Elisa Diari Aperti, il disco della vita

Il nuovo progetto musicale, in uscita oggi, recensito da Paola Gallo

Elisa Diari Aperti, il disco della vita
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Elisa Diari Aperti, il disco della vita.

Elisa Diari Aperti, il disco della vita

“Un casino ti mette allegria, ti dà l’idea che ci sia sempre uno spazio per lo sbaglio in più”, ecco come parte il nuovo disco di Elisa, Diari Aperti, con un sorriso, con la pagina che gira, come la ruota della bicicletta. Un bel disco che inizia con una canzone inaspettata Tutta un’altra storia e che introduce però in un racconto intimo, profondo, a tratti commovente, un diario appunto, che termina con la canzone perfetta, quell’affresco meraviglioso e pieno di poesia condiviso con Francesco de Gregori: Quelli che restano “È che avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro, uno da prendere più seriamente”.

I testi

Sicuramente Elisa torna ad abbracciare un disco tutto in italiano con la modernità e il tocco che serviva per illuminare testi che sembrano pagine di quaderni, gli stessi che Elisa compila da tempo, da innumerevoli canzoni (“Così un giorno ho scritto sul quaderno io farò sognare il mondo con la musica” – Qualcosa che non c’è) e che in questo disco assumono una forza straordinaria, quella che solo un vissuto “un po’ fango un po’ cielo” (L’amore per te)  possono dare. Riesce ad indossare molti abiti con grande grandissima disinvoltura, che forse è quello che accade quando si decide di rinunciare alla perfezione anche in un rapporto d’amore di lunga durata, come quello narrato in Anche fragile dove si mettono a nudo dinamiche di imperfezione che rendono i rapporti d’amore forti come gli uragani di settembre. Amori che danno luogo a promesse, a speranze riposte in preghiere laiche pensate per i figli: “Promettimi che prima di dormire, qualche volta, non tutte le sere, ti innamorerai, e o poco o tanto, non ti accontenterai”.

I cambiamenti

E’ talmente acuto,  emotivamente affilato, profondo e sincero il racconto che attraversa le canzoni di Diari Aperti, che nessuna persona dotata di sensibilità potrà restarne indenne. Zero orpelli, nessun artificio, assenza totale di metafore. La vita nuda e cruda, così autentica da provocare lacrime di commozione e di gioia. E non è un caso che questo disco arrivi dopo i 20 anni celebrati all’Arena di Verona, il cambio di casa discografica e i 40 anni compiuti. Crescere significa anche rinunciare alla tristezza, concedersi di inciampare e sorridere.

I crediti

Diari Aperti  è l’album di una vita, che si permette anche il ritmo trascinante de L’estate è già fuori, l’ukulele di Vivere tutte le vite e la melodia  di Tua per sempre: in bianco e nero e a 45 giri.  Un album serissimo che si permette di scherzare, un lavoro di famiglia  che incontra firme contemporanee come quelle di Calcutta (Se Piovesse il tuo nome) e Davide Petrella e che vede la produzione  del compagno Andrea Rigonat e Taketo Gohara e Francesco “Katoo” Catitti (produzione di “Tua per sempre” insieme ad Elisa, Andrea Rigonat e Taketo Gohara).

Live

In linea con tutto il progetto, Elisa ha scelto la dimensione intima e avvolgente del teatro per presentare live questo nuovo album e privilegiare il più possibile il rapporto diretto con il pubblico. Il Diari Aperti Tour partirà nella prossima primavera.

Paola Gallo

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