OLTRE 50 LAVORATORI COINVOLTI

Trasferimento della azienda Mamoli a 140 km da Lacchiarella: i lavoratori protestano

Duro colpo per i lavoratori della ditta Mamoli, storica azienda di rubinetti fondata nel 1932, punta di diamante del made in Italy.

Trasferimento della azienda Mamoli a 140 km da Lacchiarella: i lavoratori protestano
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Trasferimento della azienda Mamoli a 140 km da Lacchiarella: i lavoratori protestano.

Trasferimento della azienda Mamoli a 140 km da Lacchiarella: i lavoratori protestano

LACCHIARELLA – Duro colpo per i lavoratori della ditta Mamoli, storica azienda di rubinetti fondata nel 1932, punta di diamante del made in Italy. L’impresa aveva già attraversato una pesante crisi, poi risolta, almeno in parte, con l’acquisizione della sede da parte del Gruppo Paini e Franke che avevano rimesso in piedi l’azienda. Ma “la nuova proprietà, dal 2016, non aveva però acquistato l’area produttiva di Lacchiarella e, dopo il fallimento della precedente gestione, è andata alla ricerca di una nuova area dove insediarsi, prima indicandoci alcune ipotesi a 100 chilometri di distanza, poi comunicandoci il trasferimento a Castiglione delle Stiviere, in un capannone di proprietà Paini a circa 140 chilometri da Lacchiarella”, spiegano le sigle sindacali.

"Un trasferimento che ha tutta l'aria di un licenziamento mascherato"

Un trasferimento alle porte di Mantova che ha tutta l’aria, per i sindacalisti, di un “licenziamento mascherato che avrà un importante impatto occupazionale sul territorio. L’azienda ci ha comunicato che il trasferimento dovrebbe avvenire tra un anno circa e che l’incertezza è causata dai tempi del tribunale e dell’asta di vendita del terreno dove sorge la Mamoli ora”. La richiesta dei sindacati passa dalla necessità che l’azienda si faccia carico “del viaggio, oltre tre ore e mezzo al giorno tra andata e ritorno, e riconoscere ai lavoratori l’indennità mensile per il disagio, convertibile in riduzione d’orario”.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, che chiederà un’audizione al Presidente della IV Commissione Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione di Regione Lombardia, per tutelare gli oltre 50 lavoratori della ditta Mamoli. “Come denunciano i sindacati all’indomani dell’annuncio – dichiara Di Marco – si tratta di un licenziamento mascherato. È impensabile chiedere ai dipendenti che tanto hanno lottato nei momenti di crisi dell’azienda, di viaggiare a 140 chilometri di distanza da Lacchiarella. Chiederò quindi un’audizione con i vertici societari della Mamoli, i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali. È necessario e nostro dovere trovare una soluzione dignitosa per i lavoratori. Regione Lombardia ha la possibilità di intervenire per trovare una mediazione”.

 

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