Abbinare il vino alla carne: i consigli degli esperti
Abbinare il giusto calice di vino ad ogni portata è sempre importante, eppure vengono ancora oggi commessi dei grandi errori da coloro che non si possono considerare intenditori. D’altronde parliamo di una vera e propria arte: i sommelier impiegano anni per apprendere tutti i segreti e le sfaccettature che si celano in un calice di vino e partono proprio da questo per proporre abbinamenti azzeccati con le varie pietanze. Sarebbe dunque poco utile scendere in tecnicismi complessi, ma per non sbagliare possiamo affidarci ad alcune semplici regole, che consentono di non commettere errori grossolani.
Ecco dunque alcuni consigli degli esperti per trovare il giusto abbinamento tra il vino e la carne: l’alimento che più di tutti rischia spesso di metterci in crisi nella scelta dell’etichetta giusta. Non poi non sai quale cantina scegliere per andare sul sicuro, prova e scopri i vini trentini di Endrizzi: ce ne sono per tutti i gusti e la qualità è sempre assicurata!
Tartare e carne cruda: meglio un bianco aromatico
È ancora diffusa la convinzione che con la carne si debba per forza di cose servire un vino rosso, ma non sempre è così. Per le crudità ad esempio conviene optare per un bianco, meglio se aromatico come un bel Gewürztraminer o un Müller Thurgau. Tartare e carpacci infatti presentano spesso delle note leggermente acidule e vengono condite con spezie o erbe aromatiche. Abbinare un rosso non è certo la scelta migliore, perché potrebbe sovrastare il sapore delicato della carne. Un bianco aromatico invece è perfetto in quanto esalta le caratteristiche della portata accentuandone il profumo.
Pollame e carni bianche: lo Chardonnay è la scelta migliore
In abbinamento al pollame è altrettanto sbagliato scegliere un vino rosso, specialmente se troppo corposo. Parliamo infatti di carni delicate che non hanno un sapore particolarmente intenso e che potrebbero dunque essere sovrastate in modo eccessivo dal vino. Ecco perché conviene optare per un bicchiere di bianco, ma questa volta piuttosto che aromatico è meglio sceglierne uno strutturato come lo Chardonnay, che è perfetto.
Maiale e carni grasse vogliono bollicine
Il maiale tende ad ingrassare la bocca, dunque occorre abbinare a questo tipo di carne un bicchiere che abbia una componente leggermente acidula e che riesca a sgrassare il palato. Uno spumante è sicuramente azzeccato, ma per chi preferisce il rosso va bene anche un Lambrusco. L’importante è evitare vini eccessivamente corposi, che potrebbero aumentare la sensazione di grassezza in bocca.
Selvaggina: un rosso invecchiato per esaltarne il sapore
Un bel bicchiere di rosso invecchiato è invece perfetto in abbinamento ai piatti a base di selvaggina, che presentano sapori molto intensi e dunque non rischiano di essere coperti da un vino strutturato e corposo. In questo caso infatti un rosso molto complesso è quello che ci vuole per esaltare la carne e al tempo stesso creare la giusta armonia di gusto in bocca.
Brasato e manzo alla brace: rosso tannico ed alcolico
Infine, con il brasato o il manzo cotto alla brace conviene scegliere un rosso ad alta gradazione alcolica e anche piuttosto tannico, in cui si avvertano sentori di frutti rossi e una buona rotondità in bocca.