Botte e minacce con coltello, così il 33enne di Trezzano estorceva denaro alla madre

In due anni le aveva portato via oltre 60mila euro, spesi poi in cocaina.

Botte e minacce con coltello, così il 33enne di Trezzano estorceva denaro alla madre
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Botte e minacce con coltello, così il 33enne di Trezzano estorceva denaro alla madre.

Botte e minacce con coltello, così il 33enne di Trezzano estorceva denaro alla madre

TREZZANO SUL NAVIGLIO – “Ti ammazzo, ti brucio la casa, crepa all’inferno pu…a, devi morire”. Così parlava a sua madre. Poi entrava in casa, sfasciava tutto, rompeva i mobili, portava via catenine e gioielli di famiglia. Arrivava anche a puntare la lama di un coltello in faccia a sua madre. Tutto, pur di avere i soldi per comprarsi la droga.

Le minacce

Una vita di paura per la 65enne di Trezzano, costretta a maltrattamenti continui da parte del figlio 33enne, italiano, già conosciuto alle forze dell’ordine. Le mandava centinaia di messaggi, note vocali, tutti con lo stesso tenore: “Dammi i soldi o ti ammazzo, butto giù la porta str..a, so come recuperare un’arma, stai attenta, dovevi crepare te non papà”, diceva alla mamma vedova, pensionata, che per non subire le minacce e le aggressioni da parte del figlio era costretta a dargli soldi continuamente.

Le indagini dei carabinieri e la fine di un incubo

A mettere fine al suo calvario ci hanno pensato i carabinieri di Trezzano sul Naviglio, guidati dal comandante Michele Cuccuru, che hanno svolto approfondite indagini e sono riusciti a incastrare il ragazzo e ad arrestarlo. È la fine di un incubo per la mamma che nel tempo, un paio d'anni, aveva dovuto consegnare al figlio oltre 60mila euro, tutti spesi per il vizio della cocaina, anche se il 33enne li chiedeva sempre con scuse: “Devo pagare la carta d’identià, mi servono le sigarette, devo mangiare, mi vogliono ammazzare, gli devo 600 euro”, supplicava la madre e quando lei rifiutava di consegnargli il denaro iniziava con le minacce di morte e a devastare l’intero appartamento, scagliando oggetti dalle finestre, rompendo mobili e televisori e colpendo le porte di casa con un coltello. L’abitazione dove viveva con la madre era diventata un luogo di terrore per la donna. Ora il 33enne è lontano da quella casa, in una cella del carcere di San Vittore.

Francesca Grillo

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