Intolleranze alimentari del cane: quali sono le cause e come si manifestano
Anche l'organismo del nostro cane è soggetto a determinate sollecitazioni derivanti dal cibo.
Anche l'organismo del nostro cane è soggetto a determinate sollecitazioni derivanti dal cibo. Si tratta delle intolleranze alimentari, vere e proprie sensibilizzazioni di natura estrema che si sviluppano nella zona relativa all’apparato digerente.
Poiché non si è riuscito a dare ancora una spiegazione a riguardo, vi sono diverse scuole di pensiero che cercano una motivazione univoca e anche oggettiva, volta a spiegare il fenomeno.
Le intolleranze, negli anni, soprattutto tra il Novanta e il Duemila, sono aumentate in maniera esponenziale tra i cani. Ciò, però, a cosa è imputabile? Sicuramente ad un cambiamento delle abitudini alimentari dei nostri amici a quattro zampe ma anche alla concezione che l'uomo ha del suo migliore amico.
Scegliere di affidarsi ad un’azienda dalla comprovata affidabilità, come le proposte di migliori crocchette per cani Optimanova ad esempio, come ci confermano gli esperti in alimentazione per cani del negozio per animali Robinson Pet Shop, farà dormire sonni tranquilli a ogni persona che ha un cane in famiglia. Questi prodotti studiati per l’alimentazione del cane, sono in grado di apportare tutti gli elementi necessari a garantirgli il suo fabbisogno giornaliero di vitamine, minerali e nutrimenti. Inoltre, è bene precisare, tra le proposte di Optimanova sono presenti una serie di linee studiate proprio per animali con intolleranze o allergie alimentari. Un vantaggio che è bene non sottovalutare.
I cani, nel corso del tempo, sono diventati sempre di più animali da compagnia, quindi, addomesticati, lontani da sollecitazioni esterne e anche dalla caccia del cibo. Tutto ciò ha influito anche sulla loro capacità di metabolizzazione. Infatti, questa, ad oggi, è estremamente ridotta. I nostri cani, quindi, non si nutrono quasi più di scarti e di cibi cacciati proprio da loro ma la loro alimentazione è diventata particolarmente raffinata. Il risultato di questo progresso è un abbassamento delle difese immunitarie e una maggiore sensibilizzazione dell'organismo animale.
Questi primi elementi analizzati ci fanno pensare che la responsabilità sia tutta dell’uomo. Tale affermazione, a quanto pare, è corretta poiché la sua idea è quella di nutrire il cane con alimenti specifici che, molto spesso, non hanno neanche una grande qualità.
Cosa succede allora? Che moltissimi cani, al giorno d’oggi, soffrono di intolleranze alimentari.
Com’è cambiata l’alimentazione dei cani
L’alimentazione dei cani, nell’epoca del dopo guerra, era sicuramente più spartana. Era d’uso lasciare gli scarti del cibo umano a loro. Questa situazione, però, era dettata da una certa necessità. Infatti, di cibo, a quel tempo, ce n'era veramente poco. Dalla metà degli anni ottanta, però, cambia qualcosa.
Sicuramente il boom economico ha fatto la sua parte, quindi, sia gli umani che gli animali, hanno iniziato a cambiare abitudini alimentari. Nel caso dei nostri amici a quattro zampe si scopre il cereale e lo si introduce nella sua dieta.
Ma che cosa accade?
I cani non ne sono abituati e non potendo sintetizzare gli zuccheri contenuti, non digeriscono correttamente tale alimento. Pertanto, a lungo andare, i cani hanno sviluppato le intolleranze.
Allergie e intolleranze: che differenza c’è
Prima di tutto è bene specificare che l’intolleranza è differente dall'allergia alimentare. Infatti queste due sono patologie opposte ma possono accomunarsi solo per determinati sintomi. Ricordiamo, quindi, che le intolleranze colpiscono l’apparato gastrico mentre le allergie attaccano il sistema immunitario. A questo punto va detto che le intolleranze non possono mai diventare sinonimo di allergia. Vediamo allora come si manifestano entrambe le problematiche.
