Le torce olimpiche di Milano Cortina 2026: eleganza e sostenibilità in alluminio riciclato
Design innovativo e riflessivo per le torce che percorreranno tutta Italia, portando con sé un messaggio di inclusività e unità nazionale

Due torce cangianti rivestite in alluminio riciclato, con sfumature di colore e finiture che permettono di assorbire e riflettere l’ambiente circostante. Sono quelle che porteranno la fiamma olimpica, prima in un giro di tutta Italia, poi accompagnando le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026.
Le torce olimpiche di Milano Cortina 2026
MILANO - Alla presentazione di ieri mattina al Teatro Triennale di Milano hanno partecipato il presidente della Lombardia Attilio Fontana, l’assessore Fabio Bottero, le campionesse Bebe Vio e Stefania Belmondo. È intervenuto invece a distanza Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che ha ricordato il momento in cui le torce sono state presentate al Cio, parlando dell’
“entusiasmo dei miei colleghi quando l'hanno vista, erano felici come bambini. Un entusiasmo contagioso, servito per andare avanti nella pianificazione”.
Le parole di Fontana
Le torce, di due colori diversi per raccontare il dualismo di Milano e Cortina, sono state apprezzate anche dal presidente della Lombardia:
“Sono bellissime, rappresentano la nostra capacità, bellezza e il nostro stile”, ha detto Fontana, che ha aggiunto scherzando, a chi gli chiedeva se farà il tedoforo: “Bisogna vedere se c’è un percorso anche per lo sportivo non molto bravo: se c’è la rappresentazione dello sportivo perdente, potrei farlo. È la dimostrazione che siamo il centro del mondo per quanto riguarda il design, ma a ragione”, ha poi proseguito. “Oltre ai tanti prodotti che riusciamo ogni anno a creare, questo è la rappresentazione plastica della nostra capacità”.
Il presidente ha poi sottolineato come anche l’organizzazione stia procedendo:
“Siamo pronti, nello spirito e nei fatti. Non ci sono dubbi che mancando nove mesi ci siano ancora nove mesi di cose da fare, ma direi che per quanto riguarda tutto il resto le cose stiano andando bene”. Fontana ha poi ricordato l’inizio del percorso, quando è stata presentata la candidatura: “L'idea delle Olimpiadi diffuse è venuta in sede di candidatura, all'epoca il Governo non era con noi. La candidatura venne presentata all'ultimo momento”. E ha spiegato: “L'idea di più territori coinvolti risiede nel fatto di rispettare il principio di sostenibilità, per sfruttare gli impianti già in essere e per evitare di lasciare cattedrali nel deserto: abbiamo recuperato quello che c'era, di nuovo impianto c'è solo la pista da bob. Abbiamo cercato di essere rispettosi dell'aspetto economico, non abbiamo sprecato soldi”.
Soddisfazione anche da parte di Santanché
Soddisfatta anche il ministro del Turismo Daniela Santanché:
“Questo è un evento molto importante, perché poi partirà la torcia olimpica che girerà tutta l’Italia. Un grande evento sportivo ma non solo, perché le Olimpiadi possono unire i popoli, le culture e le identità”. Santanché ha sottolineato la ricaduta significativa anche dal punto di vista della promozione turistica: “È importante anche da un punto di vista della promozione turistica, perché intanto" le torce faranno "il giro di tutta l’Italia, quindi potremo parlare delle nostre bellezze, del nostro patrimonio artistico ma anche naturale. Quindi un grande evento, non solo sportivo, ma anche identitario per quanto riguarda la nostra nazione, e per la grande promozione nel mondo, c’è sempre più voglia di Italia”. Ha poi aggiunto: “Ce l’abbiamo fatta: anche Cortina è pronta e lo sono tutte le altre località, siamo orgogliosi che abbiamo vinto noi che crediamo in questi eventi sportivi. Abbiamo bisogno di promuovere la nostra Italia e queste Olimpiadi mettono insieme la nostra nazione a lavorare per il più grande dei successi”. Santanché ha poi concluso con un appello: “Siamo arrivati a questo risultato per il grande lavoro di squadra di maestranze, imprenditori e aziende. Noi italiani dovremmo avere maggiormente questo spirito di appartenenza e questo orgoglio. Se la squadra Italia ci crede, non saremo mai secondi a nessuno”.
I racconti di Bebe Vio
“La torcia ha questo valore particolare perché è la prima della storia, penso, che vuole comprendere tutti”, ha detto la schermitrice paralimpica Bebe Vio. “Probabilmente è una cosa anche di noi italiani: non è la persona che va a vincere che vince, ma siamo una ‘squadra fortissimi’”. Ha poi sottolineato in particolare la finitura delle torce: “È bello, c’è questa cosa specchiata che vuole rendere tutte le persone che sono lì a guardare o a fare il tifo realmente partecipanti di quel momento importante. Col fatto che la fiaccola è riflessa: a tutti quelli che andranno a vedere ogni pezzettino di questo viaggio della fiaccola, sorridete perché potreste essere tutti ripresi nelle foto!”.
Bebe Vio ha poi ricordato l’emozione di portare la torcia nelle ultime Olimpiadi di Parigi 2024:
“È stato bellissimo, qualcosa di pazzesco essere lì con tutte queste persone. Io tremavo e piangevo, ricordo vagamente il momento, però è stato bello bello bello e auguro a chi porterà questa fiamma di emozionarsi perché è qualcosa di potente e molto forte”. Ha poi sottolineato l’importanza per gli atleti di un’Olimpiade e Paralimpiade in casa: “Il sogno di ogni atleta è fare un’Olimpiade o Paralimpiade in casa: purtroppo io non faccio sport invernali. Andrò a fare il tifo sognando anche io di farne una in casa un giorno”.
