bagarre politica

Scoppia la polemica tra Sala e FdI sulla registrazione dei figli di coppie gay

Sulla decisione del Comune di Milano di riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali risponde Fratelli d'Italia chiedendo al Prefetto di stoppare tutto.

Scoppia la polemica tra Sala e FdI sulla registrazione dei figli di coppie gay
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Il Comune di Milano ha dato disposizioni per la registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali ma insorge Fratelli d'Italia: "Quella di Sala è una scelta unilaterale, arbitraria e fuori dalla legge". Dai nostri colleghi di Prima Milano.

Omogenitorialità: botta e risposta tra sindaco e FdI

MILANO - “Non ho avuto contatti con Roma e non mi pare nemmeno che il registro per i figli delle coppie omogenitoriali sia all’ordine del giorno del Parlamento. In questo momento è inutile insistere, per questo io cerco di fare la mia parte”.  Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione del progetto vincitore del Concorso internazionale per la realizzazione della Nuova BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, interpellato su eventuali contatti con Roma dopo aver definito il Parlamento “immobile”, sul tema dell’omogenitorialità.

Sala: Finora nessun contatto neanche col Prefetto

“Neanche con il Prefetto ho avuto contatti in merito. Ma lui sapeva della mia intenzione”, ha aggiunto il sindaco, precisando che “Sarebbe una sorpresa se la Prefettura ostacolasse il provvedimento”. A chi gli chiede se sono già arrivate al Comune richieste di registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, ha risposto: “Non so se sono arrivate richieste agli uffici, vengono gestite dall’assessora Romani. Personalmente non ho ricevuto messaggi di persone che chiedono a chi si devono rivolgere, quindi immagino che arriveranno richieste formali”.

FdI: Registro illegittimo, Prefetto blocchi Sala

"Abbiamo scritto al Prefetto Saccone perché blocchi la registrazione dei figli di coppie omogenitoriali e presenteremo in Parlamento un'interrogazione al ministro dell'Interno Lamorgese perché la situazione non degeneri". Lo han dichiarato i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia che ieri pomeriggio hanno incontrato la stampa per illustrare le iniziative che hanno intrapreso dopo che il sindaco Sala, in occasione del Pride del 2 luglio, ha annunciato di aver dato disposizioni per la registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali.

Mascaretti: "Quella di Sala è una scelta unilaterale"

"Quella di Sala è una scelta unilaterale, arbitraria e fuori dalla legge. C’è la legge 40 del 2004 che vieta in Italia la pratica dell’utero in affitto: è un'esperienza terribile per le donne, si tratta di un vero supermercato dei figli dove si pratica selezione genetica”, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Mascaretti. “Siamo contrari perché per noi vengono prima i diritti dei bambini e delle donne. Il sindaco va contro quello che è già stata l’espressione della Corte Costituzionale sul tema. Non è compito di Sala modificare gli atti di nascita del Comune, dove c’è scritto chiaramente 'padre e madre', senza nemmeno consultare il Consiglio comunale.

“L'assessore Romani sospenda subito questi atti"

L’amministrazione si sta apprestando a registrare un falso in atto pubblico. Per questo abbiamo scritto al Prefetto chiedendo un incontro che deve bloccare questa disposizione”. Mascaretti ha inoltre precisato che è stata contattata anche l’assessore Gaia Romani “chiedendo di sospendere subito questi atti per non mettere in difficoltà i dipendenti che sarebbero costretti a registrare questi bambini con atti illegali”.

La consigliera FdI Chiara Valcepina

“L’atto amministrativo di imperio di un sindaco fatto come slogan non lo possiamo accettare”, ha lamentato la consigliera Chiara Valcepina. “Si tratta di una materia delicatissima e la Corte Costituzionale si è pronunciata dicendo che non c’è nessuna violazione di diritti perché la normativa nazionale non ha ancora preso posizione sulla omogenitorialità. Che un sindaco scavalchi questa situazione normativa è preoccupante. Un dibattito parlamentare su questo tema deve essere fatto ma sorprende che il sindaco faccia questo sulle spalle di un governo che rappresenta anche la sua maggioranza. Ci sono tutti i presupposti perché il Prefetto Saccone intervenga. Questo tema deve essere trattato con responsabilità e serietà”.

 

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