Terza tappa

Attività storiche vero dono della provincia di Milano

Continua il viaggio dell’assessore Guido Guidesi per premiare le realtà storiche. Saranno 456 i premiati lombardi: 239 negozi, 117 locali e 100 botteghe artigiane

10/11/2022 alle 10:00

Una premiazione nel cuore di Milano, una mattinata organizzata per premiare le attività storiche della città e della provincia meneghina. La terza tappa del tour di Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, ha il sapore tipico della tradizione e l’entusiasmo di intere generazioni che scrivono giorno dopo giorno pagine di un libro senza precedenti.

Il video della tappa di Milano

L’assessore Guidesi premia le attività storiche di Milano

Mercoledì 09 novembre Palazzo Giureconsulti ha ospitato le premiazioni delle oltre quaranta attività storiche milanesi. Le stesse avranno la possibilità di partecipare dal prossimo anno ai bandi che Regione mette a disposizione delle imprese con lo scopo di tutelare la tradizione nel nome dell’innovazione.

“E’ un importante riconoscimento che va avanti da quasi 20 anni ormai – ha precisato Guidesi – far parte delle attività storiche del territorio vuol dire avere un ruolo nella storia del nostro Paese. Un’attività non è solo un lavoro, ma anche un simbolo in cui i cittadini si identificano e che cresce con le famiglie che ne fanno parte”.

Dopo di lui Massimo Dal Checco, componente del Consiglio Generale di Assolombarda ha aggiunto:

“L’attaccamento di una famiglia alla propria attività che va avanti da generazioni vale più di ogni cosa. Tradizioni che si innovano, storie di famiglie che coincidono con quelle delle attività, realtà che hanno fatto la differenza sul territorio resistendo a tutte le difficoltà di questi ultimi anni: storie che vanno premiate”

La premiazione

Gremita la sala dei rappresentanti delle attività, emozionati di ritirare il proprio premio dopo anni di passione per il proprio lavoro. Gianni Barzaghi, vice presidente Confartigianato Lombardia ha così commentato il premio:

“Oltre a essere attività che mandano avanti il territorio quelle che stiamo premiando oggi sono attività produttive anche socialmente, perchè uniscono le persone e rendono questo territorio unico in tutto il mondo: il Made in Italy è un marchio inconfondibile che ci invidiano ovunque”.

Anche Stefano Fugazza, presidente C.L.A.A.I. Lombardia, ringrazia personalmente gli imprenditori:

“Ricordo le discussioni in casa mia tra i miei nonni e i miei genitori per innovare e tenere viva l’azienda di famiglia. Oggi faccio la stessa cosa io per i miei figli. Questo è il nostro tesoro: segreti professionali, abilità e manodopera che tutto il mondo ci invidia. Non possiamo perderlo perché ha fatto grande questa regione e questo Paese”.

Tra le tantissime famiglie unite presenti a ritirare il proprio meritatissimo riconoscimento c’è anche la più antica di tutte: il vivaio dei Fratelli Ingegnoli, dal 1817, sei generazioni che portano avanti questa attività con passione e coraggio.

“Ormai tutti comprano online anche da noi, eppure il catalogo su carta stampata è ancora molto importante e lo vogliono tutti, perché i clienti hanno ancora bisogno di avere qualcosa tra le mani durante la scelta.”

E ancora, tra le altre, un’altra attività che ha fatto la storia di Milano è quella portata avanti oggi da Maurizio Marinella, “Stivaleria Savoia”, che si occupa di calzature dal 1870.

“Si respira ancora aria di artigianato vero, antico, in negozio: facciamo le scarpe davanti ai clienti. E sono più di 150 anni”.

“Oltre alle strutture architettoniche e alla bellezza dei monumenti di una città – dice Silvia Scurati, Consigliera regionale – l’aspetto fondamentale di una città sono i suoi negozi. Sta anche lì la sua bellezza. Sono i luoghi più visti, più frequentati: i presidi delle zone e delle strade che percorriamo ogni giorno”.

L’unico modo di aiutare il lavoro, ha detto Guidesi in conclusione:

“è sostenere chi lo genera, questo è ciò che vogliamo fare noi. Anche in provincia, dove ci sono meno mezzi e meno passaggio di persone, a maggior ragione i negozi sono i baluardi, i punti di riferimento anche delle fasce più deboli. È necessario proteggere questa ricchezza”.