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Negozi a Milano, i trend: aumenta il numero degli esercizi al dettaglio e i supermercati riducono le dimensioni

Negozi a Milano, i trend: aumenta il numero degli esercizi al dettaglio e i supermercati riducono le dimensioni
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Milano è una città fucina di tendenze non solo quando si parla di tecnologia. Il capoluogo lombardo, infatti, è un punto di riferimento interessante pure nel momento in cui si apre il capitolo delle realtà attive nel commercio fisico.

Secondo dati risalenti al 2023, sotto la Madonnina è aumentato del 7%, nel corso degli ultimi cinque anni, il numero di negozi fisici. Si tratta di una crescita che può sorprendere dato anche l’impatto dell’emergenza sanitaria sul commercio non virtuale.

In una città dove, nel caso della rilevazione di negozi già avviati, servono cifre sempre più basse - per un’edicola, si parla del 30% dell’utile annuo lordo - spicca un altro trend interessante.

Quale di preciso? La riduzione progressiva della metratura dei supermercati.

I dati dei primi mesi del 2023

Anche se risalenti all’anno scorso, i dati relativi ai negozi a Milano sono degni di nota.

Nell’estate del 2023, ha fatto molto parlare un’intervista del primo cittadino del capoluogo lombardo Beppe Sala che, parlando ai microfoni del podcast Buongiorno Milano, ispirato all’incipit dei suoi seguitissimi video Instagram girati da Palazzo Marino, parlò, citando i numeri di inizio anno, di un censimento, su scala cittadina, di 80316 negozi, di cui un terzo impegnati nel commercio al dettaglio.

Entrando nel vivo dei dati, Sala sottolineò che, nella maggior parte dei casi, si trattava di esercizi attivi in centro e nell’area nord-est della metropoli.

La crescita delle attività di commercio al dettaglio

In una città che, nonostante le sue criticità, rimane un punto di riferimento unico per chi vuole fare business in Italia - se stai pensando di aprire un’attività di vendita a contatto con il pubblico, sul celebre portale Immobili Ovunque, uno dei più apprezzati del momento, puoi trovare una lista di immobili commerciali in vendita a Milano - le attività di commercio al dettaglio non soccombono certo sotto i colpi del web.

Come già detto, in un lasso di tempo ridotto come un lustro sono cresciute del 7%.

Accanto a questo dato, si può altresì notare la tendenza, da parte delle grandi catene attive in diversi settori, a focalizzarsi verso spazi caratterizzati da un’estensione non eccessiva.

Certo, le attività che animano il commercio di vicinato, come sottolineato sempre da Sala nel corso del suo podcast, hanno sofferto, e non poco, a causa dei rincari energetici e delle materie prime.

Quando le si chiama in causa, si inquadra un patrimonio prezioso non solo dal punto di vista storico - purtroppo i numeri delle botteghe storiche a Milano sono tutto tranne che positivi, con la chiusura di 549 attività dal 2020 al 2022 tra la città e la provincia - ma anche per quanto riguarda il mantenimento della socialità nei quartieri.

Commercio online e negozio fisico: una sinergia virtuosa

Come specificato sempre da Beppe Sala, molti negozianti a Milano hanno imparato la lezione data dalla pandemia, dando vita a una sinergia virtuosa tra commercio online ed entrate del negozio fisico, connubio che, ancora oggi, per molte attività rappresenta un’ancora di salvezza in un mercato sempre più competitivo.

Di esempi se ne potrebbero fare tanti. Una peculiarità del contesto milanese riguarda, ormai da diversi anni, i piccoli negozi di ortofrutta, veri e propri baluardi del commercio di prossimità in tanti quartieri meneghini, che hanno fatto e continuano a fare scuola anche ai colleghi di altri settori estendendo, grazie all’online, il proprio bacino di clientela a tutto il territorio cittadino.

In casi come questi conta tantissimo il lavoro sul branding ma, se lo si gestisce facendo attenzione alla qualità, si possono ottenere risultati soddisfacenti e dimostrare concretamente che, nel commercio, online e offline possono spesso convivere senza problemi.

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