Tranciano cavi di ricarica all'ambulanza per mettere fuori uso i defibrillatori
Il mezzo si trovava nel distaccamento di Bubbiano, dove i volontari, come a Gaggiano, si mettono a disposizione per aiutare il prossimo.
Tranciano cavi di ricarica all'ambulanza per mettere fuori uso i defibrillatori.
Tranciano cavi di ricarica all'ambulanza per mettere fuori uso i defibrillatori
GAGGIANO – Un gesto vile, messo a segno da vigliacchi che hanno cercato “di rimettere i cavi, una volta tranciati, nella stessa posizione, come li hanno trovati, per non farci accorgere di nulla”, spiega il presidente della Croce Oro Gaggiano, Elio Rossi, arrabbiato e sconfortato da un gesto che poteva costare la vita a qualcuno.
L'episodio a Bubbiano
Nella notte tra lunedì e martedì, ignoti hanno strappato i cavi di collegamento elettrico che ricaricano i dispositivi all’interno dell’ambulanza della Croce Oro Gaggiano. Il mezzo si trovava nel distaccamento di Bubbiano, una piccola sede dove i volontari, come a Gaggiano, si mettono a disposizione per aiutare il prossimo, con interventi di emergenze e urgenza, trasporti e assistenza alla cittadinanza, 365 giorni l’anno. Grazie allo sguardo attento di uno dei volontari, è stato possibile accorgersi di quel danno, un atto che non può essere solo vandalico perché chi lo ha compiuto ha agito con perizia, attenzione.
Un gesto eseguito con perizia
Ha tagliato la guaina protettiva, poi per non far attivare l’allarme ha tagliato i cavetti uno a uno. Infine, ha rimesso tutto a posto, come se nulla fosse. Il guaio è che se i volontari non si fossero accorti, i dispositivi all’interno, tra cui tablet e defibrillatori, avrebbero smesso di funzionare all’improvviso, scarichi. “Per fortuna uno di noi si è accorto e abbiamo potuto ricaricarli in altro modo – racconta Elio Rossi –. C’è da chiedersi tuttavia chi può aver compiuto un gesto tanto vile. E ricordargli che l’ambulanza potrebbe servire anche a lui, la stessa che ha provato a sabotare”.
Le parole del presidente Elio Rossi
Nessun sospetto sui possibili autori dell’atto: “Non abbiamo nemici, non ci è mai capitata una cosa simile – prosegue Rossi –, i cittadini ci vogliono bene e il mezzo era parcheggiato come sempre, non dava fastidio a nessuno. Abbiamo anche chiamato un elettricista che ci ha confermato il dolo: avevamo sperato fino all’ultimo in un incidente, invece qualcuno lo ha fatto in modo premeditato, portandosi gli attrezzi. Siamo sconfortati, ma determinati a proseguire la nostra attività in aiuto del prossimo”.
Francesca Grillo
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