Una gita fuoriporta tra paesaggi incantevoli, storia e buon cibo

Il tutto a poco meno di un'ora da Milano

Una gita fuoriporta tra paesaggi incantevoli, storia e buon cibo
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Una gita fuoriporta tra paesaggi incantevoli, storia e buon cibo.

Una gita fuoriporta tra paesaggi incantevoli, storia e buon cibo

MILANO - Con la BreBeMi in poco tempo e senza stress dalla grande città si arriva sui luoghi fra bresciano e alto mantovano noti soprattutto per essere stati il teatro delle guerre di indipendenza, a seguito delle quali nacque (di li a poco) la nostra Italia moderna.

Lo scenario iniziale

Tra Montichiari, Solferino, San Martino della battaglia e le località del sud Garda come Sirmione o Peschiera, si passa una giornata o l’intero weekend immersi nella storia, nella cultura, circondati da paesaggi stupendi, gustando piatti e vini della tradizione locale apprezzati in tutto il mondo. Uscendo a Montichiari e percorrendo la statale Brescia-Mantova (famosa per la Mille Miglia e le gesta di un certo Tazio Nuvolari) si incontra il centro omonimo con il Castello e la Basilica in bella vista, ma soprattutto con la poco nota Pieve di San Pancrazio assolutamente da non perdere.

Qui si è fatta la storia

Proseguendo, dopo Castiglione delle Stiviere, sulla sinistra svetta inconfondibile la “Rocca” di Solferino, la famosa “Spia d’Italia”. Visitare la Rocca è d’obbligo e si rimane sorpresi nello scoprire il luogo e ciò che offre. Se arrivate al sagrato della vecchia chiesa, abbraccerete poi con uno sguardo l’ampia distesa che collega la Rocca alla famosa Torre di San Martino della Battaglia, distesa nella quale si svolse l’epica battaglia del 24 giugno 1859 tra franco-piemontesi e austriaci e che di fatto mise fine alla seconda guerra di indipendenza, lasciando sul campo migliaia di corpi, là dove prese le mosse – quel giorno – la”croce rossa” cui Solferino dedica un imperdibile e toccante “Memoriale” visitato da migliaia di persone ogni anno. D’obbligo quindi, dopo essere transitati anche dall’ossario di Solferino, percorrere il tratto verso nord e visitare con rispetto la Torre di san Martino con l’altrettanto stupefacente ossario, prendendo coscienza del sacrificio di migliaia di uomini che combatterono all’arma bianca per affermare i nostri ideali di libertà.

Il panorama sul Lago di Garda

A questo punto siamo nel punto migliore – la terrazza della Torre – per godere davanti agli occhi del panorama emozionante del Lago di Garda visto dalla sua “base”, attorniato dalle montagne bresciane, trentine e veronesi. Uno spettacolo unico se la giornata è sufficientemente limpida, che si estende fino alla sua parte più settentrionale su quasi tutto il lago.

Sapori e gusti unici

Tra i consigli di "assaggio" citiamo le varie versioni del salame artigianale, i famosi “capunsei” di pane al burro e salvia i tortelli di zucca mantovani arricchiti dal Grana Padano dei caseifici locali sparsi ovunque; scopriamo Il gusto quasi introvabile del luccio in carpione del Mincio, delle salamelle mantovane o dei piatti della bassa bresciana. Non si può mancare l’assaggio di una torta “sbrisolona” e per il vino siamo nelle terre di Lugana (bianco doc) del Merlot, del Soave.

Paolo Vagni

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