SANREMO 72: Come suonano le 25 canzoni in gara
Paola Gallo ha ascoltato in anteprima i 25 brani in gara
SANREMO 72: Come suonano le 25 canzoni in gara
SANREMO 72: Come suonano le 25 canzoni in gara
MILANO - Nella sede Rai di Via Mecenate a Milano, con ogni protocollo di sicurezza attivato, si è celebrato il primo fondamentale rito di avvicinamento al Festival di Sanremo 72: l’ascolto in anteprima dei 25 brani in gara. Di primo acchito sembrano completamente sparite le cosiddette “canzoni sanremesi” a favore del ritmo e della dance. Ed anche dove si attenuano un po’ i bit, subentra l’intensità della voce, la presenza dell’anima vocale e non solo, a dare un ritmo al tutto. Ecco le prime impressioni, voti compresi.
ACHILLE LAURO /DOMENICA (TESTO: Achille Lauro, Simon Pietro Manzari, Davide Petrella MUSICA: Matteo Ciceroni, Mattia Cutolo, Gregorio Calculli, Simon Pietro Manzari) 6
La primissima sensazione è di un già sentito. Come se non fosse un inedito, ma una rivisitazione di Rolls Royce e dintorni, nonostante lo stuolo di autori. Parole e rime in libertà nel suo classico stile ormai simil provocatorio, compreso un “Oh sì sì fanculo è Rollin’ Stone ah ah ah” che forse inneggia alla libertà visto che “l’amore è un overdose”.
GIUSY FERRERI/MIELE (TESTO: Davide Petrella MUSICA: Federica Abbate, Fabio Clemente, Alessandro Merli) 6/7
L’incipit è mediterraneo e le venature etniche ingentiliscono l’incedere musicale del brano. A me Giusy meno latina piace di più. L’amore cantato nella canzone è di quelli tormentati “E l’amore non se ne va, vola via ma poi torna da te”. Voce come sempre riconoscibile e mai forzata, l’arrangiamento particolare si fa notare.
MICHELE BRAVI/INVERNO DEI FIORI (TESTO: Alex Andrea Vella, Michele Bravi, Alfredo Rapetti Mogol MUSICA: Francesco Catitti, Federica Abbate, Michele Bravi) 8 +
E’ la coerente conclusione del percorso musicale e di vita de La geografia del buio e ne raccoglie anche gli istinti musicali, la profondità dell’interpretazione e la venatura elettronica. “Come si fa ad imparare la felicità…” non lo capiremo mai ma il crescendo di suoni commuove e convince.
RKOMI/INSUPERABILE (TESTO: Alessandro La Cava MUSICA: Rkomi, Alessandro La Cava) 7
Un ritmo irresistibile con le parole che collassano una sull’altra in un crescendo Insuperabile “siamo una sconfitta perfetta bambina”. Nessuna pretesa, ma il giusto brano per presentarsi ufficialmente al grande pubblico. Orecchiabile e piacevole.
IRAMA/OVUNQUE SARAI (TESTO: Irama MUSICA: Irama, Giulio Nenna, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, Vincenzo Luca faraone) 8
Finalmente Irama nella sua forma che preferisco: classica e autorale. Inaspettato e gradito in questo ritorno alle origini. Voce importante in una canzone d’amore che la sua interpretazione veste di poesia con un’orchestrazione solida a sorreggerlo. Io ti aspetterò “Ovunque Sarai”. Coraggioso.
NOEMI/TI AMO E NON LO SO DIRE (TESTO: Alessandro La Cava, Mahmood MUSICA: Dario Faini, Alessandro La Cava, Mahmood). 7+
Un po’ di Mahmood in una canzone assolutamente contemporanea e scaldata dalla voce di Noemi che si anima con il crescere del del brano che a un certo punto scoppia convinto in un “per capire meglio noi chi siamo posso andare sulla luna”. Elegante ma deciso.
MASSIMO RANIERI/LETTERA DI LA’ DAL MARE (TESTO e MUSICA: FABIO ILAQUA) 8
Una canzone teatrale come il suo interprete anche nell’andamento musicale e cantata benissimo “dove piove fortuna dov’è libertà”. Parte accennata e poi imbraccia la romanza “tanti tacciono, tutti pregano”. Un po’ evoca il mare che luccica di Caruso e i migranti verso l’America ricordano il buio del mare dei disperati di oggi. Dal vivo farà un figurone.
