Sempre più truffe online in Lombardia, le associazioni consumatori: "Regione Lombardia ignora l'allarme"
"Chiediamo alla Regione un immediato piano d’azione per contrastare questo fenomeno, che coinvolge milioni di lombardi e che continua a crescere indisturbato"
Lombardia sempre più colpita dalle truffe online: più di 2 milioni di cittadini lombardi e un giovane su tre è stato vittima di truffa nell’e-commerce. Per questo le associazioni consumatori chiedono alla Regione "un immediato piano d’azione regionale per contrastare questo fenomeno".
Truffe online, le associazioni consumatori denuciano l'immobilismo della Regione
MILANO - In tema di contrasto alle truffe online "nonostante le denunce chiare e documentate avanzate a fine luglio durante un incontro ufficiale, la Regione Lombardia continua a non agire di fronte a una situazione allarmante che riguarda ormai milioni di cittadini. I dati più recenti sono sconfortanti e dovrebbero spingere le istituzioni a una risposta concreta e tempestiva.
La nota congiunta delle associazioni consumatori
Purtroppo, invece, ci troviamo di fronte a una politica di immobilismo e indifferenza che mette a rischio la sicurezza dei consumatori lombardi": così una nota firmata dalle associazioni per la tutela di consumatori e cittadini Adiconsum, Assoutenti, Aicon, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino.
In Lombardia 2,1 milioni di cittadini truffati
La nota riporta che secondo i dati raccolti dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) in Lombardia 2,1 milioni di cittadini hanno subito almeno una truffa online, pari al 21% della popolazione. La situazione viene affermato "è ancora più grave" per i giovani: un giovane su tre nella fascia d’età 25-34 anni è stato vittima di truffe legate agli acquisti online.
La preoccupante situazione raccontata dalle associazioni
"Questo fenomeno preoccupante ha portato perdite globali stimate in oltre 40 miliardi di euro nel solo 2023. Mentre a livello nazionale si è finalmente mosso qualcosa con l’approvazione dell’emendamento al Ddl Cybersicurezza, che introduce il reato di 'truffa online' nell’ordinamento italiano, in Lombardia si assiste a un silenzio assordante da parte delle istituzioni regionali. Nonostante le nostre associazioni abbiano denunciato con forza la gravità della situazione, la Regione ha scelto di non intervenire, lasciando i cittadini in balia di truffatori sempre più sofisticati - affermano le associazioni -.
Chiedono alla Regione un immediato piano d’azione
A fronte di una crescita del +20% dei reati informatici solo nel 2023 e con un aumento del +10,8% dei casi di furto di dati personali e finanziari nel primo semestre dell’anno, che ha causato danni per oltre 83 milioni di euro, ci chiediamo per quanto tempo ancora la Regione Lombardia ignorerà questa emergenza. Chiediamo alla Regione un immediato piano d’azione regionale per contrastare il fenomeno delle truffe online, un problema che coinvolge milioni di lombardi e che continua a crescere indisturbato.
Servono campagne di sensibilizzazione, strumenti di difesa per i cittadini e un forte impegno istituzionale per evitare che le vittime aumentino giorno dopo giorno. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e attivare i nostri sportelli sul territorio per tutelare i cittadini, ma la tutela in questi casi è difficile, con l’esperienza maturata grazie al progetto in via di conclusione e finanziato dal Mimit (quindi dal Ministero non certo dalla Regione) abbiamo messo in campo delle azioni di prevenzione che in questi casi sono essenziali. Ma il lavoro da fare è ancora molto e non possiamo permettere che l’inazione diventi la norma".