Sfiducia a Pruiti, maggioranza compatta al fianco del sindaco FOTO
"Io non sono il sindaco dei mafiosi, dei razzisti e degli omofobi. Non sono il sindaco di chi evade le tasse". così Pruiti
Sfiducia a Pruiti, maggioranza compatta al fianco del sindaco.
Sfiducia a Pruiti, maggioranza compatta al fianco del sindaco
BUCCINASCO – Qualcuno lo ha chiamato un errore di valutazione. Era facile riuscire a trionfare con una sala piena di sostenitori. Le opposizioni, invece, si sono presentate in minoranza. Ma agguerrite. Ci hanno creduto fino alla fine in quella mozione di sfiducia a Pruiti presentata in blocco (Lega, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, lista civica BucciRinasco), fino a quando sullo schermo delle votazioni è comparsa la scritta in rosso, il presidente del consiglio comunale Martina Villa ha annunciato il “mozione respinta” e il pubblico, arrivato in massa, ha intonato i cori pro sindaco e inondato l'aula di applausi.
Alla ricerca di un clima sereno
L’opposizione scuoteva la testa, perché in quella mozione ci hanno creduto davvero. Non tanto per il contenuto in sé, come hanno spiegato in aula, ma perché “doveva essere un segnale, forte, fortissimo, per dire al sindaco di abbassare i toni, di tornare a dialogare in un clima sereno di confronto, senza offendere nessuno, in particolare con insulti personali. Un atteggiamento che non rispetta le istituzioni ed è contrario ai principi di democrazia”, hanno detto in coro i consiglieri di opposizione.
Le parole dell'opposizione
Alberto Schiavone del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che il post pubblicato su Facebook dal primo cittadino non era “adeguato a un amministratore. Non si può insultare chi sta rappresentanto i cittadini. Il sindaco è sindaco di tutti, anche di chi non la pensa come lui, anche di chi ha votato contro di lui. Come amministratore deve rispettare un mandato fatto di democrazia e confronto, di buon senso”. E ha aggiunto la stoccata: “La maggioranza è un Titanic che sta affondando. Deve scegliere ora se avere contro un’opposizione leale o letale”.
Scialino e Licata (FI) sono dello stesso parere. Insistono sul voler abbassare i toni e tornare a una “costruzione del dialogo più costruttiva, per il bene dei cittadini. Dare degli sciacalli agli avversari manca di rispetto istituzionale”.
Imberti della Lega sottolinea “i continui attacchi, anche personali, di questa maggioranza. Noi partecipiamo alla vita politica, le persone ci chiamano e noi andiamo ad ascoltarle e portiamo poi in consiglio i problemi che ci sottopongono, per cercare soluzioni, per il bene dei cittadini. Un clima che è diventato troppo teso, soprattutto in sede di consiglio comunale dove gli attacchi sono continui e la libertà di esprimere un parere contrario praticamente nulla”.
Anche Romanello di BucciRinasco porta avanti con convinzione le sue scelte, elencando una serie di “mancanze da parte dell’Amministrazione, che invece di pensare ai suoi cittadini e ai problemi della città si permette di offendere schieramenti opposti”. Elenca le cose che non vanno a Buccinasco “mensa che fa schifo, scuole che cadono a pezzi e strade con le buche”. Per farlo, cita un blog che trasforma Buccinasco “da capitale della ‘ndrangheta a capitale del ridicolo”, con la sgradevole interpretazione di allontanare il pensiero che la criminalità organizzata non sia tuttora penetrata come veleno nella terra (è il caso di dirlo) di Buccinasco. Come diceva Moretti, le parole sono importanti.
Maggioranza compatta
In una bolgia come quella dell’aula del Consiglio, la maggioranza ha preso (ca va sans dire, anche i sostenitori erano, appunto, in maggioranza) solo applausi. Schierata compatta al fianco di Pruiti la sua lista civica Noi di Buccinasco: “Questa mozione offende l’intelligenza dei cittadini e scredita la politica. Il consiglio ha dei costi e siamo qui a spendere inutilmente soldi pubblici – il gettone presenza dei conglieri e il corrispettivo per la Giunta saranno devoluti alla Croce Rossa di Buccinasco ndr –. Ci sentiamo di chiedere scusa ai cittadini. Questa maggioranza sta lavorando seriamente con azioni concrete. Non solo siamo contrari a una mozione di sfiducia ridicola, ma ci riteniamo sollevati che il sindaco sia lui atrimenti di chissà cosa staremmo discutendo ora in questa aula”.
Compatto anche il Pd: “Non avremmo voluto sottrarre neanche un minuto per discutere una mozione che manca di qualsiasi fondamento politico serio, basato solo sulla volontà di rallentare il nostro lavoro e alimentare un clima ostile e di polemica costante. Evidenti le difficoltà delle forze di opposizioni che danno più valore a una frase sui social che all’enorme lavoro che si sta facendo. Si sfiducia per corruzione, gravi negligenze, mafia. Nulla di tutto questo è accaduto”.
L'intervento del sindaco
Infine, interviene il sindaco Rino Pruiti che considera la mozione “uno scherzo. Così ho pensato all’inizio. E invece queste signore e questi signori fanno sul serio – ha ironizzato –. Pensano di essere loro i destinatari delle mie esternazioni su Facebook, anche se le avevo scritte prima ancora che cominciasse la discussione nel merito dell’ordine del giorno”. Il sindaco ha sottolineato una “pochezza di contenuti” e a chi gli ha detto che dovrebbe essere il sindaco di tutti, ha risposto “Mai lo dirò".
"Io non sono il sindaco dei mafiosi, dei razzisti e degli omofobi. Non sono il sindaco di chi evade le tasse. Per tutti questi io sarò un nemico irriducibile. Ci ho sempre messo la faccia, mai stato forte con i deboli e debole con i forti. Concludo invitandovi a ritirare la mozione, a non rendervi ancora più ridicoli di quanto già fatto”.
Sfiducia, mozione respinta
Ma l'opposizione è rimasta solida e compatta: la mozione non l’hanno ritirata. Votazione. Mozione respinta. L’opposizione scuote la testa. La maggioranza esulta. Iniziano cinque minuti di applausi.
Francesca Grillo