Suzuki Katana pronta al debutto in Italia

La nuova quattro cilindri di Hamamatsu sta per arrivare nei concessionari ed è già ordinabile

Suzuki Katana pronta al debutto in Italia
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La Suzuki Katana è finalmente pronta a sbarcare sul mercato italiano. I primi esemplari arriveranno nei concessionari all’inizio di aprile ma gli ordini possono essere già sottoscritti. La moto è entrata infatti in listino al prezzo di 13.690 euro franco concessionario. E chi perfezionerà il contratto entrò il 30 aprile potrà anche approfittare di un’offerta. Fino a quella data ogni Katana acquistata sarà consegnata nello speciale allestimento Launch Edition, con il grintoso silenziatore Akrapovic compreso nel prezzo. Si tratta di un accessorio, capace di rendere più sportiva la linea e di regalare un sound più esaltante al motore e che viene normalmente proposto a catalogo a 900 Euro.

Suzuki Katana, un mito che si rinnova

La Katana è pronta a riportare sulle strade un nome leggendario, quello della omonima maxi che nel 1981 segnò una svolta epocale nella storia delle moto. L’originaria Katana seppe abbinare per la prima volta caratteristiche tecniche di prim’ordine a una ricerca stilistica raffinata e innovativa. Oggi, in un’epoca in cui il design gioca un ruolo importante in ogni segmento del mercato motociclistico, la Katana riesce a svettare ancora nel panorama motociclistico, rivisitando quella sagoma intramontabile e aprendo nuove frontiere all’integrazione tra uomo e moto. Non si tratta solo di un fatto di ergonomia, peraltro perfetta grazie alla triangolazione ideale tra sella, manubrio e pedane, che assicura un controllo totale e non risulta mai affaticante. È piuttosto un fenomeno che tocca l’animo stesso del motociclista, affondando le radici in un passato molto lontano. La Katana rappresenta un’estensione di chi la possiede, esattamente come la Katana era per il samurai un modo per esprimere se stesso e per affermare la propria personalità.

Dalla spada alla quattro cilindri

Il legame tra la spada tradizionale giapponese e la quattro cilindri di Hamamatsu è prima di tutto estetico. I tratti tesi e nitidi del cupolino, che ospita una moderna e completa strumentazione digitale, sono ispirati a quelli della lama e combinano in modo magistrale bellezza e funzionalità. La sagoma affilata trasmette un’idea di dinamismo e di eleganza e attraversa le epoche mantenendo un fascino immutato, sia nell’iconica colorazione grigia sia in quella nera. La silhouette filante è impreziosita da luci e frecce a Led e non mancano accenti rossi, che richiamano a loro volta la prima generazione del 1981. La Katana e la spada sono accomunate anche dalla cura costruttiva e dall’attenzione per i minimi dettagli. I maestri forgiatori giapponesi impiegano lunghi mesi per creare le loro Katana con una procedura rituale, tramandata di generazione in generazione.

La base della GSX-R1000 K5

Allo stesso modo, Suzuki ha utilizzato tutto il tempo e le risorse necessarie per progettare e mettere a punto la Katana, come traspare chiaramente osservando la pregevole fattura anche delle parti più nascoste. Tutto è fatto per funzionare al meglio e per durare a lungo, senza alcun compromesso. A proposito di miti e leggende, la Katana sfrutta la base meccanica di un’altra Suzuki che ha fatto epoca nel mondo delle supersportive, la celebre e plurivittoriosa GSX-R1000 K5. Il suo portentoso quattro cilindri è stato sviluppato dagli ingegneri di Hamamatsu in vista di un impiego stradale. La potenza massima è ora di 150 cv e garantisce prestazioni esaltanti agli alti regimi, mentre ai bassi c’è una grande disponibilità di coppia, per un guida piacevole ed emozionante a qualsiasi andatura.

Altre caratteristiche

Il telaio, rigido e molto compatto, collega in modo diretto il cannotto di sterzo al forcellone. Questo sostiene il braccetto laterale portatarga, un elemento che ha permesso di dare alla sezione posteriore uno stile incredibilmente muscoloso e atletico. Affilata come una spada, la Katana percorre le traiettorie con precisione assoluta. Ben supportata da componenti di prima qualità, a partire da una forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm. Un altro elemento di pregio sono le pinze freno anteriori ad attacco radiale Brembo. Supportate nella loro azione incisiva da evoluto sistema antibloccaggio ABS, fornito invece da Bosch. La tecnologia viene aiuta a gestire al meglio anche l’esuberanza del motore. Specie sui fondi a bassa aderenza, grazie a un controllo elettronico della trazione regolabile su tre livelli d’intervento o disattivabile.

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