Tre Comuni milanesi "seguono" De Luca: scuole chiuse fino al 14 gennaio
Sono i comuni di Cisliano, Albairate e Cassinetta di Lugagnano. La spiegazione del sindaco di Cassinetta.
Tre Comuni milanesi "seguono" De Luca: scuole chiuse fino al 14 gennaio.
Tre Comuni milanesi "seguono" De Luca: scuole chiuse fino al 14 gennaio
CISLIANO - I comuni di Cisliano, Albairate e Cassinetta di Lugagnano, in provincia di Milano, “seguono” la linea del governatore della Campania Vincenzo De Luca e chiudono le scuole fino al 14 gennaio. Lo prevede l’ordinanza sindacale, pubblicata ieri, con cui i sindaci dei tre comuni dell'Abbiatense, a ovest di Milano, hanno stabilito che sulla base dell’andamento dei contagi le scuole dell’infanzia e primaria saranno chiusi. I primi tre cittadini Luca Durè (Cisliano), Flavio Crivellin (Albairate) e Domenico Finiguerra (Cassinetta) hanno quindi deciso di seguire la linea intrapresa dal governatore della Campania motivando e richiamando nell’ordinanza le disposizioni di legge che gli consentono di assumere la decisione.
La spiegazione del sindaco di Cassinetta Finiguerra
Il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Domenico Finiguerra, spiega la decisione con un lungo post su Facebook.
"Ho emesso ordinanza di chiusura delle scuole di Cassinetta di Lugagnano - afferma - assumendomi la responsabilità, da sindaco, di una decisione presa in qualità di autorità sanitaria locale, valutata la reale incidenza dei contagi in paese nonché confrontandomi con la dirigenza scolastica: autorità che ha diretta contezza delle criticità legate alla riapertura nonché dell'andamento epidemiologico all'interno della scuola. Ricordo che sono oltre 2000 i Presidi che stanno chiedendo il differimento dell’apertura in presenza delle scuole, soprattutto in Lombardia".
"Non è una decisione presa a cuor leggero"
Il sindaco poi sottolinea: "Non è una decisione che ho preso a cuor leggero conscio delle difficoltà che possono nascere all’interno delle famiglie nella gestione dei figli ma l’ho fatto con estremo pragmatismo, scevro dalla retorica del 'Si deve riaprire la scuola in presenza senza se e senza ma'. Il mantra della scuola 'è un ambiente sicuro' lo lascio a chi probabilmente in una scuola non ci mette i piedi da un po’ - prosegue ancora il sindaco - dire cha a scuola è possibile rispettare il distanziamento, l’uso delle mascherine e la corretta areazione (in pieno inverno…) è semplice propaganda.
Propaganda che scarica sulla scuola e sulle famiglie l’onere di gestire quarantene che scattano alla presenza di un positivo per l’infanzia e due per la primaria (fatto più certo che probabile considerato che ci insegnano che la Omicron ha la stessa o addirittura maggiore contagiosità del morbillo); quarantene che metterebbero ancor più in difficoltà le famiglie che, a quel punto, non potrebbero neppure affidare il minore ai nonni o a soggetti terzi".
"Comprendo lo scoramento ed il disappunto di tutti"
"Compito dell’autorità sanitaria locale è mettere in campo tutte le strategie volte a contenere il diffondersi del virus a tutela della salute pubblica. In questo momento ATS è in grave affanno nel garantire il tracciamento, molti servizi pubblici essenziali si trovano con personale decimato (ospedali, trasporti, banche…); far finta che siamo nella normalità per non assumersi la responsabilità di chiusure scomode e impopolari e lasciare che un vero e proprio lockdown incontrollato avvenga in modo naturale per il gran numero di persone malate, non è governare l’emergenza ma farsi travolgere da una emergenza che rischia di diventare ingestibile con gravi ripercussioni anche dal punto di vista economico e sociale.
Comprendo lo scoramento ed il disappunto di tutti, non solo come amministratore ma anche da cittadino e genitore. E’ il terzo anno scolastico consecutivo strappato ai nostri figli tra DAD, presenze parziali, entrate scaglionate, incertezza e discontinuità. I nostri figli, gli unici a non avere colpe, sono invece coloro che stanno pagando il prezzo più alto dell’inadeguatezza della politica. Nessun investimento è stato fatto sull’edilizia scolastica, esistono sistemi di areazione forzata che potrebbero rendere gli ambienti sani ma che non sono stati adottati, in molte realtà le classi continuano ad essere classi-pollaio, i mezzi di trasporto per raggiungere gli istituti scolastici sono insufficienti tanto da essere sovraffollati o da saltare le fermate per raggiunti limiti di capienza. Questa è la realtà con cui purtroppo ci dobbiamo misurare".
Il sindaco di Cisliano Durè
"Al fine di evitare al massimo l’esposizione a rischi della popolazione scolastica e del personale in servizio e, dunque, al fine di contenere ulteriormente il contagio da Covid-19 e l’emergenza epidemiologica in corso, con ordinanza sindacale numero 1 del 7 gennaio 2022 è stata disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza della scuola dell’infanzia della primaria e della secondaria di primo grado sino al 14 gennaio 2022, salvo ulteriori proroghe che si rendessero necessarie sulla base dell’andamento epidemico. Resta comunque consentita l'attività in presenza del personale docente e tecnico" è la nota diffusa dal sindaco di Cisliano Luca Durè.
Il sindaco di Albairate Crivellin
"Visti i dati forniti da Ats Città di Milano Unità di Epidemiologia in data 5 gennaio 2022 relativi all’incidenza settimanale dei casi del distretto Ovest-Milano, che indicano un valore pari 2.935 casi/100.000, ovvero di oltre undici volte superiore al limite di 250 casi/100.000; ritenuto di disporre la chiusura di tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado ubicate nel territorio comunale, quale misura di livello locale finalizzata a evitare al massimo l’esposizione a rischi della popolazione scolastica e del personale in servizio e, dunque, finalizzata a contenere ulteriormente l’emergenza epidemiologica in corso" il sindaco di Albairate Flavio Crivellin ha ordinato "la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado sino a venerdì 14 gennaio 2022".