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Christian Prudhomme ha visitato il Museo del Ghisallo
Il direttore della Grande Boucle ha dato il via all'evento
Nella giornata di ieri, 6 giugno 2024, il Museo del Ghisallo a Magreglio (Como) ha vissuto un momento straordinario con la visita del direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, direttamente dalla Francia.
Prudhomme ha visitato il Museo del Ghisallo
L'incontro si è tenuto nella sala Conferenze del Museo Madonna del Ghisallo, di fronte a un pubblico di 80 persone, proprio accanto alla Mostra Ghisallo In Giallo che narra la storia e le gesta del Tour de France, inaugurata recentemente e visitabile fino a settembre.
“Mi credete se vi dico che ho finito i sorrisi per questo museo? Per la mostra, per il santuario, per Magreglio? Per questo amore per la storia del ciclismo fatta prima di tutto da grandi campioni italiani. Qui si respira il cuore del ciclismo e si capisce bene che questo è il frutto di un grande lavoro di squadra: amici, organizzatori, giornalisti, campioni, famiglie di campioni, collezionisti e istituzioni: mi sono trovato di fronte una platea appassionata che testimonia il valore di tutto questo, della storia e di quello che stiamo facendo. Anche della nostra storia contemporanea: con il Tour de France che parte in Italia, dove si realizza il mio sogno personale e anche quello di Davide Cassani”.
Un evento aperto a tutti
Il countdown per il Tour in Italia è iniziato in modo magico, nel suggestivo Museo del Ghisallo, simbolo della tradizione e dell'innovazione nel ciclismo. Il direttore della Grande Boucle ha dato il via all'evento, accolto da un pubblico selezionato di esperti del settore ma aperto anche al grande pubblico.
Un gruppo di ciclisti provenienti dal Minnesota ha avuto l'occasione di incontrare casualmente il massimo rappresentante del Tour. Prudhomme ha mostrato grande disponibilità nei confronti di tutti i presenti, concedendosi per foto insieme alla copertina dell'ultimo numero di In punta di sellino, dedicato al Giro d’Italia 2024.
I presenti
All'evento hanno partecipato Elisabetta Nencini e Marina Coppi, figlie di Gastone e Fausto Coppi, insieme al campione Gianni Motta che ha posato con una maglia "Molteni". Erano presenti anche rappresentanti dei Musei del Ciclismo e delle collezioni private, tra cui il direttore del Museo Alessandria Città delle Biciclette Roberto Livraghi.
Marc André Elsig ha emozionato tutti indossando un cappello originale di Fausto Coppi, mentre gli organizzatori includevano Renzo Oldani, Gianni Torriani, Roberto Damiani e Gianluigi Stanga. Il giornalista Beppe Conti ha raccontato l'epopea del Tour de France durante la mostra "Ghisallo in Giallo", un allestimento che ha avuto grande successo sin dalla sua inaugurazione.
"Obbligata la partenza dall'Italia"
“Rimasi colpito dal livello qualitativo del mondiale in Emilia Romagna nel 2020, colpito dal successo e dalla bravura degli organizzatori capaci di mettere in scena un mondiale di altissimo livello in epoca di Pandemia, il mondiale di Imola. E poi, diciamolo, vinse anche un francese, un certo Julian Alaphilippe (la battuta è, sorridendo, ndr). Così, mi dissi, non è possibile che il Tour sia partito all’estero un po’ ovunque tranne che dall’Italia.
Ed ecco che è stato realizzato il sogno, un atto dovuto ad un Paese così importante per il ciclismo e la sua storia come questo. Girando nel Santuario e poi perdendosi nel grande Museo e nella mostra, dedicata al Tour de France, mi sono reso conto che è così bello che non finiresti mai di soffermarti su un cimelio, una bicicletta di Merckx o di Bartali o su una maglia gialla di Coppi, di Magni, di Pantani. Bravi a tutti e grazie per avermi ospitato qui".
Un onore per il Museo
“Un grande onore per noi avere il direttore del Tour, oggi, qui, ringrazio tutti per questo omaggio che testimonia il valore internazionale del nostro museo, che è la casa dei ciclisti, di tutti i ciclisti del mondo”, ha detto Antonio Molteni presidente della Fondazione Museo del Ghisallo.
