IN PUNTA DI SELLINO

Al via sabato 7 ottobre il Giro di Lombardia 2023: Pogacar punta al tris

La rivalità fra gli sloveni, la forma di Carapaz e l'ultima passerella di Thibaut Pinot

Al via sabato 7 ottobre il Giro di Lombardia 2023: Pogacar punta al tris
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Domani, sabato 7 ottobre, si disputa la 117a edizione del Giro di Lombardia, classica di fine stagione, l’ultima grande corsa ciclistica del 2023.

I corridori che si sfideranno nell'ultima corsa stagionale

Da domenica molti corridori saranno in vacanza. Sarà sfida tra Pogacar e Roglic con diversi terzi incomodi pronti a guastare la festa slovena. In grande spolvero, per esempio, Carapaz e un ruolo da protagonista se lo potrebbe ritagliare Adam Yates. Ci sarà anche Remco Evenepoel deciso a non fare da spettatore nella classica delle foglie morte. Da tenere d’occhio, poi, i vari MaasWoods Vlasov. Non correrà, invece, Giulio Ciccone, che non si è ripreso dalla caduta alla Tre Valli Varesine di martedì.

Il percorso in Lombardia

Si parte da Como con arrivo a Bergamo. L’iconica salita del Ghisallo è posta all’inizio del percorso. Il gruppo affronterà le salite della Roncola e del Berbenno, anche se ancora parecchio lontano dal traguardo. Il Passo della Crocetta, a una settantina di chilometri dalla fine, potrebbe essere il trampolino di lancio per i primi attacchi. La salita che potrebbe risultare decisiva è il Passo di Ganda, assai impegnativo negli ultimi due chilometri con pendenze massime del 15%. I corridori passeranno poi da Selvino per scendere a Nembro. L’ultima difficoltà di giornata sarà la salita che porta a Bergamo Alta.

La chiesetta che si trova al Ghisallo

L’ultima di Thibaut Pinot

Sabato sarà la passerella finale per Thibaut Pinot. Il corridore francese ha vinto la gara nel 2018. Il Lombardia sarà la sua ultima corsa dopo 14 anni di professionismo. Non è un caso che questo corridore, peraltro molto amato in Francia, abbia scelto proprio questa classica che si svolge in terra italiana, per lasciarsi calare il sipario su una carriera bellissima, ma da cui avrebbe potuto ricavare maggiori soddisfazioni.

Scalatore puro e dal carattere sanguigno, il transalpino, nato a un centinaio di chilometri da Basilea, ha spesso dovuto fare i conti anche con la sfortuna, come nel 2019 quando era stato costretto ad abbandonare, per un colpo a un ginocchio, un Tour de France che sembrava in grado di vincere.

 

Angelo De Lorenzi

 

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