COPPA ITALIA

Coppa Italia: competizione che acquisisce sempre più valore

A maggio ci sarà la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus, due delle squadre italiane impegnate anche in Europa negli ultimi anni.

Coppa Italia: competizione che acquisisce sempre più valore
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Coppa Italia: competizione che acquisisce sempre più valore.

Coppa Italia: competizione che acquisisce sempre più valore

A maggio ci sarà la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus, due delle squadre italiane impegnate anche in Europa negli ultimi anni. La competizione nazionale sta acquisendo sempre più valore e fascino grazie al costante livellamento verso l’alto della nostra Serie A. In particolare per Pirlo poi, potrebbe riscattare una stagione condita dalla delusione dell’eliminazione prematura in Champions League.

La coppa fotografia del campionato di Serie A

Gli amanti di statistiche, curiosità e scommesse calcio avranno sicuramente notato che nelle ultime quattro edizioni della Coppa Italia, le protagoniste durante le semifinali sono sempre state squadre che hanno poi concluso il campionato di Serie A almeno fra le prime cinque, a parte rare eccezioni come il Torino. Ciò non è un dato irrilevante, se lo si collega al fatto che la competizione nazionale è in ogni caso un’opportunità per la qualificazione all’Europa League. In un campionato come quello attuale, dove a differenza di altri anni non si è palesata la squadra ammazza campionato e l’equilibrio sembra essere l’elemento principale, la Coppa Italia rappresenta una finestra sull’Europa da non sottovalutare per chiunque. A nominarle tutte e sette le famose “sorelle” meriterebbero un posto nell’Europa dei grandi e diretto, ma la concorrenza è tanta, e di qualità; inoltre c’è da considerare variabili come possibili sorprese come spesso si verificano in Serie A, quali potrebbero essere il Sassuolo, o l’Hellas Verona; e anche infortuni di giocatori importanti, che potrebbero compromettere la performance di squadra. Il dominio in Coppa Italia, altro elemento di corrispondenza con la Serie A, è totalmente bianconero: presente in sette delle ultime dieci finali, detiene il record di vittorie con 13 titoli conquistati; oltre al record di finali disputate: venti contando quella di quest’anno.

L’Atalanta ci ha preso gusto, Pirlo per il secondo trofeo da allenatore

Oltre alle già citate motivazioni legate alla qualificazione all’Europa League, che apparentemente non interessano né alla Juventus né all’Atalanta ma non si sa mai, la Coppa Italia ha un valore di prestigio e simbolico che va al di là. Può rappresentare un po’ lo “scudetto dei poveri”, e fa parte di quelle competizioni snobbate all’inizio e tanto desiderate arrivati alla fase finale. L’Atalanta si presenta in finale di Coppa Italia per la quinta volta nella sua storia, un solo successo. Il discorso per l’Atalanta si amplia a toccare anche un discorso regionale: potrebbe infatti aggiungere una vittoria al palmarès della Lombardia che vede le “cugine” Milan e Inter aver conquistato rispettivamente cinque e sette titoli a testa. Insomma, i presupposti per una grande sfida ci sono tutti, a questi si aggiunge la fame di vittoria di entrambi gli allenatori. Uno, Gasperini, che fa giocare benissimo la propria squadra, e rappresenta una realtà virtuosa del calcio italiano anche in Europa e la vittoria della Coppa Italia sarebbe la consacrazione di questo percorso tecnico e umano; l’altro, Pirlo, ha appena iniziato, ma ha già conosciuto la gloria e l’amaro del sedere in panchina in appena sei mesi da allenatore.

L’allenatore bresciano vorrà sicuramente bissare il successo ottenuto in Supercoppa italiana, ma per farlo dovrà avere la meglio sulla squadra più europea delle italiane, e si sa quanto la Juve soffra in Europa.

 

 

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