La ricetta del brasato al Barolo

Piatto tipico piemontese, da preferire le carni di fassona: cappello del prete e pesce i tagli da acquistare

La ricetta del brasato al Barolo
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Qual è la ricetta del brasato al Barolo? Si tratta di un piatto tipico piemontese. Il brasato è un piatto gustoso e nutriente, ricco di sapore grazie al vino (il barolo) che gli conferisce un’inconfondibile retrogusto. Potete accompagnarlo con la classica polenta, oppure con la purea di patate, contorno “povero” riscoperto particolarmente negli ultimi anni da massaie e ristoratori. La raccomandazione è quella di scegliere gli ingredienti tra quelli a maggior qualità, decisivi per la preparazione di un piatto dallo straordinario spessore gastronomico.

La ricetta del brasato al Barolo

Iniziamo dagli ingredienti. Un’aletta di fassone (cappello del prete), una pianta di sedano, 5 carote e altrettante cipolle medie. Serve poi una bottiglia di Barolo di qualità, oltre che sale, pepe e olio quanto bastano. Il procedimento. Salare e pepare l’aletta di manzo su entrambi i lati e scottarla in una pentola (antiaderente) fino a rosolarla bene. Sfumare con abbondante vino rosso: trasferite la carne in una casseruola adeguata dove avremo già messo le verdure tagliate a cubetti a stufare con un po’ di olio extravergine. Aggiungere il resto del vino, un pizzico di sale e pepe sulle verdure e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 3 ore. A fine cottura togliere la carne dalla casseruola, prendere tutte le verdure e frullarle per ottenere una crema.

Consigli per il servizio e non solo

A questo punto occorre fare raffreddare la carne e tagliarla a cubetti (di circa 3cmx3cm), farla rinvenire nella sua crema per qualche minuto e servirla con una buona polenta rustica a grana grossa. Il piatto è pronto, buon appetito. La scelta degli ingredienti è fondamentale. La carne per preparare un ottimo brasato deve essere scelta con cura. Al macellaio si chiederanno o il Cappello del prete (che è chiamato anche Aletta), oppure il Pesce. In alternativa, il brasato può essere cucinato anche con il Girello, la Noce e lo Scamone. Naturalmente, il sapore della carne è determinante, per questo meglio affidarsi a prodotti caratterizzati da filiera corta con possibilità di verificare direttamente metodi di allevamento e alimentazione dei capi. La filiera corta consente di abbattere i prezzi e, soprattutto, di avere la certezza d cucinare carne di qualità.

Il vino ha un ruolo determinante

In primo luogo occorre utilizzarlo in fase di cottura del piatto per insaporire la carne al punto giusto. Deve darle sapore, ma non deve essere invadente. Il vino è poi determinante una volta che il piatto è stato servito in tavola. I vostri ospiti, infatti, dovranno poter accompagnare al brasato un bicchiere di quelli giusti per poter dire di aver pranzato a regola d’arte. Naturalmente, se la bottiglia di Barolo utilizzata per realizzare il piatto non è terminata, in abbinamento al vostro piatto può andare benissimo anche quello.

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