Come diventare sommelier, per chi ama il vino
Una professione per chi è di buon palato
Come diventare sommelier? Al ristorante la figura del sommelier è avvolta in un alone di gran fascino. Chissà perché, infatti, la mansione del sommelier evoca cultura, emozioni, eleganza… Sarà anche l’immagine del sommelier che ci carica di sensazioni… Ma se è vero che un sommelier deve sciorinare un’immagine da vero professionista, è anche vero che non sempre questi professionisti sono preparati come dovrebbero.
Come diventare sommelier?
Cosa bisogna fare per diventare esperti conoscitori di vino? Per acquisire l’abilitazione professionale il sommelier deve seguire un apposito corso di formazione inerente alle tecniche di degustazione, rilasciato da un organismo riconosciuto. Per poter esercitare nei pubblici servizi bisogna anche essere in possesso del libretto di idoneità sanitaria che viene rilasciato dalle ASL competenti. Il sommelier deve in primo luogo saper applicare le tecniche di degustazione che hanno l’obiettivo di fargli eseguire una corretta analisi sensoriale. A questo proposito è l’esercizio il vero motore del successo di un professionista: esercitarsi per mantenere costantemente allenata la propria memoria olfattiva e gustativa, infatti, è determinante per saper valutare le qualità del vino in osservazione. Altre materie che non possono essere certo passare in secondo piano sono quelle legate alla vitivinicultura, all’enologia e ai metodi di vinificazione.
Le novità
Inoltre, il sommelier deve essere sempre aggiornato sulle novità di mercato e su tutto ciò che riguarda l’aspetto qualitativo del vino (produzione, annate, legislazione, disciplinari, ecc.). Soprattutto quando lavora in un ristorante, ciò che un sommelier dovrà saper fare senza esitazione è offrire alla clientela la propria consulenza in fatto di scelta del vino. L’abbinamento cibo-vino, infatti, è determinante perché il servizio offerto possa essere valutato positivamente.
Ogni sommelier deve conoscere e saper applicare il metodo di abbinamento che si basa sul contrasto e sull’analogia, in modo da raggiungere il migliore equilibrio gusto-olfattivo.
Il Galateo del vino
Certamente, esiste un Galateo del vino. Il sommelier ne è al corrente e lo sa applicare in ogni circostanza. Le norme sulla mise en place e le tecniche di servizio, come per esempio saper scegliere il bicchiere adatto, la corretta temperatura di servizio, la successione dei vini a tavola…. Infine la capacità di incassare… Non i soldi, ma le scelte del cliente che, comunque, devono sempre essere rispettate. Se, infatti, uno vuole accompagnare la grigliata di pesce con il chianti… saranno anche fatti suoi!
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