Arte, storia e tradizioni: un video racconta Cusago (VIDEO)
Il video realizzato da Amministrazione e Proloco piace, anche se qualcuno ha colto la palla al balzo per segnalare quello che ancora non va.
Arte, storia e tradizioni: un video racconta Cusago.
Arte, storia e tradizioni: un video racconta Cusago
CUSAGO – Le cascine e i fontanili. La storia, la tradizione e gli occhi puntati verso la modernità e il futuro, senza dimenticare le origini. Cusago, un paesino che conta meno di 4mila anime, celebre per la posizione altissima, nella top 3, dei comuni più ricchi d’Italia. Ma non è solo la residenza dei benestanti: Cusago è fatta di tradizioni contadine, storia e arte. È per questo, per non ridurre il paesino a un semplice posto dove “si vive bene”, che il Comune in sinergia con la Proloco, ha deciso di girare un video di promozione territoriale.
Il commento dell'Amministrazione
“Un breve racconto per immagini che sintetizza i motivi per cui vale la pena fare una visita in questo piccolo centro a pochi passi da Milano – sottolinea l’Amministrazione –. Un territorio dal marcato carattere agricolo immerso nel verde del Parco Sud, tra campagne, fontanili e numerose cascine ancora attive”. Due i monumenti che danno lustro alla cittadina: il Castello Visconteo, l’edificio diventato simbolo del paese ma anche di pesanti diatribe sul recupero, e la chiesa trecentesca Santa Maria Rozza, nella frazione di Monzoro. “Peccato non siano visitabili sempre ma solo per eventi”, lamenta qualcuno.
Le reazioni dei cittadini
Nel video c’è anche uno spaccato di vita cittadina, di confronto e di scambio di esperienze, come nella tradizionale manifestazione di esposizione di piante e fiore che raduna ogni anno centinaia di persone. Il video piace, anche se qualcuno ha colto la palla al balzo per segnalare quello che ancora non va: “Tutto bello, ma ci vorrebbe più illuminazione in alcune zone che la sera sono diventate pericolose. In più – aggiunge un altro abitante – è assurdo avere un bene così prezioso come il Castello e non riuscire a programmare un intervento risolutivo. I cusaghesi si meritano il ritorno del loro affascinante simbolo”.
Francesca Grillo