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Ciclismo, Parigi-Roubaix | Ganna ci crede

Domenica 9 aprile si corre l’edizione numero 120.

Ciclismo, Parigi-Roubaix | Ganna ci crede
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La Parigi-Roubaix è arrivata alla 120ma edizione , la classica delle pietre, la gara più antesignana e arcaica del calendario, eppure fra le più ambite dai corridori. La corsa è adatta ai passisti, capaci di fare la differenza sui sentieri di aperta campagna.

La sfida annunciata è fra Van Aert e Van der Poel, mentre Tadey Pogacar non ci sarà. Fra i corridori più attesi alla sfida di domenica figura anche il nostro Filippo Ganna, che partecipa con l’ambizione di vincere la classica del nord.

Fra i corridori di seconda fascia sono numerosi gli atleti con l’idea di fare uno sgambetto ai favoriti portare a casa la vittoria alla Parigi-Roubaix: Max Pedersen, per esempio, sarà pronto a giocarsi nuovamente le sue chance dopo la prova maiuscola al Fiandre; anche Matey Mohoric è fra i più attesi alla prova delle pietre per non parlare di altri corridori capaci di giocarsi l’effetto sorpresa come fece lo scorso anno Dylan Van Baarle.

Quaranta capre per togliere l’erba dal pavè

Nei giorni scorsi ha suscitato una certa curiosità la notizia che Les Amis de Paris-Roubaix, l’associazione di volontari che si occupa della manutenzione dei 29 settori di pavé, ha condotto sul percorso un gregge di una quarantina di capre per eliminare l’erba all’interno degli interstizi. In caso di pioggia, la presenza dell’erba creerebbe un ulteriore motivo di pericolo. Il metodo green sembra abbia portato risultati apprezzabili. Le capre, in una giornata di attività, sono in grado di brucare circa 120 metri d’erba. Secondo le previsioni, comunque, domenica dovrebbe esserci il sole.

Il Palmares

Alcuni corridori del passato sulle pietre della Roubaix costruirono la propria carriera come i nostri Andrea Tafi, Franco Ballerini, il belga Tom Boonen e lo svizzero Cancellara. Tra i vincitori anche Francesco Moser, Eddy Merckx, Roger de Vlaeminck e Bernard Hinault. Nel 2021 vinse Sonny Colbrelli.

Fausto Coppi la vinse nel 1950, mentre l’anno precedente il fratello Serse arrivò primo a pari merito con il francese André Mahé in un’edizione rocambolesca: i due, infatti, non piombarono sul traguardo nello stesso istante, ma lo raggiunsero a distanza di minuti. Ci fu uno sbaglio di percorso e un reclamo portato avanti dalla Bianchi di Serse. Per avere l’ordine d’arrivo definitivo ci vollero sei mesi.

La partenza di domenica è alle 11; l’arrivo è previsto intorno alle 17 – 17.40, secondo la media oraria tenuta dai corridori.

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Angelo De Lorenzi

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