AKA 7EVEN/PERFETTA COSI’ (TESTO: Aka 7even, Vincenzo Colella MUSICA: Aka 7even, Max Elias Kleinschmidt, Gianvito Vizzi, Renato Luis Patriarca) 6 +
Un concentrato di ritmo e amore. Incoraggiamento adolescenziale, orecchiabile, inoffensivo, piacerà e resterà in mente “Sei bella così così così nei tuoi difetti”. Motivazionale.
EMMA/OGNI VOLTA E’ COSI’ (TESTO: Davide Petrella, Emma Marrone MUSICA: Davide Petrella, Dario Faini) 8
La voce in primo piano su una canzone importante nell’intenzione e negli arrangiamenti: “Io per appartenere alle tue mani non ci ho messo niente…siamo sante e puttane non vuoi restare qui e neanche scappare” . Intensa senza mai esagerare. Emma sceglie una canzone femmina e mai paracula e una direttrice d’orchestra d’eccezione come Francesca Michielin. Guerriera.
HIGHSNOB E HU/ABBI CURA DI TE ( TESTO: Highsnob e Hu MUSICA: Highsnob, Hu, Andrea Moroni, Fabio De Marco) 7/8
“E io perdo la testa come Oloferne” in un brano che contempla anche citazioni dotte in un dialogo molto ben orchestrato. Le due voci che si intersecano alla perfezione, dando vita ad una canzone assolutamente contemporanea ed estremamente piacevole lontanissimo dal pericolo dei duetti stucchevoli. Buona sorpresa.
IVA ZANICCHI/VOGLIO AMARTI (TESTO: Emilio Di Stefano MUSICA: Vito Mercurio, Italo Ianne, Celso Valli) 5
Lei ha una gran voce, ma la canzone sembra uscita da un Sanremo degli anni 70. Più importante l’interpretazione del testo che appare un po’ retro anche nella scelta delle immagini: “voglio amarti perché ho fame anch’io di te”. I 2000 sono davvero lontani. Quota nostalgia.
DARGEN D’AMICO/DOVE SI BALLA (TESTO: Dargen D’amico, Edwyn Roberts, Gianluigi Fazio MUSICA: Dargen D’amico, Edwyn Roberts, Gianluigi Fazio, Andrea Bonomo) 7
“Mi piace la musica dance che pure un alieno la impara” celebra il ballo e il ritmo che quest’anno è preponderante nelle canzoni del Festival. Divertito e divertente è un brano dove muoversi e saltare è un imperativo. Ma nell’aria c’è anche parecchia ironia che di questi tempi è un’arma in più.
SANGIOVANNI/FARFALLE ( TESTO: Sangiovanni, Alessandro La Cava MUSICA: Alessandro La Cava, Stefano Tognini) 7
Ha 18 anni ed è perfettamente calato nel suo linguaggio e nel suo tempo. “Volano farfalle non sto più nella pelle” è semplice ma rimane. Una filastrocca orecchiabile e un atmosfera che ricorda la sua socia Madame.
YUMAN/ORA E QUI (TESTO: Tommaso Di Giulio MUSICA: Francesco Cataldo, Yuman) 7 +
Una ballata in un mare di ritmo. “Ora e qui riesco a dire che sto bene”. Ben cantata, serena e credibile. Esplode sul finale nel più classico degli andamenti sanremesi.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA/CIAO CIAO (TESTO: Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina MUSICA: Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Roberto Calabrese, Roberto Cammarata, Camelo Drago, Simone Privitera) 8/9
L’anno scorso non ero riuscita a farmi catturare dal fascino discreto de La Rappresentante di Lista, ma sono certa che quest’anno rimedierò. Il brano è una calamita irresistibile e l’unico ad avere un minimo di accenno sociale “La fine del mondo è una giostra perfetta. Mi scoppia nel cuore la la voglia di festa…” Irresistibile il Ciao Ciao reiterato “con le gambe, con il culo, con i miei occhi Ciao Ciao”. Outsider da podio.
MAHMOOD E BLANCO/BRIVIDI (TESTO: Mahmood, Blanco MUSICA: Mahmood, Blanco, Michele Zocca) 9/10
Loro sul podio rischiano di finirci davvero. Perfetti nel mixare le voci e nel mettersi a nudo. E’ una ballata che inchioda anche per la meravigliosa ingenuità di alcune parole “Lo vedi sono qui su una bici di diamanti, uno fra i tanti”. Intensa come i Brividi evocati dal titolo.
