Travolto sulle strisce: muore a 25 anni, indagato un poliziotto fuori servizio

Matteo Barone ucciso da un'Audi Q2 in via Porpora. Il conducente, positivo all'alcol test, è sotto inchiesta per velocità e distrazione

Travolto sulle strisce: muore a 25 anni, indagato un poliziotto fuori servizio

Indagini in corso per far luce sulla tragica morte di Matteo Barone, 25 anni, travolto e ucciso da un’Audi Q2 mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Porpora. A guidare l’auto, un poliziotto fuori servizio, Giusto Chiacchio, ora al centro di un’inchiesta che solleva dubbi inquietanti su distrazione, velocità e alcol.

Travolto sulle strisce: muore a 25 anni, indagato un poliziotto fuori servizio

MILANO – Il sinistro, avvenuto sabato mattina, ha lasciato la scena senza un elemento cruciale: i segni di frenata sull’asfalto. Un dettaglio che fa sospettare che Chiacchio non si sia accorto della presenza del giovane se non all’ultimo istante. Come racconta Il Giorno, gli inquirenti, coordinati dal pm Maurizio Ascione, stanno cercando di capire cosa possa aver causato questa fatale distrazione. Per questo, l’i-Phone 16 dell’agente è stato sequestrato per verificare se fosse al telefono al momento dell’impatto.

Una velocità superiore ai dei 50 km/h

Un testimone oculare ha descritto la vettura come “forte” nella sua velocità. Una percezione che i rilievi tecnici sembrano confermare: i danni all’auto e il corpo di Barone sbalzato per quasi quaranta metri lasciano ipotizzare una velocità ben superiore al limite dei 50 km/h. Sebbene non ci siano telecamere a riprendere l’incidente, la polizia locale ha gli strumenti per una perizia accurata sulla velocità.

La prova dell’etilometro

Oltre alla possibile distrazione e all’eccesso di velocità, un altro elemento aggrava la posizione di Chiacchio: la prova dell’etilometro. Il poliziotto, che da due anni era sotto sorveglianza sanitaria per una precedente intossicazione etilica, è risultato positivo con valori superiori al limite di legge (0,50 g/l). L’aspetto più controverso, tuttavia, riguarda la tempistica: la prova è stata effettuata solo tre ore e mezza dopo l’incidente. Chiacchio, infatti, si era allontanato dall’ospedale non appena aveva saputo che gli avrebbero prelevato campioni di sangue su richiesta degli agenti. Rintracciato e riportato sul luogo del sinistro, si è sottoposto all’esame, ma il lungo lasso di tempo tra l’incidente e il test rende impossibile stabilire il suo reale tasso alcolemico al momento dell’investimento.

In stato di fermo

Chiacchio, in stato di fermo, dovrà rispondere alle domande del giudice durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Le famiglie di Barone e il poliziotto stesso potranno incaricare i propri esperti per una perizia sull’incidente.