Gestire il bilancio familiare è un’operazione complessa, soprattutto in un contesto economico complesso come quello attuale, caratterizzato da un aumento dei prezzi e da una riduzione del potere d’acquisto.
Oggi più che mai, è importante gestire le entrate e le uscite in modo attento e consapevole, per avere sempre la massima disponibilità di risorse finanziarie per affrontare le spese quotidiane e gli imprevisti.
In particolare, è importante monitorare le uscite e cercare di ottimizzare le spese fisse, come quelle per la casa, i trasporti, le utenze e i servizi. Una delle spese più rilevanti per molte famiglie è quella del mutuo, che rappresenta una voce di costo importante e che può incidere in modo significativo sul bilancio familiare.
Per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile, l’aumento dei tassi di interesse registrato negli ultimi anni ha comportato un aumento delle rate e, di conseguenza, una maggiore pressione sul bilancio familiare.
In questo contesto, è importante valutare tutte le opzioni disponibili per ottimizzare la gestione del mutuo e ridurre l’impatto delle rate sul bilancio familiare. Una delle più interessanti è costituita dalla surroga del mutuo, che consente di trasferire il mutuo a un’altra banca a condizioni più vantaggiose.
Surroga del mutuo: quando è conveniente?
La surroga del mutuo è un’operazione che consente di trasferire il mutuo a un’altra banca a condizioni più vantaggiose.
Si tratta di un’operazione gratuita e senza costi aggiuntivi, che può essere richiesta in qualsiasi momento e che consente di ottenere un risparmio significativo sulla rata del mutuo. In particolare, la surroga è conveniente in caso di mutuo a tasso variabile, quando l’aumento dei tassi di interesse ha comportato un aumento delle rate e una maggiore pressione sul bilancio familiare.
La surroga del mutuo consente di passare da un tasso variabile a un tasso fisso, bloccando il tasso di interesse e garantendo una maggiore stabilità e prevedibilità delle rate. In questo modo, è possibile proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse e migliorare la gestione del bilancio familiare.
Come richiedere la surroga del mutuo
La surroga può essere richiesta in qualsiasi momento, in modo semplice e veloce, che non comporta costi aggiuntivi.
Prima di procedere, è consigliabile verificare le condizioni del mutuo e valutare se l’operazione è conveniente. In particolare, è necessario verificare il tasso di interesse, la durata residua del mutuo e l’importo delle rate.
Per farlo in modo semplice e veloce, è possibile sfruttare i servizi gratuiti messi a disposizione dai portali specializzati: con il comparatore di Facile.it, per esempio, si può richiedere un preventivo del tutto su misura, così da mettere a confronto numerose proposte in pochi click, verificandone la fattibilità.
Una volta individuato il prodotto più indicato, è possibile presentare la richiesta di surroga alla nuova banca, che valuterà la domanda e, in caso di approvazione, procederà con il trasferimento del mutuo.
Dopodiché, sarà necessario firmare il nuovo contratto di mutuo con la nuova banca. Il documento ufficiale sarà redatto dal notaio e non comporterà costi aggiuntivi per il mutuatario.
Ma quanto si può realmente risparmiare con una surroga del mutuo? Facciamo qualche esempio concreto per capire l’impatto che questa operazione può avere sul bilancio familiare.
Una surroga di un mutuo a tasso variabile con debito residuo di 100.000 euro
Immaginiamo di avere un mutuo a tasso variabile con un debito residuo di 100.000 euro e una durata residua di 15 anni. Con un tasso di interesse del 4%, la rata mensile sarebbe di circa 740 euro.
Ora, supponiamo di surrogare il mutuo e ottenere un tasso fisso del 2,5%. In questo caso, la rata mensile scenderebbe a circa 667 euro, con un risparmio di 73 euro al mese e 1.316 euro all’anno. In 15 anni, il risparmio complessivo sarebbe di 19.740 euro.
Naturalmente, questi sono solo esempi indicativi e i risultati possono variare a seconda delle condizioni del mutuo e delle offerte disponibili sul mercato. Tuttavia, è evidente che la surroga del mutuo può avere un impatto significativo sul bilancio familiare e consentire un risparmio rilevante nel lungo termine.
Una surroga di un mutuo a tasso variabile con debito residuo di 150.000 euro
Supponiamo di avere un mutuo a tasso variabile con un debito residuo di 150.000 euro e una durata residua di 20 anni. Con un tasso di interesse del 4,5%, la rata mensile sarebbe di circa 950 euro.
Se decidessimo di surrogare il mutuo e ottenere un tasso fisso del 2,8%, la rata mensile scenderebbe a circa 822 euro, con un risparmio di 128 euro al mese e 1.536 euro all’anno. In 20 anni, il risparmio complessivo sarebbe di 30.720 euro.
E se il tasso variabile scende?
È importante sottolineare che la surroga del mutuo è conveniente soprattutto in caso di aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, anche in caso di riduzione dei tassi di interesse, la surroga può essere un’opzione interessante per ottenere condizioni più vantaggiose e ridurre l’impatto delle rate sul bilancio familiare.
Supponiamo di avere un mutuo a tasso variabile con un debito residuo di 120.000 euro e una durata residua di 10 anni. Con un tasso di interesse del 3,5%, la rata mensile sarebbe di circa 1.186 euro.
Se decidessimo di surrogare il mutuo e ottenere un tasso fisso del 2,2%, la rata mensile scenderebbe a circa 1.108 euro, con un risparmio di 78 euro al mese e 936 euro all’anno. In 10 anni, il risparmio complessivo sarebbe di 9.360 euro.
In un contesto economico instabile, la capacità di intervenire in modo mirato sulle condizioni del credito può quindi rappresentare uno strumento concreto per migliorare l’equilibrio finanziario familiare e tutelare la sostenibilità delle spese nel medio-lungo periodo.