GIANNI MORANDI/APRI TUTTE LE PORTE (TESTO: Lorenzo Jovanotti MUSICA: Lorenzo Jovanotti, Riccardo Onori) 8
Tra Fatti mandare dalla mamma e Penso Positivo sicuramente Gianni Morandi è il più vivo tra i suoi contemporanei anche grazie a Jovanotti capace di perfetti ritratti pop “stai andando forte apri tutte le porte…fai entrare il sole”. C’è ancora tanta necessaria allegria. Qui non si invecchia mai.
MATTEO ROMANO/VIRALE (TESTO : Matteo Romano, Alessandro La Cava, Federico Rossi MUSICA: Dario Faini, Alessandro La Cava, Federico Rossi) 7
Lui è molto bravo anche se questa canzone rischia di non aggiungere nulla, però è adulta e lo mette alla prova per diventare “Virale” anche tra un pubblico più adulto che non frequenta Tic Toc. Tanta strada davanti. Da tenere d’occhio.
LE VIBRAZIONI/TANTISSIMO (TESTO: Roberto Casalino MUSICA: Roberto Casalino, Francesco Sarcina Niccolò Verrienti) 7
Il Pop che abbraccia il rock nel perfetto stile Vibrazioni con la voce di Francesco che svetta su un testo di “quello che comunemente chiamiamo amore”. Un giro a loro congeniale, una canzone che funziona ma non aggiunge molto alla loro invidiabile letteratura musicale.
FABRIZIO MORO/SEI TU (TESTO: Fabrizio Moro MUSICA: Fabrizio Moro, Roberto Cardelli) 7/8
“Sei tu che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi…il motivo per cui la mia vita è cambiata”. Ballata viscerale dal testo emotivamente importante. Fabrizio ormai copre da solo le distanze tra il cantautorato e la canzone d’amore e lo fa benissimo. Sarà perfetta con l’orchestra.
ELISA/O FORSE SEI TU (TESTO: Elisa e Davide Petrella MUSICA: Elisa) 9/10
La voce cristallina di Elisa si appoggia su una canzone che sembra strappata da quei Diari Aperti di cui lei è suprema custode. Canzone all’apparenza semplice che cresce ad ogni parola e tende alla perfezione “di una stupida voglia di vivere sempre”. Sicuramente tra le più eleganti e necessarie del Festival.
DITONELLAPIEGA-RETTORE/CHIMICA (TESTO: Ditonellapiaga e Donatella Rettore MUSICA: Ditonellapiaga, Alessandro Casagni, Benjamin Ventura, Edoardo Castroni, Valerio Smordoni) 6
Dammi una lametta che mi taglio le vene è nell’aria a ricordarci l’antica forza di Rettore e la chimica tra queste due voci. L’amore non c’entra e le ragazze vogliono ribadire “non mi fare la morale che alla fine è solo una questione di chimica”. Provocare è un’arte, vedremo.
GIOVANNI TRUPPI/TUO PADRE, MIA MADRE LUCIA (TESTO: Giovanni Truippi, Pacifico, Niccolò Contessa, Marco Buccelli MUSICA: Marco Buccelli, Giovanni Truppi, Giovanni Pallotti) 7/8
Truppi in quota De Andrè nell’unico brano che protegge come un fortino la musica d’autore. Una storia che procede per pagine fotografiche “quello che sarò sarà con te”. Un amore raccontato con versi antichi e per questo intrisi di futuro.
TANANAI/SESSO OCCASIONALE (TESTO e MUSICA: Tananai, Davide Simonetta, Paolo Antonacci, Alessandro Raina) 6/7
La velocità e l’euforia del Sesso Occasionale in un brano che si appiccica volentieri addosso. La scrittura di Tananai mi ha sempre incuriosita e credo sia giusto dargli fiducia con una canzone che entra facile nel classico dei tradimenti ma “quell’altra non mi è mai piaciuta”.
ANA MENA/DUECENTOMILA ORE /TESTO: Rocco Hunt MUSICA: Federica Abbate, Rocco Hunt, Stefano Tognini) 5
La quota Elettra Lamborghini quest’anno è coperta da Ana Mena. “America Latina, un Cuba Libre amore”. Nulla di impegnativo, ma anche il disimpegno vuole la sua parte. Tanta tanta leggerezza, per me un po’ troppa.
Paola Gallo
Giornaledeinavigli.it seguirà la manifestazione canora, con il supporto di Paola Gallo, Daniele Squatriti, Matteo Persivale e la Redazione Spettacoli, con aggiornamenti, commenti e interviste esclusive ogni giorno dall'1 al 5 Febbraio.