Urla «Allah Akbar» in metro a Milano: fermato 37enne legato all'Isis
L'uomo di origine algerina era ricercato attraverso un mandato di cattura internazionale per partecipazione ad associazione terroristica
Alla vista degli agenti il 37enne ha cercato di estrarre un coltello dallo zaino urlando «Allah Akbar». Fermato, dai controlli è risultato essere ricercato per terrorismo in Algeria.
Urla «Allah Akbar» in metro a Milano: fermato 37enne legato all'Isis
MILANO - L'hanno fermato casualmente alla stazione Cadorna ma quando gli agenti gli si sono avvicinati ha provato ad estrarre un coltello dallo zaino urlando «Allah Akbar". Il fatto è accaduto un paio di settimane fa ma la notizia è stata resa nota solo oggi, giovedì 9 novembre.
Il fermo degli agenti in metro
Gli agenti in servizio nella metropolitana milanese hanno notato l'uomo di origine nordafricana che ha provato ad evitare il controllo degli agenti della polmetro nella stazione della metropolitana di Cadorna. Per questo hanno cercato di fermarlo per fare dei normali controlli ma lui ha cominciato ad urlare «Allah Akbar» cercando di tirare fuori qualcosa dallo zaino.
Era ricercato in Algeria per terrorismo
A questo punto gli agenti lo hanno bloccato e dentro al suo zaino hanno trovato un coltello con una lama lunga 12 cm. Dai controlli è poi emerso che l'uomo, di origine algerina, era ricercato per terrorismo internazionale con un mandato di cattura emesso dai magistrati di Algeri perché considerato appartenente all’Isis che ha combattuto nel conflitto sirio-iracheno. Ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa di essere estradato in Algeria.
Gli investigatori della Questura di Milano hanno riferito che il 37enne, secondo le autorità algerine, avrebbe fatto parte dell’esercito dello Stato islamico fin dal 2015. Ora resta da capire come sia giunto in Italia e come mai non sia mai stato sottoposto a nessun controllo e sia stato libero di arrivare a Milano dove non risulta abbia alcun domicilio fisso.