Mimetiche militari: tutto quello che devi sapere su pattern, materiali e funzionalità
Le mimetiche militari sono entrate ormai nell’immaginario collettivo degli eserciti di tutto il mondo. Tuttavia, sbaglia chi pensa che siano appannaggio esclusivo dei soldati. In realtà, possono essere utilizzati in tanti ambiti, anche e soprattutto di carattere civile. E’ quindi utile fornire una panoramica delle mimetiche militari, presentare le varie tipologie e fornire consigli per la scelta.
Lo faremo in questa guida, che si concluderà con un focus circa le mimetiche militari dell’esercito italiano su Militaria, negozio online incredibilmente fornito di articoli militari e che riserva un posto di riguardo proprio alle mimetiche.
Storia ed evoluzione delle mimetiche militari
Prima di parlare più nel dettaglio delle mimetiche odierne, è bene fare un tuffo nel passato e offrire alcune informazioni sulla loro evoluzione storica.
Le mimetiche militari nascono come risposta all'esigenza di nascondere i soldati nell'ambiente circostante, un concetto che si sviluppa con l'evoluzione delle armi da fuoco e l'accuratezza degli attacchi a distanza. Nel XIX secolo, durante la guerra anglo-boera, l’esercito britannico inizia ad adottare uniformi color kaki, segnando una rottura con le divise dai colori vivaci del passato. Questa tendenza si diffonde rapidamente tra le potenze militari.
Durante la Prima Guerra Mondiale, le tecniche di camouflage diventano sempre più raffinate, con disegni che riproducono texture naturali come alberi, foglie e rocce per mimetizzare non solo i soldati ma anche veicoli e attrezzature.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, i diversi teatri operativi portano allo sviluppo di schemi specifici di mimetismo: in Europa, per esempio, dominano i toni verdi e marroni, mentre nel Pacifico si prediligono disegni adatti a giungle fitte.
La Guerra del Vietnam segna un punto di svolta, con il celebre pattern “tiger stripe”, usato per confondersi nella fitta vegetazione tropicale. Negli anni seguenti, l’evoluzione delle tecniche di stampa e dei materiali permette la creazione di mimetiche digitali, che sfruttano pixel per rompere le linee visive, migliorando la capacità di camuffamento. Oggi, gli schemi mimetici sono sviluppati per vari ambienti, da deserti a terreni urbani, e integrano anche tecnologie invisibili ai radar.
A cosa servono le mimetiche militari?
Come accennato a inizio guida, le mimetiche sono sì pensate per i soldati, ma non si limitano all’abbigliamento militare. Anzi, si rivelano estremamente utili per tutta una serie di attività di stampo civile. Ovvero…
- Caccia. Le mimetiche sono essenziali per i cacciatori, poiché permettono di mimetizzarsi nel territorio boschivo o desertico, riducendo la visibilità agli animali e aumentando le possibilità di avvicinarsi senza essere notati. I pattern specifici variano a seconda dell'ambiente, dai toni verdi per i boschi a quelli marroni e sabbiosi per le aree più aride.
- Softair. Questa attività sportiva, che simula scenari di guerra con armi ad aria compressa, richiede un abbigliamento che consenta ai partecipanti di nascondersi e muoversi in modo furtivo. Le mimetiche militari sono scelte ricorrenti, in quanto i vantaggi tattici di cui godono i soldati nella guerra reale.
- Escursionismo. In questo caso, le mimetiche sono utilizzate principalmente proteggersi dal freddo e dalle condizioni atmosferiche difficili. Alcuni escursionisti le scelgono per la loro resistenza e praticità, adatte a lunghi percorsi in ambienti naturali complessi. Altri ancora la scelgono per la loro estetica.
Mimetiche militari: le tipologie
Presentiamo ora le principali tipologie di mimetiche militari. Come criterio di distinzione, utilizzeremo i pattern e i materiali. Questi sono i principali pattern.
- Multicam. Questo pattern è progettato per adattarsi a una vasta gamma di ambienti, dalle aree boschive alle zone desertiche. Utilizza una combinazione di toni marroni, verdi e beige, con sfumature che creano un effetto sfocato, permettendo al portatore di mimetizzarsi in vari scenari.
- Woodland. Il pattern Woodland è uno dei più iconici, sviluppato per ambienti boschivi. Presenta grandi macchie di verde, marrone, nero e beige, progettate per “rompere” i contorni del corpo in aree ricche di vegetazione.
- Questo schema è creato per climi aridi e desertici. Utilizza tonalità di marrone chiaro, sabbia e beige, pensate per confondersi con terreni sabbiosi e rocciosi, tipici dei deserti.
- A-TACS. Acronimo di Advanced Tactical Concealment System, A-TACS è un pattern digitale che utilizza sfumature di colore in pixel per creare un effetto sfocato. È ideale per vari ambienti, dai deserti alle aree urbane.
Questi, invece, sono i principali materiali con cui vengono realizzate le mimetiche.
- Le mimetiche in cotone sono traspiranti e confortevoli, ideali per climi caldi. Tuttavia, tendono ad assorbire l'umidità e si asciugano lentamente, il che le rende meno adatte a condizioni umide o piovose. Sono apprezzate per la loro morbidezza e la capacità di adattarsi al corpo.
- Nylon. Il nylon è un materiale leggero e resistente, spesso utilizzato in mimetiche progettate per ambienti più duri. E’ impermeabile, si asciuga rapidamente e offre un’ottima resistenza all’usura, dunque si rivela adatto a condizioni estreme e umide.
- Le mimetiche in poliestere offrono elevata resistenza allo strappo e all'abrasione. Questo materiale è anche idrorepellente e asciuga rapidamente, ma può essere meno traspirante rispetto al cotone, rendendolo più adatto a climi freschi o umidi.
Consigli per scegliere bene
Alla luce di questi elenchi, si comprende quanto possa essere difficile scegliere le mimetiche militari. Dunque, ecco qualche consiglio relativamente semplice da mettere in pratica.
- Considerare l’ambiente operativo. La scelta della mimetica deve partire dall'analisi dell'ambiente in cui verrà utilizzata. Per aree boschive, sono preferibili pattern come Woodland o Multicam, mentre per climi aridi, i toni sabbiosi del Desert camo sono ideali. In ambienti urbani o rocciosi, opzioni come A-TACS forniscono un mimetismo più efficace.
- Valutare le condizioni climatiche. Il riferimento è, in questo caso, al materiale, che è un fattore fondamentale per affrontare le diverse condizioni climatiche. In climi caldi, sono preferibili tessuti traspiranti come il cotone sono preferibili, mentre in ambienti freddi o umidi, nylon o poliestere, che asciugano rapidamente e resistono all’acqua, offrono una protezione migliore.
- Tenere conto delle specificità dell’attività, La mimetica “perfetta” cambia in base all'attività. Per la caccia, l’obiettivo è confondersi con l’ambiente naturale. Nel softair, i pattern più moderni garantiscono un vantaggio tattico, mentre per l’escursionismo, contano anche la durabilità e il comfort del tessuto.
Al netto di ciò, è bene puntare alla qualità. Ciò significa rivolgersi in primo luogo a un buon negozio. Per esempio, un negozio che mette in vendita veri capi di abbigliamento militari, e non semplici imitazioni. Un negozio come Militaria, che predispone articoli, e in particolare mimetiche, dismesse dagli eserciti di tutto il mondo e opportunamente rigenerate, dunque garanzie di solidità. affidabilità, estetica.