IN PUNTA DI SELLINO

Nel Giorno della Memoria si ricorda Gino Bartali, un uomo giusto

L'atleta, di cui è in corso la causa di beatificazione, salvò 800 ebrei nascondendo nel telaio della bici documenti falsi. Oggi va in scena lo spettacolo della compagnia Luna e Gnac con Federica Molteni

Nel Giorno della Memoria si ricorda Gino Bartali, un uomo giusto
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Il ricordo di un uomo giusto durante il Giorno della Memoria, Gino Bartali

Nel ricordo di Gino Bartali

SEGRATE - Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, verrà presentato lo spettacolo "Gino Bartali, un eroe silenzioso" che racconta le imprese, sia in bicicletta che fuori, del Ginettaccio.

Bartali, di cui è in corso la causa di beatificazione, e il suo rivale Fausto Coppi sono considerati, per svariate ragioni, tra i padri della patria e la vicenda di Ginettaccio è stata una vicenda rimasta nascosta per 70 anni, una storia che vale conoscere anche oggi.

«Giusto tra le nazioni», ha salvato centinaia di ebrei

Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale. È una vicenda ancora controversa, almeno per alcuni storici di professione, che hanno avuto anche di recente l’ardire di mettere in dubbio la veridicità dei fatti.

Sulla scena Gino Bartali ha ventiquattro anni e incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. Protagonista assoluto, ha un grande sogno: vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Ma il fascismo entra prepotentemente a cambiare per sempre la sua carriera: il regime cerca di strumentalizzare la forza e le vittorie del corridore. Ma Bartali non ci sta, ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di Ginettaccio, che aderisce come staffetta alla rete clandestina organizzata dall’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa.

Da un Bartali ragazzino, già innamorato della bicicletta, fino al campione che inanellò successi tra il Giro d’Italia e il Tour de France, con uno sguardo al contesto sociale e politico dell’epoca.

Le lettere “segrete” di Gino Bartali

È uno spettacolo bello, giusto, efficace. Nello stesso tempo ci sarebbe ancora altro da raccontare sul personaggio, soprattutto a proposito della fede, semplice e cristallina, il rapporto tenero con la fidanzata e poi moglie, la devozione per la Madonna. Questo è stato raccontato nell’epistolario divulgato solo in parte, apparso tempo fa su alcuni giornali. Si tratta di una testimonianza intima e senza filtri che forse varrebbe la pena conoscere nella sua completezza.

Lo spettacolo, insomma, si concentra su una storia che Bartali ha sempre tenuto nascosta, perché “il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa”.

Produzione: Luna e GNAC Teatro- Italia
Regia: Carmen Pellegrinelli
Scenografie: Michele Eynard
Foto di scena: Andrea Crupi- Spazio CAM

Gino Bartali in libreria

A. Paolo Gino Bartali, mille diavoli in corpo, Giunti, 2012
Mc Connon, Ailli -McConnon, Andres, La strada del coraggio: Gino Bartali, eroe silenzioso, 66th and 2nd, 2013
G. Brocci, Bartali, l’ultimo eroico. L’uomo di ferro nato per il Tour, Minerva 2020
A. De Lorenzi, Gino Bartali un “Santo” in bicicletta”, la vita, la fede, le imprese, Mimep Docete 2019

Se vuoi condividere informazioni ed esperienze nel mondo della bicicletta, scrivi a inpuntadisellino@gmail.com
Angelo De Lorenzi

 

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