il dibattito

La Festa di Lealtà Azione si è tenuta a Gaggiano per una “falla all’interno dei regolamenti comunali”, denuncia Anpi

Botta e risposta tra Anpi e sindaco sulla festa che si è svolta sabato 11 ottobre nell'area gestita dalla Pro Loco

La Festa di Lealtà Azione si è tenuta a Gaggiano per una “falla all’interno dei regolamenti comunali”, denuncia Anpi

Protesta della sezione di Gaggiano dell’Anpi per la festa di Lealtà Azione, che si è svolta sabato 11 ottobre. Il comunicato di sabato 11 ottobre, giorno in cui si è tenuta la festa nell’area gestita dalla Pro Loco  (immagine di repertorio).

Festa Lealtà Azione per una “falla” all’interno dei regolamenti comunali: la nota di Anpi Gaggiano

GAGGIANO – “Solo ieri pomeriggio – si legge nel comunicato di Anpi di sabato 11 ottobre – è stata pubblicizzata la festa del Sole che si svolgerà a Gaggiano oggi all’ area feste in via Gramsci 36. Festa del Sole organizzata da FEDErAZIONE, il nome che l’organizzazione Lealtà Azione ha scelto per darsi una veste comune. Ci chiediamo come venga permesso di usare un’ area pubblica di proprietà comunale e data in gestione alla Pro Loco locale ad un’ associazione di estrema destra, nata da una costola degli Hammerskin, gruppo neonazista statunitense.

Richiesta pervenuta da un privato cittadino per una festa privata

L’inghippo forse nasce dal fatto che la richiesta pervenuta alla Pro Loco per l’ uso dell’area feste sia di un privato cittadino per un uso generico di una festa privata. È davvero incredibile come i regolamenti permettano ad un cittadino di chiedere l’uso di uno spazio pubblico per una festa privata e contemporaneamente leggere su molti canali informativi che Lealtà Azione organizza la festa del Sole nel medesimo posto e nel medesimo giorno.

C’è qualcosa che non quadra e chiediamo spiegazioni al gestore dell’area feste (Pro Loco) e al sindaco Enrico Baj non solo di annullare la festa del Sole, ma come sia possibile che ci sia una falla nei regolamenti che permetta un sotterfugio del genere. È stato permesso ad un’associazione di nascondersi dietro il nome di un privato cittadino e poi di comparire come organizzatore dell’evento nei mezzi di informazione”.

La replica del sindaco di Gaggiano Enrico Baj

Il sindaco di Gaggiano Enrico Baj ha risposto nella giornata di domenica 12 ottobre, a festa già fatta e finita e che secondo quando scrive il sindaco si è tenuta “senza criticità in materia di ordine pubblico”. Ecco il testo integrale:

“Cari concittadini,

in qualità di Sindaco intendo rispondere con chiarezza e responsabilità alle preoccupazioni emerse e palesate da gruppi politici, associativi e dal gruppo politico di minoranza nella giornata di ieri in occasione di una manifestazione avvenuta all’area festa di via Gramsci, richiamando i principi fondamentali che regolano la convivenza civile e il ruolo dell’Amministrazione pubblica.

Partendo da principi inderogabili come legalità e libertà di associazione riporto che la Costituzione sancisce la libertà di associazione e la libertà di manifestare il proprio pensiero, diritti irrinunciabili in democrazia. Tali libertà, tuttavia, trovano limite laddove si traducano in atti contrari alla legge o ai principi costituzionali. È dunque doveroso distinguere tra contenuti politici discutibili — che rientrano nel campo del confronto democratico — e comportamenti che effettivamente integrino violazioni normative o minaccino i diritti altrui. La semplice organizzazione di un’iniziativa pubblica, di per sé, non costituisce motivo di interdizione se non emergono profili di illegittimità accertabili.

Un’associazione presente da tempo sul territorio

Rapportando tali riflessioni al nostro contesto è doveroso sottolineare che la presenza storica di un’associazione sul territorio rappresenta un dato di fatto che merita attenzione, ma non costituisce né una giustificazione automatica né una condanna a prescindere. Se in passato non sono stati rilevati atti illeciti, ciò dimostra che la mera esistenza dell’associazione non comporta necessariamente un divieto di attività. Tale constatazione, però, non solleva l’Amministrazione dall’obbligo continuo di vigilanza: la storia non esime dall’analisi critica e dall’intervento qualora emergano nuovi elementi pregiudizievoli o violazioni della normativa.

“Nessuna emergenza in termini di sicurezza”

Riguardo specificamente al rispetto dell’ordine pubblico nello svolgimento della manifestazione di ieri, le relazioni trasmesse dalle forze dell’ordine e dalla Polizia Locale attestano che la festa in oggetto si è svolta in modo pacifico, senza criticità in materia di ordine pubblico. Questo riscontro oggettivo ridimensiona la rappresentazione di una presunta emergenza in termini di sicurezza e invita a non confondere percezioni soggettive con dati di fatto verificati dagli organi competenti.

Controlli in corso

Alla luce di tutto ciò e secondo il principio di trasparenza che informa ogni passo di questa amministrazione, comprendo e rispetto la richiesta di spiegazioni avanzata dai cittadini e dai soggetti politici: per questa ragione l’Amministrazione ha già raccolto e sta esaminando la documentazione relativa alle concessioni e alle autorizzazioni rilasciate. Verrà valutata la conformità delle procedure e il rispetto dei regolamenti comunali e delle prescrizioni per l’utilizzo delle aree pubbliche. Qualora emergessero elementi di illegittimità, l’Amministrazione adotterà le misure previste dalla legge, comprese eventuali segnalazioni agli organi competenti.

Ribadiamo il nostro impegno politico e civico per la tutela dei valori democratici e costituzionali: difendere la Carta significa esercitare responsabilmente gli strumenti istituzionali, con rigore procedurale e con piena trasparenza, verso tutti perché la legge non ha due facce: è uguale per tutti sia laddove concede che laddove restringe. Questo comporta il dovere civico di evitare sterili allarmismi.

Invito inoltre chiunque ritenga di possedere elementi concreti di illegittimità a presentare formale segnalazione agli uffici comunali o alle autorità competenti. L’Amministrazione è pronta a collaborare, a fornire chiarimenti sul procedimento seguito e a comunicare gli esiti delle verifiche nel rispetto delle competenze istituzionali e della trasparenza verso la cittadinanza.

Con senso di responsabilità civile e ispirandoci ai principi del dibattito pubblico e della ragione critica, confermiamo sempre la disponibilità al confronto aperto e fondato sui fatti e sulle norme”.

Il sindaco Enrico Baj