I love Toret, grazie all'associazione i Toret di Torino diventano social
I torinesi ne vanno molto fieri, lo riconducono spesso a ricordi d'infanzia e a vicende sentimentali, considerandolo quasi come un oggetto sacro.
Forse non tutti sanno che, al pari della Mole Antonelliana o del Gianduiotto, Torino vanta un altro simbolo, il Toret torino, un oggetto ricco di storia e presente in vari angoli della città. I torinesi ne vanno molto fieri, lo riconducono spesso a ricordi d'infanzia e a vicende sentimentali, considerandolo quasi come un oggetto sacro. Non è cosa rara infatti trovarne uno ad adornare giardini privati. Emblematica la storia di non molto tempo fa che ha suscitato grosse polemiche, in cui i cittadini, talmente forte è il loro attaccamento, si sono ribellati dinanzi alla proposta di farli ridipingere da alcuni artisti di rilievo, alterandone dunque il colore tradizionale. Addirittura gli stessi artisti si sono rifiutati all’epoca di accettare l’incarico. Ma vediamo ora nel dettaglio di cosa si tratta. Parliamo di fontane dal caratteristico colore verde bottiglia con una testa di toro, di lega in ghisa e alte circa un metro, presenti in vari punti della città e da cui è possibile abbeverarsi con acqua fresca e gratuita.
Una storia da preservare e valorizzare
Toret è un sostantivo della lingua piemontese che significa letteralmente "toretto", cioè "piccolo toro". Secondo l'archivio storico del Comune di Torino la prima fu installata più di 150 anni fa, quando il municipio si accordò con i privati per l'acquisto e l'erogazione pubblica dell'acqua. A partire dagli anni trenta del XX secolo i toret erano già numerosi nelle strade e piazze di Torino, in particolar modo nelle aree mercatali, lungo i grandi viali alberati e nei giardini pubblici. Da allora il numero è continuato ad aumentare e i torinesi hanno adottato queste fontane al pari di un vero e proprio tesoro storico da custodire. Attualmente se ne contano più di 800 disseminate per le strade, alimentate dalla rete dell'acquedotto civico, che miscela l'acqua di sorgente a quella delle falde sotterranee e a una frazione sanitizzata dell'acqua del fiume Po. L’associazione I love Toret dal 2012 ha assunto l’incarico di promuovere la loro storia e valorizzarla attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative sociali.
Un’app gratuita per trovare il toret più vicino
È del 2016 la nascita di un’app con lo stesso nome dell’associazione appunto, che aiuta a trovare i vari toret in giro per Torino grazie alla loro mappatura che li ha trasformati in veri e propri hot spot turistici. Così grazie a una piccola antenna bluetooth posizionata su di essi è sempre possibile sapere dove sono e abbeverarsi gratuitamente. Utilissima poi la funzione che permette di cliccare sul simbolo con le corna per vedere la scheda con il dettaglio della propria fontanella preferita, offrendo così un utile strumento per conoscere particolari della città, avendo a disposizione informazioni sul quartiere di appartenenza, sui monumenti nei dintorni e sulla qualità dell'acqua. Qualora lo si volesse è possibile anche “adottare” gratuitamente un toret, un impegno simbolico e morale che consiste nella possibilità di lasciare un commento per raccontare una storia o caricare una foto, oppure inviare una segnalazione in caso di atti vandalici, malfunzionamenti, spostamenti e sparizioni.