È stata lanciata una petizione per chiedere al governo cittadino di rivedere la scelta di intitolare una piazza della città di Trezzano sul Naviglio a Silvio Berlusconi.
Petizione contro piazza Silvio Berlusconi
TREZZANO SUL NAVIGLIO – La decisione di intitolare una piazza a Silvio Berlusconi sta dividendo, ormai da giorni, la città. Chi lo ritiene un personaggio meritevole, un “grande imprenditore”, dicono alcuni, e un “pilastro della politica italiana – ha espresso il sindaco Giuseppe Morandi – che ha fatto la storia del nostro Paese”, e chi si dice indignato per la scelta dell’intitolazione.
Il testo
Tra questi, i cittadini Gianmaria Ciocca e Vincenzo Ciorciari che hanno elaborato una petizione per chiedere
“la revoca dell’intitolazione dello spazio pubblico a Silvio Berlusconi – si legge nel documento –. Al di là delle leggi dello Stato, che non consentono l’intitolazione di vie e piazze a persone scomparse da meno di 10 anni salvo in casi eccezionali e per meriti particolari, è proprio in virtù di ragione e buonsenso che questa decisione deve essere rivista e revocata.
Inutile ricordare la condanna in via definitiva per frode fiscale, le decine di processi gran parte dei quali finiti in prescrizione. È ora di dire basta a queste decisioni divisive e controverse – proseguono i promotori –. È tempo che i cittadini facciano sentire la propria voce. Basta una firma. Siamo cittadini promotori di una petizione con cui chiediamo alla Giunta di ritornare sui propri passi, di ragionare, ascoltare i cittadini e rivedere la decisione”.
Una scelta divisiva, come si legge anche sui social
Anche la petizione divide i cittadini: c’è chi esprime la propria intenzione di firmarla e chi, come il consigliere regionale Marco Bestetti (prima Forza Italia, ora Fratelli d’Italia), si oppone. “Felice per l’intitolazione, ma ancor di più per il vostro rosicamento. Vi aspettiamo per una passeggiata rilassante in Piazza Silvio Berlusconi, ne avete bisogno!”, ha scritto il consigliere Bestetti commentando il post dei promotori della raccolta firme e suscitando ulteriori contestazioni e indignazione da parte dei cittadini.