È bastato un post del sindaco sui social per scatenare la polemica. A Trezzano sul Naviglio la Giunta ha deliberato due nuove intitolazioni: una via dedicata ad Assunta Caristo, la “nonna coraggio” che perse la vita per salvare il nipotino da un camion in Marchesina, e una piazza che porterà il nome del presidente Silvio Berlusconi. Se la prima scelta ha raccolto consensi unanimi e commozione, la seconda ha scatenato un acceso dibattito politico, con il Partito Democratico locale che parla di «scelta inopportuna» e sui social si moltiplicano i commenti indignati.
Polemiche a Trezzano per la decisione di intestare una piazza a Berlusconi
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Un post e oltre duecento commenti sui social. Divide la scelta del Comune di Trezzano di intitolare una piazza a Silvio Berlusconi, come anticipato sulla pagina Facebook del sindaco Giuseppe Morandi:
Il sindaco comunica la decisione su Facebook
“Con delibera in corso di pubblicazione, la Giunta ha determinato la denominazione di una nuova via e di una nuova piazza cittadine – il contenuto del post –. La via sarà intitolata ad Assunta Caristo, nonna morta per salvare il nipotino da un camion in Marchesina. La piazza, invece, sarà intitolata al presidente Silvio Berlusconi. La via è in corso di apertura, mentre la piazza vedrà la luce nei prossimi mesi”.
Bufera sui social sulla “piazza Silvio Berlusconi”
Se la scelta di dedicare la via alla nonna eroica ha destato massima approvazione, non si può dire lo stesso sulla decisione di “piazza Silvio Berlusconi”. “Apprendiamo con stupore, dalla pagina social del sindaco di Trezzano, che la destra intitolerà una piazza al pregiudicato Berlusconi – scrivono sui social i componenti del PD di Trezzano –. Dopo l’intitolazione a Ramelli – piazzale Ramelli, intitolato nei mesi scorsi, ndr –, è l’ennesima scelta divisiva che mira a marcare in maniera politica il territorio. Ma questa volta c’è di più, si darà lustro a un uomo che in vita non si è certo distinto per onestà, rispetto delle leggi, di etica e moralità. Un uomo condannato per frode fiscale e imputato in decine di processi. L’uomo dalle amicizie controverse, delle leggi a favore delle sue aziende, dei bunga-bunga e di tanto altro. Sono davvero questi i “valori” in cui l’Amministrazione si riconosce e premiano, dandogli una nuova vita in una piazza di una comunità che divide per l’ennesima volta, senza nemmeno coinvolgere minoranza e cittadinanza? Noi diciamo no. Sono ben altri i personaggi meritevoli da premiare”.
“Dedicare una piazza a chi ha usato il potere per i propri interessi personali è un messaggio pericoloso, soprattutto per le nuove generazioni. Non è questione di ideologia. È questione di decenza”, ha aggiunto la consigliera di opposizione Sandra Volpe.
Pro e contro tra i cittadini
Molti cittadini hanno espresso contrarietà alla decisione e stigmatizzato la scelta di “accostare un’intitolazione tanto controversa come quella a Berlusconi con quella così meritoria della signora Caristo. Una mancanza di tatto”, si legge in alcuni commenti.
Altri, invece, apprezzano la scelta perché “è stato un grande imprenditore”, riferendosi sempre a Berlusconi. “Ringraziamo l’amministrazione comunale e il sindaco Giuseppe Morandi per l’intitolazione rivolta a Silvio Berlusconi e Assunta Caristo. Troviamo veramente inutili le polemiche che vengono espresse nei commenti”, hanno scritto i rappresentanti di Forza Italia (sezione Trezzano). Cittadini e opposizione, tuttavia, continuano a palesare contrarietà alla decisione, sottolineando la “mancata condivisione, una scelta che non è neanche stata discussa e che non accetteremo senza farci sentire”.
La replica del sindaco Morandi: “Reazioni prive di consistenza che ci spingono ancora di più a proseguire questo Iter”
“La polemica che è stata sollevata sulla volontà di intitolare una piazza di Trezzano sul Naviglio alla memoria di Silvio Berlusconi stride con ogni fondamento alla base di una democrazia. Un attacco ingiustificato nei modi e nella forma che infangano innanzitutto un pilastro dell’imprenditoria e della politica italiana – piaccia o meno – che ha fatto la storia di questo Paese. Appare surreale, strumentale ed assurdo che come da vivo, il Cavaliere possa essere attaccato anche da morto su illazioni superate da ogni decisione processuale, dopo innumerevoli accuse rivelatesi infondate. Tra i meriti di Berlusconi c’è quello di aver rotto gli schemi di una politica che viaggiava stancamente su un binario unico. Il più grande maestro di comunicazione politica e simbolo di un legame indissolubile nei confronti dell’Italia. Un attacco puramente ideologico e talmente potente da aver sconfinato su terreni che nulla hanno a che fare con la politica locale. Reazioni prive di consistenza che ci spingono ancora di più a proseguire questo Iter”.