Prima della Scala 2024: tutto pronto per l'evento 7 dicembre ma non mancano le polemiche
La comunità ucraina milanese, insieme a militanti di "Ponte Atlantico" saranno davanti al teatro "per ricordare che da quasi tre anni l’Ucraina vive sotto le bombe" e poi puntano il dito contro la soprano russa che interpreta l'opera
Anche quest'anno la Prima della Scala si trova nel mezzo di una polemica politica come spesso è accaduto anchenegli anni passati. A creare qualche tensione, nella preparazione del tanto atteso evento mondiale, questa volta sono un gruppo di esponenti della comunità ucraina milanese insieme ad alcuni militanti dell’associazione liberale "Ponte Atlantico".
Tutto pronto a Milano per la Prima della Scala del 7 dicembre ma non mancano le polemiche
MILANO - La Prima della Scala del 7 dicembre oltre ad un appuntamento artistico di grande valore è anche un’occasione mondana e istituzionale che richiama l’attenzione di molte personalità illustri, dal mondo della politica a quello della cultura e dello spettacolo. Quest’anno sul palco andrà in scena l'attesissima opera La forza del destino, uno dei capolavori più intensi e drammatici di Giuseppe Verdi. Ma come dicevamo anche quest'anno non manca la polemica.
Sala sul clima un po' teso: "Più che timori serve attenzione"
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine dell'inaugurazione del mercatino di Natale in piazza Duomo, rispondendo a chi gli domandava se avesse timori per le manifestazioni attese per domani, giorno della per Prima della Scala del 7 dicembre si è così pronunciato:
"C'è attenzione, più che timori serve attenzione in questo momento, in quanto è un momento in cui le tensioni sociali ci sono. Abbiamo attenzione - ha continuato Sala - Per cui è chiaro che con Prefettura e Questura ci stiamo lavorando. È annunciata la manifestazione, onestamente i dettagli dovreste chiederli alla Questura e alla Prefettura".
Previsto un presidio pro Ucraina
In occasione della Prima della Scala, alcuni esponenti della comunità ucraina milanese insieme a militanti dell’associazione liberale "Ponte Atlantico" hanno annunciato che saranno in piazza, davanti al teatro, dalle 14 alle 16: "per ricordare che da quasi tre anni l’Ucraina vive sotto le bombe, a seguito dell’aggressione da parte della Russia di Putin". I manifestanti indosseranno sulla spalle la bandiera dell’Ucraina e porteranno al collo alcuni cartelli.
Il coordinatore di Ponte Atlantico"ricorderemo due amare verità"
"Manifesteremo compostamente a sostegno dell’Ucraina – spiega Alessandro Litta Modignani, coordinatore di Ponte Atlantico – e per ricordare alcune amare verità. La prima è che da oltre mille giorni gli ucraini vivono sotto le bombe, con molte città rase al suolo, decine di migliaia di morti e vari milioni di profughi, a causa dell’aggressione da parte di uno stato totalitario, oppressivo e criminale.
La polemica sulla soprano russa
La seconda verità è che Anna Netrebko (la soprano russa, interprete nell'opera che apre la stagione scaligera, ndr) non è solo una grande artista, ma anche un’abile sostenitrice del regime di Putin, che non perde occasione per utilizzarla come strumento di propaganda politica, ai fini del suo disegno imperiale.
La nostra testimonianza non è dunque contro l’arte e la cultura – conclude Litta - ma contro il loro uso distorto e furbesco da parte di un dittatore dalle mani lorde di sangue, e dei suoi complici russi e italiani".
Davide Romano, direttore del Museo della brigata ebraica
Aggiunge Davide Romano, direttore del Museo della brigata ebraica: "I regimi totalitari si appoggiano sempre alle complicità di artisti pronti a inginocchiarsi al potere. Anna Netrebko è complice di Putin che ha mandato a morire centinaia di migliaia di russi in una guerra folle che ha coinvolto un Paese pacifico e democratico come l’Ucraina".