinonimo di democrazia, di libertà e di pace”.
De Chirico (FI): "Sobrietà significa corteo senza alcol, droga e musica"
"Pare che il sindaco Sala, come sempre, viva su un altro pianeta. Certo, lui partecipa al corteo del 25 Aprile in testa e con un codazzo di persone. Se fosse un po' più umile e avesse mai partecipato al corteo negli anni precedenti al suo mandato di primo cittadino saprebbe perfettamente a cosa si riferisce la direttiva governativa a delle celebrazioni sobrie. Provo ad aiutarlo, se davvero non avesse capito.
Sarebbe opportuno non vedere scorrere fiumi di birra o di vino, che viene anche venduto da ambulanti abusivi che girano all'interno del corteo. Non sono da meno gli olezzi di canne che nel corteo girano di mano in mano senza ritegno. Per come interpreto io l'aggettivo sobrio credo anche che la musica rave che risuona dalle casse di alcuni carri sia assolutamente inappropriata. Ovviamente le contestazioni a cui abbiamo assistito negli anni passati sono assolutamente da evitare. In tal senso, il sindaco dovrebbe chiedere ai partecipanti del corteo del 25 Aprile di rispettare sobrietà e, aggiungo, decoro", la risposta di Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.