“notizie inattese”

Cesano, si dimettono due consiglieri di opposizione

La consigliera Parisotto e il consigliere Monico, entrambi di opposizione, si sono dimessi con motivazioni differenti.

Cesano, si dimettono due consiglieri di opposizione
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Cesano, si dimettono due consiglieri di opposizione.

Cesano, si dimettono due consiglieri di opposizione

CESANO BOSCONE – L'ultima seduta del Consiglio comunale si è aperta con due “notizie inattese”, commenta il sindaco Simone Negri.

Le motivazioni

La consigliera Antonia Parisotto e il consigliere Gianluigi Monico, entrambi di opposizione, si sono dimessi dai rispettivi incarichi. “Le motivazioni sono diverse – spiega il sindaco –: mentre per l'ex consigliera di Forza Italia pesano le decisioni governative in merito alla gestione della pandemia, a suo dire incostituzionali, il consigliere leghista - fondatore del movimento a livello locale - ha affermato di non riconoscersi più nella Lega delle origini.

Il sindaco: chi subentrerà al loro posto?

Un ringraziamento ai due consiglieri per il lavoro di questi mesi. In particolare segnalo gli sforzi del consigliere Monico, sempre attento e sferzante, che penso abbia onorato l'impegno del ruolo. Non mi va di condurre considerazioni di parte ma fa riflettere, in generale, che due eletti in partiti ormai di lungo corso non si sentano più rappresentati, al pari di tanti cittadini. A maggior ragione, essendo entrambi a loro volta subentrati in consiglio ad altri esponenti locali delle rispettive liste. Non mi è chiaro in questo momento chi subentrerà al loro posto”.

La consigliera Parisotto tra pandemia e Gay Pride

Bisognerà, infatti, controllare le liste dei rappresentanti per capire chi potrà entrare in Consiglio comunale dopo le dimissioni. Parisotto aveva già espresso insofferenza per le scelte governative legate alla campagna vaccinale e all'obbligo del Green pass e, lo scorso luglio, era finita nel vortice delle polemiche per affermazioni durissime sul Gay Pride, definendolo “uno spettacolino per disadattati, soggetti schizoidi in piena crisi dissociativa”.

La consigliera aveva poi derubricato tutto come “una provocazione”, ma le esternazioni non erano comunque piaciute e in tanti ne avevano chiesto le dimissioni.

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