Calcoli renali: consigli per prevenirli

Calcoli renali: consigli per prevenirli
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Depositi, di consistenza dura e formati da minerali e da sali, i calcoli renali, altrimenti noti come litiasi, sono un’evenienza molto comune e altrettanto fastidioso.

Ricordandoti che, per diagnosticarli e avere la certezza di una visione chiara della situazione dei reni, puoi prenotare un’ecografia addome completo a Milano in pochi click online, scegliendo un esame rapido e non invasivo, è doveroso fare presente che possono essere prevenuti facilmente. In che modo? Scopriamolo assieme nelle prossime righe!

Alimentazione anti calcoli renali

Condizione che, negli ultimi anni, si è diffusa notevolmente soprattutto a causa dell’aumento di popolarità delle diete iperproteiche - spesso portate avanti senza un adeguato controllo medico - quella dei calcoli renali è una problematica che può essere prevenuta partendo proprio da tavola.

Essenziale è innanzitutto tenere sotto controllo l’apporto di sale - l’OMS raccomanda di consumarne meno di 5 grammi al giorno - e fare attenzione in particolare al cosiddetto sale nascosto, presente in alimenti che possono essere definiti insospettabili. Qualche esempio? I dolci industriali e la salsa di pomodoro.

Una dieta varia, che non esclude alcun nutriente, è come sempre l’ideale. Entrando nel vivo delle fonti dei vari nutrienti, non si può non citare il ruolo dei limoni che, grazie alla presenza di citrato, possono contribuire, e non poco, a ridurre il rischio della formazione di calcoli.

Chi è in sovrappeso, dovrebbe evitare di dimagrire troppo rapidamente. Il rischio, così facendo, è una maggior probabilità di insorgenza di calcoli di acido urico.

Strategie specifiche

I calcoli renali possono essere caratterizzati da una composizione diversa. Nel caso di quelli a base di ossalato di calcio, una strategia preventiva specifica prevede il fatto di focalizzarsi su una dieta normocalorica e contraddistinta da un apporto ridotto di proteine animali, zuccheri semplici e sale.

Non si deve intervenire, riducendolo, sul contenuto di calcio (l’optimum è mantenersi attorno al singolo grammo al giorno). Essenziale, invece, è limitare le fonti di acido ossalico, tra cui gli spinaci, il tè, il cioccolato e i frutti di bosco.

Per quanto riguarda l’idratazione, l’ideale è concentrarsi su un apporto che garantisca, nell’arco della giornata, l’espulsione di almeno due litri di urina.

Per ridurre, invece, il rischio di avere a che fare con calcoli di acido urico, è importante, quando si mette a punto il piano alimentare, fare attenzione a non esagerare con l’apporto di purine.

Queste basi azotate presenti negli acidi nucleici sono contenute in alimenti come le acciughe, le aringhe e le frattaglie.

In generale, è opportuno ridurre la quantità giornaliera di proteine, concentrandosi su un apporto attorno al grammo per grammo/die/kg.

Che acqua scegliere?

Un capitolo di massima importanza nella prevenzione dei calcoli renali riguarda l’acqua da scegliere. Premettendo, come già accennato, l’importanza di idratarsi abbondantemente, ricordiamo che, se possibile, è il caso di prediligere l’acqua oligominerale.

Non dimenticare che pure il tè e il caffè contribuiscono all’apporto idrico quotidiano.

Cruciale, però, è consumarli senza esagerare con le quantità. Ricorda altresì di evitare di esagerare con le bevande gassate.

A questo punto ti starai chiedendo se, oltre al fatto di essere oligominerale, l’acqua ideale contro i calcoli renali debba avere anche altre caratteristiche. La risposta è no: ad oggi, infatti, la scienza non ha individuato un’acqua più o meno benefica ai fini della prevenzione dei calcoli.

Quello che conta più di qualsiasi altra cosa è la quantità. Un consiglio pratico semplice prevede il fatto di controllare il colore dell’urina. Se troppo scuro, vuol dire che è necessario intervenire con l’ottimizzazione dell’apporto idrico.

I consigli per prevenire i calcoli renali, la cui insorgenza può essere causa di sintomi fastidiosi come il dolore intenso che si irradia fino al fianco, il sangue nelle urine e, nel peggiore dei casi, la nausea e il vomito, sono davvero alla portata di tutti e comprendono anche il fatto di non esagerare con l’apporto di integratori vitaminici.

Per migliorare l’efficienza del sistema immunitario in inverno, si può concordare, insieme con il proprio medico curante, una dieta mirata.

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