Giovane morta dopo aver mangiato un tiramisù: la Procura indaga sui video e gli audio di quel giorno
Per le indagini è stato acquisito anche l'audio della telefonata fatta al 112 dal suo fidanzato, nella quale si sente in sottofondo anche la voce della ragazza che dice di aver "paura"
Era il 26 gennaio scorso quando la giovane Anna Bellisario è andata in coma per shock anafilattico, e poi è deceduta, dopo aver consumato un tiramisù in un ristorante a Milano. Le indagini sono in corso e la Procura di Milano sta visionando video e audio dei terribili momenti accaduti quel giorno all'interno del ristorante.
Si indaga sui video e gli audio di quel giorno
MILANO – La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sul caso della 20enne morta dopo aver mangiato un tiramisù che conteneva latte, lo riporta Prima Milano.
Il tiramisù fatale
La terribile vicenda era accaduta lo scorso 26 gennaio. La ragazza era andata in un ristorante del centro di Milano, conosciuto peraltro per i menu vegani, insieme al compagno, e si è sentita male subito dopo aver mangiato un tiramisù: uno shock anafilattico l'ha mandata in coma, dove vi è rimasta per 10 giorni, fino al decesso lo scorso 6 febbraio.
Indagati i responsabili dell'azienda produttrice
La Procura aveva subito indagato il titolare, il responsabile della produzione e due dipendenti dell’azienda che ha prodotto il dolce "Tiramisun" con marchio Mascherpa, la Glg srl di Assago, con l'accusa di non aver inserito nell'etichetta la presenza di eventuali allergeni e proteine del latte.
Audio e video al vaglio degli inquirenti
Nel corso delle indagini gli inquirenti per fare luce sui fatti stanno visionando anche le immagini del video della telecamera interna del locale che riprende gli istanti in cui la giovane si sente male e le fasi successive. "E' stato acquisito anche l'audio della telefonata fatta al 112 dal suo fidanzato, nella quale si sente in sottofondo anche la voce della ragazza che dice di aver paura e lo ripete con la voce sempre più flebile", riporta l'Ansa.
Effettuata l'autopsia a metà febbraio
Le analisi dei consulenti della Procura sono ancora in corso dopo l'autopsia effettuata a metà febbraio e sicuramente decisivi e chiarificatori saranno gli esiti degli esami allergologici.