Quando siamo in presenza di un’allergia, sicuramente, l’organismo ha messo in atto una reazione eccessiva ad un certo ingrediente. Questo viene considerato dannoso e per tale motivo deve essere combattuto e debellato. La reazione allergica, però, è solo ed esclusivamente accomunata alla proteina. Quindi altri alimenti non causeranno alcun tipo di reazione.
Quando siamo in presenza di un’intolleranza, invece, l’apparato digerente del cane viene messo a dura prova. Questo non riesce a metabolizzare una certa sostanza e sono tutti i nutrienti a provocare il problema. Quindi le proteine c’entrano poco in questo caso e non vi è alcun tipo di reazione equiparabile all'allergia.
A questo punto va detto con certezza che allergia e intolleranza, non corrispondono alla stessa patologia. Pertanto le cure e le attenzioni verso il nostro cane, saranno differenti. Solo in questo modo potremo prendere le precauzioni più giuste a seconda della sintomatologia.
Come si manifesta l'intolleranza alimentare dei cani
Le intolleranze, come accade anche per l’uomo, si manifestano in modo e stadi differenti. Possono colpire in modo grave o lieve, alcune parti dell’organismo animale. Uno dei sintomi più frequenti, però, è la reazione che colpisce pelo e cute. In questo caso il cane tende a grattarsi più spesso, infatti, vi sono episodi di eruzione cutanea e secrezioni di altro genere. Aumentano anche prurito, arrossamenti. In questo caso bisogna monitorare con attenzione la situazione. Non è raro che il cane si gratti senza controllo e provochi delle ferite soggette ad infezioni e, quindi, i pericoli per la sua salute potrebbero notevolmente aumentare. Il pelo, invece, tende a diventare meno lucido e produce forfora. Il motivo, ovviamente, è ricollegabile alla disidratazione della cute.
Se questi sono i sintomi di una lieve intolleranza, quelli più gravi, invece, corrispondono a problematiche dell’apparato digerente. Il cane che soffre di questa patologia tende a vomitare di frequente, soffre di diarrea e le feci hanno un odore molto forte e sono molli. Sono inconfondibili segnali di un problema intestinale anche il meteorismo e la flatulenza. Inoltre bisogna tenere d'occhio anche il peso. Infatti il cane che soffre di un'intolleranza tende a dimagrire o a sviluppare gonfiore a livello addominale.
Attenzione alla frequenza dei sintomi generici come otite, congiuntivite, cistite, tosse, starnuti, bronchite. Queste infiammazioni possono presentarsi, come si può capire, un po’ ovunque e con una certa frequenza, quindi, bisogna tenere sempre sotto controllo lo stato di salute del nostro cane. Se vi è uno shock anafilattico, invece, siamo in una chiara manifestazione di allergia.
Come comprendere l’alimento che genera l’intolleranza
Il cane che è intollerante, chiaramente, non può manifestare il suo fastidio in modo chiaro e netto. Per questo motivo è necessario comprendere, per deduzione, qual è l’alimento che gli genera problemi. Quindi non è importante che lui si nutra di crocchette o di cibo casalingo, ciò che conta è il tipo di produzione industriale che si cela dietro gli alimenti.
Il cane, come gli umani, può essere sottoposto ad un test alimentare da inserire nel contesto di una dieta privativa. Il veterinario, quindi, procede a cambiare la dieta dell’animale, elimina tutti i nutrienti e le proteine e tende a dare maggiore rilevanza ad altri elementi. In seguito, gradualmente, reintroduce alcuni cibi che il cane, in precedenza, mangiava. A questo punto si tengono sotto controllo tutte le reazioni al cibo e, quindi, sarà più semplice scoprire la sostanza che ha creato l’intolleranza.
È consigliabile eseguire questi test appena il cane manifesta chiari sintomi. Non bisogna lasciar andare la cosa e aspettare che la situazione si aggravi. Infatti non è raro che la diagnosi e l’iter della dieta, diventi maggiormente complesso e il cane, quindi, potrebbe andare incontro a problemi ben più gravi e irrisolvibili.