I film di Sorrentino, la musica di Ligabue e Robin Hood: Stefano Ventura si racconta

Vita e passioni del nuovo sindaco di Corsico: "Pronto a partire con la mia squadra. C'è tanto da fare".

I film di Sorrentino, la musica di Ligabue e Robin Hood: Stefano Ventura si racconta
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I film di Sorrentino, la musica di Ligabue e Robin Hood: Stefano Ventura si racconta.

I film di Sorrentino, la musica di Ligabue e Robin Hood: Stefano Ventura si racconta

CORSICO – Ascolta Bach e Ligabue, a sottolineare un’anima “classica”, pacata, e rock. Va al cinema, o almeno, andava quando si poteva ancora, a guardare i film di Christopher Nolan e Paolo Sorrentino, anche se il suo preferito è di Petri, “La classe operaia va in paradiso”. Un bambino cresciuto al quartiere Lavagna, tra amici e senso di comunità. Anni in cui il cartone che guardava a ripetizione in cassetta era Robin Hood, perché “rubava ai ricchi per dare ai poveri”, sorride. E il libro che lo ha segnato e che porta nel cuore è Cime tempestose. Stefano Ventura, 31 anni, è il nuovo sindaco di Corsico.

“La faccia nuova, pulita, l’aria da bravo ragazzo”

A convincere quasi il 63% dei cittadini è stata “la faccia nuova, pulita, l’aria da bravo ragazzo”, dicono. E in effetti è così che appare: lunedì sera, quando lo hanno portato in trionfo e ha fatto il suo ingresso al palazzo comunale in punta di piedi, ha festeggiato ma “mica fino a tardi – assicura –: il giorno dopo c’era già da lavorare”. Ventura (Pd, appoggiato da Insieme per Corsico e Corsico Torna Grande, oltre al supporto del Movimento 5 Stelle e di CambiAmo Corsico) è pronto per iniziare il suo programma, quello che ha “convinto i cittadini con cui abbiamo siglato un impegno.

Il sindaco più giovane del territorio

La squadra è forte, compatta e ogni componente ha le sue competenze. Siamo prontissimi a lavorare per la città”. Parla dei ragazzi, lui che è il sindaco più giovane del territorio e degli ultimi decenni a Corsico: “Penso che ci sia molto da fare per i ragazzi, tenendo ben a mente le diverse necessità e realtà. Se da una parte, per esempio, serve un progetto contro la dispersione scolastica, dall’altro c’è bisogno di una sala studio aperta fino a tardi per gli universitari. A me è mancata quando studiavo Discipline economiche e sociali – poi un master in Politiche pubbliche e l’insegnamento di Economia europea in una fondazione internazionale, anche se ora si dedicherà a tempo pieno al ruolo di sindaco, ndr –.

Coinvolgere i ragazzi nella vita di comunità

E poi, bisogna pensare a luoghi di aggregazione. Vorrei che i giovani si riavvicinassero alla politica: hanno perso fiducia e stimoli. Ecco, uno dei miei obiettivi sarà proprio coinvolgere i ragazzi nella vita di comunità”. Lo farà anche con i social, anche se il neo sindaco non è un grande fan “di questi strumenti, sicuramente utili per comunicare e arrivare a un pubblico più ampio, soprattutto ragazzi, ma abusarne non è mai un bene. Userò i social con criterio”. Piedi per terra, testa sulle spalle: i cittadini dicono di essere stati conquistati proprio da questa aurea che si porta dietro, “la pacatezza e la gentilezza, senza uscire mai dalle righe”, parlano in città di Ventura.

La sua famiglia

Lui, di sé, parla poco invece, gli piace “di più fare che raccontare”. Anche se non nasconde l’orgoglio che la famiglia prova per lui: mamma siciliana e papà pugliese, si sono trasferiti a Corsico, prima al Lavagna e poi al Travaglia, prima che nascesse. È da loro che il sindaco ha imparato “l’impegno politico e sociale, l’aiuto nei confronti dei più deboli, la voglia di mettermi a disposizione per gli altri. Mi hanno incoraggiato e appoggiato, così come la mia compagna, anche lei in politica, che mi supporta e sopporta”.

 

Schivo e riservato quando si parla della sua sfera personale, Ventura vuole “iniziare subito. Le prime ore dopo l’elezione le ho passate a rispondere a centinaia di messaggi. Un affetto che mi ha travolto e mi spinge a fare ancora meglio”. Vuole mettersi subito al lavoro: sa che c’è tanto da fare per restituire ai corsichesi la città che meritano dopo l’anno e mezzo di commissariamento (in seguito alle dimissioni dell’ex sindaco Filippo Errante) e il lockdown che ha messo in ginocchio il territorio. “So che avrò molto da fare e l’entusiasmo non mi manca”, afferma sicuro il primo cittadino, pronto anche ai sacrifici, da quelli più pesanti, alla mancanza di tempo libero che gli impedirà di seguire, almeno come prima, le sue passioni. Per esempio “viaggiare. New York è la città che mi è rimasta più nel cuore, ho trascorso lì tre mesi da ragazzo. Penso che viaggiare, conoscere altre culture e civiltà possa solo far crescere. La diversità è un valore aggiunto”.

Grandi progetti, manutenzione, aiuti, verde, scuola, lavoro

Sacrifici che saranno ricompensati, secondo il sindaco, dalla soddisfazione di vedere una città migliore, a partire dai grandi progetti che ha intenzione di mettere a punto in questo mandato: la trasformazione dell’ex deposito Atm, in pieno degrado, e la riqualificazione della palazzina di via Curiel. Grandi obiettivi a cui si aggiunge la “manutenzione, aiuti a chi ha bisogno e si trova in difficoltà, attenzione per il verde e le scuole, lotta all’illegalità” elenca Ventura, ben consapevole che su quest’ultimo tema il lavoro sarà “in sinergia con gli uffici e con le forze dell’ordine, in cui ripongo massima stima e sostegno. Il lavoro del sindaco ha campi specifici e intendo affrontare i miei doveri con determinazione.

Lotta all'illegalità

Conosco bene questi territori e la storica penetrazione della criminalità organizzata che qui si chiama ‘ndrangheta: posso assicurare che farò tutto quello che è in mio potere affinché Corsico possa essere una città che vive per la legalità”. Obiettivi precisi, sogni concreti. Inizia il mandato di Ventura. Come sarà? “Una citazione, dicono di Pasolini – risponde Ventura –, recita: qual è la vera vittoria? Quella che fa battere le mani o i cuori? Ecco, voglio essere un sindaco che fa battere mani e cuori”.

FG

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