Truffe online, il Questore vieta l'uso di tablet e smartphone a un 37enne
Raggirava venditori che pubblicavano annunci su internet. Ecco la procedura che utilizzava per derubare le vittime.

Truffe online, il Questore vieta l'uso di tablet e smartphone a un 37enne.
Truffe online, il Questore vieta l'uso di tablet e smartphone a un 37enne
MILANO - Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dai poliziotti della Divisione Anticrimine, ha emesso un avviso orale aggravato, con cui ha vietato a un cittadino italiano di 37 anni, con numerosi precedenti penali per danneggiamento, furto, porto abusivo di strumenti atti a offendere e truffa, per i quali era stato già condannato in passato, di avere e utilizzare smartphone e tablet.
Il truffatore giĂ noto per i vari precedenti penali
L’uomo, sin dal dicembre del 2019, è stato denunciato in più occasioni per aver commesso numerose truffe online. In particolare il 37enne, con l’ausilio di alcuni complici, contattava persone che avevano pubblicato annunci su internet per la vendita di oggetti, mostrandosi interessato all’acquisto.
Come avveniva la truffa per derubare le vittime
Dopo i primi contatti, il truffatore convinceva le vittime dell’esistenza di un sistema di accreditamento diretto del pagamento pattuito. Per riceverlo, i venditori avrebbero dovuto recarsi presso uno sportello bancomat e qui seguire le indicazioni che lui forniva al telefono. Seguendo alla lettera le istruzioni ricevute, le vittime non si vedevano accreditate le somme promesse, ma anzi realizzavano bonifici in favore di conti intestati al truffatore, finendo così per essere raggirate e derubate del proprio denaro.
La decisione del Questore di Milano
Considerata la pericolosità sociale del truffatore, il Questore di Milano ha quindi emesso un avviso orale aggravato, ordinando all’uomo di tenere una condotta conforme alla legge e privandolo della possibilità di accedere agli strumenti informatici con cui ha commesso i suoi numerosi reati. L’eventuale utilizzo o possesso di smartphone o tablet, oltre alla confisca dei dispositivi, comporterà l’immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria, con rischio della pena della reclusione da uno a tre anni e di una multa da 1.549 a 5.164 euro.
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